NOFUCK - "Syndrome"
(Demo, Autoproduzione, Novembre 2005)
Voto: 6/10
Genere: Thrash/Groove
Line-up: Emilio Sonno (basso), Davide Poddesu (batteria, voce), David Pennesi (chitarra, voce)
Demo autoprodotto per gli italiani Nofuck, band formatasi nel 1997 per volontà di David Pennesi (chitarra) e Davide Poddesu (batteria) due studenti universitari innamorati del thrash che nella musica trovano sollievo dalle brutture della vita. Difficile catalogare con precisione la proposta musicale della band laziale. Le coordinate principali possono sicuramente rinvenirsi nel sound dei Pantera, anche se la lezione della storica band americana viene qui riproposta in maniera piuttosto personale, rielaborando il sound ed inserendo al suo interno elementi più moderni.
Interessante il concept su cui si sviluppa la musica del gruppo, che parla nei suoi brani dei problemi relazionali e sessuali tra uomo e donna, focalizzandosi in particolare sui periodi di astinenza che si protraggono per troppo tempo rendendo tutto più difficile; da qui il nome della band.
Andando ad analizzare l'album da un punto di vista critico, impossibile non notare la sensazione di incompiuto che si assapora dopo l'ascolto dei 21 minuti di questa demo.
Come già detto nulla da eccepire sotto il punto di vista dell' originalità della proposta, capace di convogliare elementi modernisti ad altri più classici, ma purtroppo mancano le idee capaci di rendere tutti i brani interessanti.
Eppure la demo dopo l' intro parte alla grande con la title-track, aggressiva al punto giusto e piuttosto varia.
Nulla di eccezionale ma sicuramente meglio del resto dell'album che prosegue su coordinate piuttosto monocorde, poco incisive ed incapaci di catturare l'attenzione dell'ascoltatore. Neanche l' inserimento di vocals femminili in "Tragedy" riesce a creare qualcosa di realmente interessante. Decisamente meglio invece la successiva "Distant Noise" brano più ordinato e logico.
"Brown Eyes II" parte invece in maniera molto promettente con un bell'arpeggio di chitarra, ma anche in quest'occasione i Nofuck non riescono a capitalizzare al meglio le proprie idee.
Tirando le somme, i Nofuck con "Syndrome" non riescono a convincere, anche se mi sento di rimandare i romani alla prossima uscita dal momento che ci si trova dinnanzi al primo demo vero e proprio, e certamente un pò di esperienza in più aiuterà la band in fase di songwriting visto che la perizia e l' originalità c'è.
(Demo, Autoproduzione, Novembre 2005)
Voto: 6/10
Genere: Thrash/Groove
Line-up: Emilio Sonno (basso), Davide Poddesu (batteria, voce), David Pennesi (chitarra, voce)
Demo autoprodotto per gli italiani Nofuck, band formatasi nel 1997 per volontà di David Pennesi (chitarra) e Davide Poddesu (batteria) due studenti universitari innamorati del thrash che nella musica trovano sollievo dalle brutture della vita. Difficile catalogare con precisione la proposta musicale della band laziale. Le coordinate principali possono sicuramente rinvenirsi nel sound dei Pantera, anche se la lezione della storica band americana viene qui riproposta in maniera piuttosto personale, rielaborando il sound ed inserendo al suo interno elementi più moderni.
Interessante il concept su cui si sviluppa la musica del gruppo, che parla nei suoi brani dei problemi relazionali e sessuali tra uomo e donna, focalizzandosi in particolare sui periodi di astinenza che si protraggono per troppo tempo rendendo tutto più difficile; da qui il nome della band.
Andando ad analizzare l'album da un punto di vista critico, impossibile non notare la sensazione di incompiuto che si assapora dopo l'ascolto dei 21 minuti di questa demo.
Come già detto nulla da eccepire sotto il punto di vista dell' originalità della proposta, capace di convogliare elementi modernisti ad altri più classici, ma purtroppo mancano le idee capaci di rendere tutti i brani interessanti.
Eppure la demo dopo l' intro parte alla grande con la title-track, aggressiva al punto giusto e piuttosto varia.
Nulla di eccezionale ma sicuramente meglio del resto dell'album che prosegue su coordinate piuttosto monocorde, poco incisive ed incapaci di catturare l'attenzione dell'ascoltatore. Neanche l' inserimento di vocals femminili in "Tragedy" riesce a creare qualcosa di realmente interessante. Decisamente meglio invece la successiva "Distant Noise" brano più ordinato e logico.
"Brown Eyes II" parte invece in maniera molto promettente con un bell'arpeggio di chitarra, ma anche in quest'occasione i Nofuck non riescono a capitalizzare al meglio le proprie idee.
Tirando le somme, i Nofuck con "Syndrome" non riescono a convincere, anche se mi sento di rimandare i romani alla prossima uscita dal momento che ci si trova dinnanzi al primo demo vero e proprio, e certamente un pò di esperienza in più aiuterà la band in fase di songwriting visto che la perizia e l' originalità c'è.
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