SUBCYDE - "Subcyde"
(Full-lenght, Last Entertainment, 2007)
Voto: 7/10
Genere: Groove/Thrash
Line-up: Martin Anderson (basso), Johan Wikforss (batteria), Ola Englund (chitarra), Antonio Ravina Da Silva (voce)
Per la serie "niente di originale ma chissene frega!!!" giungono al debutto gli svedesi Subcyde con il loro omonimo lavoro. Undici tracce di thrash metal moderno d’impatto e dall’appeal fortemente abrasivo, in cui sono soprattutto i Pantera a venire in luce senza disdegnare qualche puntatina in territori più comuni ai Sepultura ed in alcuni casi anche ai Testament, non fosse altro che per le aperture maggiormente melodiche ma taglienti ed affilate al punto giusto.
Quello che ne esce fuori è un album violento, diretto, che non passerà certo inosservato agli amanti di un certo tipo di musica dal forte impatto frontale e senza fronzoli. Certo nulla per cui strapparsi i capelli e soprattutto un sound che non fa certo dell’ originalità il suo punto di forza, ma in periodi difficili come quello attuale in cui tante volte sperimentare vuole dire infilarsi in un vortice di cattivo gusto senza uscita ben vengano lavori come questo "Subcyde".
Il principale merito del quartetto svedese è quello di… evitare di far capire le proprie origini!!! Non c’è spazio dunque per quelle armonizzazioni improvvise o ritornelli "leccaculo" alla Soilwork maniera, ma solo una serie di composizioni frizzanti e caratterizzate da un’ottima progressione in grado di creare quella melodia giusta senza dover scadere nei soliti clichèt.
Basta inserire il dischetto nel lettore e già dalle prime note si capisce a cosa si andrà incontro; l’ opener "Knives in the Dark" infatti è probabilmente uno dei brani migliori e più diretti dell’ intero lotto che si dipana in 43 minuti di durata tra brani che pur non distinguendosi più di tanto l’ uno dall’altro ("Sea of Serpents" e "Perfect Enema" paiono essere le uniche voci un pò lontane dal coro) riescono a far presa diretta ed a accompagnare l’ascoltatore fino alla fine senza sbadigli, e con un certo senso di soddisfazione.
Sicuramente non ci troveremo di fronte al disco dell’anno, di quelli che non riesci a toglierti dalla testa, ma di certo i Subcyde hanno dato alle stampe un lavoro che non passerà inosservato, bravi!!
Track-list:
01. Knives in the Dark
02. War Infected
03. Power Smash
04. A Sea of Serpents
05. Testament
06. Hollow Death
07. Sentence is Death
08. Sacred Scars
09. Perfect Enema
10. Pitchblack
11. All for Extinction
(Full-lenght, Last Entertainment, 2007)
Voto: 7/10
Genere: Groove/Thrash
Line-up: Martin Anderson (basso), Johan Wikforss (batteria), Ola Englund (chitarra), Antonio Ravina Da Silva (voce)
Per la serie "niente di originale ma chissene frega!!!" giungono al debutto gli svedesi Subcyde con il loro omonimo lavoro. Undici tracce di thrash metal moderno d’impatto e dall’appeal fortemente abrasivo, in cui sono soprattutto i Pantera a venire in luce senza disdegnare qualche puntatina in territori più comuni ai Sepultura ed in alcuni casi anche ai Testament, non fosse altro che per le aperture maggiormente melodiche ma taglienti ed affilate al punto giusto.
Quello che ne esce fuori è un album violento, diretto, che non passerà certo inosservato agli amanti di un certo tipo di musica dal forte impatto frontale e senza fronzoli. Certo nulla per cui strapparsi i capelli e soprattutto un sound che non fa certo dell’ originalità il suo punto di forza, ma in periodi difficili come quello attuale in cui tante volte sperimentare vuole dire infilarsi in un vortice di cattivo gusto senza uscita ben vengano lavori come questo "Subcyde".
Il principale merito del quartetto svedese è quello di… evitare di far capire le proprie origini!!! Non c’è spazio dunque per quelle armonizzazioni improvvise o ritornelli "leccaculo" alla Soilwork maniera, ma solo una serie di composizioni frizzanti e caratterizzate da un’ottima progressione in grado di creare quella melodia giusta senza dover scadere nei soliti clichèt.
Basta inserire il dischetto nel lettore e già dalle prime note si capisce a cosa si andrà incontro; l’ opener "Knives in the Dark" infatti è probabilmente uno dei brani migliori e più diretti dell’ intero lotto che si dipana in 43 minuti di durata tra brani che pur non distinguendosi più di tanto l’ uno dall’altro ("Sea of Serpents" e "Perfect Enema" paiono essere le uniche voci un pò lontane dal coro) riescono a far presa diretta ed a accompagnare l’ascoltatore fino alla fine senza sbadigli, e con un certo senso di soddisfazione.
Sicuramente non ci troveremo di fronte al disco dell’anno, di quelli che non riesci a toglierti dalla testa, ma di certo i Subcyde hanno dato alle stampe un lavoro che non passerà inosservato, bravi!!
Track-list:
01. Knives in the Dark
02. War Infected
03. Power Smash
04. A Sea of Serpents
05. Testament
06. Hollow Death
07. Sentence is Death
08. Sacred Scars
09. Perfect Enema
10. Pitchblack
11. All for Extinction
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