IRREVERENCE - "War Was Won"
(Full-lenght, On Dead Sound, 2005)
Voto: 7,5/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Davide Firinu (batteria), Riccardo Paioro (voce, chitarra), Mauro Passiatore (basso), Luca Colombo (chitarra)
Terzo lavoro per i thrashers milanesi Irreverence che con "War Was Won" danno alla luce un vero e proprio concentrato di violenza.
La musica proposta dal quartetto italico non è nientaltro che duro e puro thrash metal a cavallo tra la scena teutonica di bands quali Kreator (soprattutto per le vocals), Sodom e Destruction (chitarre) e la scena americana, due nomi su tutti Exodus e Slayer (soprattutto per la sezione ritmica).
Il risultato è un album devastante e potente al punto giusto che non potrà altro che piacere agli amanti del vero thrash metal, quello che furoreggiava nella seconda metà degli anni ottanta e prima dell' esplosione del grunge.
Non c'è originalità nella proposta, non c'è nemmeno una grossa tecnica strumentale ma non c'è assolutamente bisogno di tutto ciò in lavori come questo che arrivano come una manna dal cielo.
Come rimanere impassibili di fronte all'opener "War Was Won" che spiega subito quelle che sono le intenzioni della band; riffs spaccaossa mai buttati a casaccio ma sempre azzeccati ed incastonati alla perfezione all'interno della canzone, un cantato che riporta alla mente i migliori Kreator insomma c'è pane per i denti di ogni thrasher che si rispetti.
La sezione ritmica è travolgente e gli Irreverence dimostrano anche di avere grosse idee; i brani non sono mai uguali gli uni con gli altri o minimamente scontati.
Le influenze sopra descritte vengono poi miscelate con alcuni passaggi in pieno stile Bay Area (ascoltare "Elements of Wrath" dove fanno capolino anche i mitici Testament).
Ma non finisce qui, gli Irreverence continuano a pestare anche nei brani successivi, tra i quali spiccano le varie "Slaughter Of The Innocence", "Divine Hideout" e "The Last Chapter" che chiude alla grande un ottimo album.
Insomma, date tutto il supporto possibile a questi Irreverence portabandiera del movimento thrash tricolore in forte crescita come dimostrano lavori come questo e come quello degli ottimi Hyades (già da me recensiti).
(Full-lenght, On Dead Sound, 2005)
Voto: 7,5/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Davide Firinu (batteria), Riccardo Paioro (voce, chitarra), Mauro Passiatore (basso), Luca Colombo (chitarra)
Terzo lavoro per i thrashers milanesi Irreverence che con "War Was Won" danno alla luce un vero e proprio concentrato di violenza.
La musica proposta dal quartetto italico non è nientaltro che duro e puro thrash metal a cavallo tra la scena teutonica di bands quali Kreator (soprattutto per le vocals), Sodom e Destruction (chitarre) e la scena americana, due nomi su tutti Exodus e Slayer (soprattutto per la sezione ritmica).
Il risultato è un album devastante e potente al punto giusto che non potrà altro che piacere agli amanti del vero thrash metal, quello che furoreggiava nella seconda metà degli anni ottanta e prima dell' esplosione del grunge.
Non c'è originalità nella proposta, non c'è nemmeno una grossa tecnica strumentale ma non c'è assolutamente bisogno di tutto ciò in lavori come questo che arrivano come una manna dal cielo.
Come rimanere impassibili di fronte all'opener "War Was Won" che spiega subito quelle che sono le intenzioni della band; riffs spaccaossa mai buttati a casaccio ma sempre azzeccati ed incastonati alla perfezione all'interno della canzone, un cantato che riporta alla mente i migliori Kreator insomma c'è pane per i denti di ogni thrasher che si rispetti.
La sezione ritmica è travolgente e gli Irreverence dimostrano anche di avere grosse idee; i brani non sono mai uguali gli uni con gli altri o minimamente scontati.
Le influenze sopra descritte vengono poi miscelate con alcuni passaggi in pieno stile Bay Area (ascoltare "Elements of Wrath" dove fanno capolino anche i mitici Testament).
Ma non finisce qui, gli Irreverence continuano a pestare anche nei brani successivi, tra i quali spiccano le varie "Slaughter Of The Innocence", "Divine Hideout" e "The Last Chapter" che chiude alla grande un ottimo album.
Insomma, date tutto il supporto possibile a questi Irreverence portabandiera del movimento thrash tricolore in forte crescita come dimostrano lavori come questo e come quello degli ottimi Hyades (già da me recensiti).
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