HATEWORK - "The Actual Worst Has Come"
(Compilation, Punishment 18 Records, Luglio 2007)
Voto: 7/10
Genere: Thrash 'n' roll
Line-up: varie
Compilation postuma per i lombardi Hatework storica band dell' underground italico attivi dal 1996 ed oggi sciolti. Non ero a conoscenza dello split dei lombardi, impegnati tra mille progetti paralleli che non hanno permesso di portare avanti una band che in particolar modo con il secondo ed ultimo full-lenght "Thrash 'n' Roll" (vero e proprio manifesto concettuale della loro proposta) erano più che meritatamente saliti alla ribalta.
"The Actual Worst Has To Come" è dunque una compilation contenente pezzi inediti o tratti dai precedenti lavori più due tracce live che mostrano in particolar modo l' essenza della musica della band, una musica che trova proprio nel live il suo genuino habitat naturale. Per chi non conoscesse gli Hatework, stiamo parlando come avrete già potuto capire di un gruppo particolare. Partiti come pura thrash metal band, i nostri hanno evoluto il proprio sound verso una direzione particolare mischiando al classico thrash-sound (per lo più di stampo europeo) un fortissimo appeal punk-hardcore oltre che un'amore incondizionato verso quel sound rock 'n' roll sporco e ruvido tipico dei Motorhead; se volessimo accostarli a qualche band storica in particolare possiamo parlare dei Voivod, anche se rispetto ai canadesi gli Hatework hanno un approccio decisamente più selvaggio e meno ragionato, insomma una vera mazzata.
La raccolta in questione attraversa pressappoco l' intera carriera della band e si muove soprattutto sulle coordinate thrash-punk già citate, rimanendo sempre nel mezzo della linea di confine tra i due generi forse proprio più vicino all'attitudine hardcore che "metallara" di per sè stesso. E questo può rinvenirsi in particolar modo nelle prime tracce su cui spicca la spettacolare riproposizione di quella storica "Ring of Fire" di Johnny Cash in cui la furia unita alla melodia (tipica del brano originale) si fondono alla perfezione. Al contempo non possono non citarsi brani come "No Authority" (anche qui vero e proprio inno all'attitudine dei nostri) tratto dall'ultimo split in compagnia di Hell in a Cell, Vexed e Alea Jacta, o ancora la tremendamente motorheadiana "It's War" che in meno di 2 minuti spazza via tutto senza troppi compromessi.
Non mancano poi brani decisamente più thrashettoni come la già citata in apertura "Thrash n Roll" in cui è il riffing graffiante a farla da padrone o ancora "Madbent for Disaster" title-track del primo full-lenght degli Hatework targato 2002. Come già riferito chiudono il lotto due registrazioni live con "Dirty Noise" e "Tomahawk" vero e proprio hit dei lombardi. Che dire? Nulla, se non di consigliare questa compilation a chi volesse avvicinarsi alla band ormai sciolta.
Track-list:
01. Ring of Fire (Johnny Cash cover)
02. My Way
03. Chevrolet
04. No Authority
05. Tequila B.A.
06. It's War
07. Thrash 'n Roll
08. I.D.T.
09. I Don't Care
10. Bastard
11. Madbent for Disaster
12. Total War
13. Thrasher's Attack
14. Dirty Noise (live)
15. Tomahawk (live)
(Compilation, Punishment 18 Records, Luglio 2007)
Voto: 7/10
Genere: Thrash 'n' roll
Line-up: varie
Compilation postuma per i lombardi Hatework storica band dell' underground italico attivi dal 1996 ed oggi sciolti. Non ero a conoscenza dello split dei lombardi, impegnati tra mille progetti paralleli che non hanno permesso di portare avanti una band che in particolar modo con il secondo ed ultimo full-lenght "Thrash 'n' Roll" (vero e proprio manifesto concettuale della loro proposta) erano più che meritatamente saliti alla ribalta.
"The Actual Worst Has To Come" è dunque una compilation contenente pezzi inediti o tratti dai precedenti lavori più due tracce live che mostrano in particolar modo l' essenza della musica della band, una musica che trova proprio nel live il suo genuino habitat naturale. Per chi non conoscesse gli Hatework, stiamo parlando come avrete già potuto capire di un gruppo particolare. Partiti come pura thrash metal band, i nostri hanno evoluto il proprio sound verso una direzione particolare mischiando al classico thrash-sound (per lo più di stampo europeo) un fortissimo appeal punk-hardcore oltre che un'amore incondizionato verso quel sound rock 'n' roll sporco e ruvido tipico dei Motorhead; se volessimo accostarli a qualche band storica in particolare possiamo parlare dei Voivod, anche se rispetto ai canadesi gli Hatework hanno un approccio decisamente più selvaggio e meno ragionato, insomma una vera mazzata.
La raccolta in questione attraversa pressappoco l' intera carriera della band e si muove soprattutto sulle coordinate thrash-punk già citate, rimanendo sempre nel mezzo della linea di confine tra i due generi forse proprio più vicino all'attitudine hardcore che "metallara" di per sè stesso. E questo può rinvenirsi in particolar modo nelle prime tracce su cui spicca la spettacolare riproposizione di quella storica "Ring of Fire" di Johnny Cash in cui la furia unita alla melodia (tipica del brano originale) si fondono alla perfezione. Al contempo non possono non citarsi brani come "No Authority" (anche qui vero e proprio inno all'attitudine dei nostri) tratto dall'ultimo split in compagnia di Hell in a Cell, Vexed e Alea Jacta, o ancora la tremendamente motorheadiana "It's War" che in meno di 2 minuti spazza via tutto senza troppi compromessi.
Non mancano poi brani decisamente più thrashettoni come la già citata in apertura "Thrash n Roll" in cui è il riffing graffiante a farla da padrone o ancora "Madbent for Disaster" title-track del primo full-lenght degli Hatework targato 2002. Come già riferito chiudono il lotto due registrazioni live con "Dirty Noise" e "Tomahawk" vero e proprio hit dei lombardi. Che dire? Nulla, se non di consigliare questa compilation a chi volesse avvicinarsi alla band ormai sciolta.
Track-list:
01. Ring of Fire (Johnny Cash cover)
02. My Way
03. Chevrolet
04. No Authority
05. Tequila B.A.
06. It's War
07. Thrash 'n Roll
08. I.D.T.
09. I Don't Care
10. Bastard
11. Madbent for Disaster
12. Total War
13. Thrasher's Attack
14. Dirty Noise (live)
15. Tomahawk (live)
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