VOIVOD - "Katorz"
(Full-lenght, The End Records, Luglio 2006)
Voto: 9/10
Genere: Thrash/Stoner
Line-up: Snake (voce), Piggy (chitarra), Away (chitarra), Jasonic (basso)
Eccoli di nuovo tra noi! A tre anni di distanza dall'ultimo lavoro in studio i Voivod tornano sulle scene con l' ottimo "Katorz" che come al solito rappresenta l' ennesima mazzata della band canadese capace dal lontano 1984 ad oggi di non fallire mai un album.
Potrebbero sembrare di parte queste parole, dette da una persona che ha sempre adorato qualsiasi cosa firmata Voivod ma sfido chiunque ad ascoltare questo album e rimanere impassibili.
Prima di analizzare per il meglio il contenuto di "Katorz", il mio omaggio va a Denis D'Amour scomparso un anno fa circa stroncato da un cancro ed il cui desiderio principale - quello di portare su cd le parti di chitarra da lui registrate prima della scomparsa - è stato realizzato visto che le chitarre dell'album sono tutte suonate da lui.
Una testimonianza di grande passione che il chitarrista ha dimostrato nei confronti della band, passione che può essere ad evidenza rinvenuta anche nel modo di suonare nel disco in questione che sempre più rappresenta il classico disco alla Voivod, dove alla base thrash di partenza vengono aggiunte tante altre influenze tali da rendere la definizione stessa piuttosto aleatoria.
I Voivod che da sempre ci hanno abituato dall'alto della loro schizofrenica natura sperimentale ad album incredibilmente vari, prendono come punto di riferimento principale il buon vecchio rock 'n' roll oltre ad una sana ed evidente iniezione di punk; sono in pratica gli Stooges la fonte di ispirazione di questo "Katorz" ovviamente riletti in chiave-Voivod, per una miscela sonora incredibilmente coinvolgente e tremendamente accattivante.
La voce di Bèlanger è come al solito perfettamente integrata con la musica dei canadesi, i riffs del compianto D'Amour sprigionano una carica ed una furia nell' esecuzione assolutamente devastante, e la sezione ritmica è ovviamente meravigliosa potendo contare su un batterista come Langevin e soprattutto un bassista del calibro di Newsted che in quest'occasione sembra quasi volersi vendicare dei suoi ex Metallica, dimostrando a tutto il mondo che il vero Newsted è sempre e solo stato quello di "...And Justice For All".
Ed allora un solo consiglio, infilate "Katorz" nel lettore, mettete a palla e godete; godete sin dall'opener "The Getaway" passando per le varie "Mr. Clean", "After All" e soprattutto la stupenda "Red My Mind", tra riffing furenti, esplosioni sonore, ritornelli sempre molto catchy ma mai ruffiani, assolute bordate alla Stooges-maniera il tutto sempre però seguendo quella inconfondibile linea melodica e progressive che da sempre ha caratterizzato il sound della band.
Influenze punk-rock 'n' roll che possono rinvenirsi anche nell'artwork molto retrò, che riporta alla mente per la sua grafica proprio il periodo a cavallo tra fine anni '60-primi '70.
Insomma inutile continuare a stare qui a parlare, i Voivod sono un mito e come al solito con il nuovo album sono stati capaci di mantenere inalterata l' incredibile classe compositiva capace di rendere oro ogni lavoro prodotto.
(Full-lenght, The End Records, Luglio 2006)
Voto: 9/10
Genere: Thrash/Stoner
Line-up: Snake (voce), Piggy (chitarra), Away (chitarra), Jasonic (basso)
Eccoli di nuovo tra noi! A tre anni di distanza dall'ultimo lavoro in studio i Voivod tornano sulle scene con l' ottimo "Katorz" che come al solito rappresenta l' ennesima mazzata della band canadese capace dal lontano 1984 ad oggi di non fallire mai un album.
Potrebbero sembrare di parte queste parole, dette da una persona che ha sempre adorato qualsiasi cosa firmata Voivod ma sfido chiunque ad ascoltare questo album e rimanere impassibili.
Prima di analizzare per il meglio il contenuto di "Katorz", il mio omaggio va a Denis D'Amour scomparso un anno fa circa stroncato da un cancro ed il cui desiderio principale - quello di portare su cd le parti di chitarra da lui registrate prima della scomparsa - è stato realizzato visto che le chitarre dell'album sono tutte suonate da lui.
Una testimonianza di grande passione che il chitarrista ha dimostrato nei confronti della band, passione che può essere ad evidenza rinvenuta anche nel modo di suonare nel disco in questione che sempre più rappresenta il classico disco alla Voivod, dove alla base thrash di partenza vengono aggiunte tante altre influenze tali da rendere la definizione stessa piuttosto aleatoria.
I Voivod che da sempre ci hanno abituato dall'alto della loro schizofrenica natura sperimentale ad album incredibilmente vari, prendono come punto di riferimento principale il buon vecchio rock 'n' roll oltre ad una sana ed evidente iniezione di punk; sono in pratica gli Stooges la fonte di ispirazione di questo "Katorz" ovviamente riletti in chiave-Voivod, per una miscela sonora incredibilmente coinvolgente e tremendamente accattivante.
La voce di Bèlanger è come al solito perfettamente integrata con la musica dei canadesi, i riffs del compianto D'Amour sprigionano una carica ed una furia nell' esecuzione assolutamente devastante, e la sezione ritmica è ovviamente meravigliosa potendo contare su un batterista come Langevin e soprattutto un bassista del calibro di Newsted che in quest'occasione sembra quasi volersi vendicare dei suoi ex Metallica, dimostrando a tutto il mondo che il vero Newsted è sempre e solo stato quello di "...And Justice For All".
Ed allora un solo consiglio, infilate "Katorz" nel lettore, mettete a palla e godete; godete sin dall'opener "The Getaway" passando per le varie "Mr. Clean", "After All" e soprattutto la stupenda "Red My Mind", tra riffing furenti, esplosioni sonore, ritornelli sempre molto catchy ma mai ruffiani, assolute bordate alla Stooges-maniera il tutto sempre però seguendo quella inconfondibile linea melodica e progressive che da sempre ha caratterizzato il sound della band.
Influenze punk-rock 'n' roll che possono rinvenirsi anche nell'artwork molto retrò, che riporta alla mente per la sua grafica proprio il periodo a cavallo tra fine anni '60-primi '70.
Insomma inutile continuare a stare qui a parlare, i Voivod sono un mito e come al solito con il nuovo album sono stati capaci di mantenere inalterata l' incredibile classe compositiva capace di rendere oro ogni lavoro prodotto.
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