PERZONAL WAR - "When Time Turns Red"
(Full-lenght, AFM Records, Novembre 2005)
Voto: 6/10
Genere: Thrash/Heavy
Line-up: Martin (batteria), Metti (voce, chitarra), Sascha (chitarra), Sven (basso)
Arrivano dalla Germania questi Perzonal War, attivi già dal 1996 e con già quattro lavori alle loro spalle.
"When Times Turn Red" è un dischetto onesto, senza infamia e senza lode, che ci propone un sound notevolmente influenzato dal più classico dei thrash metal (quello americano fine anni '80) con l' inserimetno di alcuni elementi più modernistici che non mutano però più di tanto l' originalità della band.
Chi però pensa di trovarsi di fronte ad un album-clone dei Metallica rimarrà comunque deluso; il sound infatti pur mancando di quella personalità che si richiede ad album come questo, riesce a girare intorno al genere propriamente detto e piazza all'interno dei brani elementi magari poco comuni al genere.
Esempio lampante è dato dall'opener "When Times Turn Red" costituito da un riffing massiccio spezzato poi dal ritornello melodico che prova a variare un pò il tema portante dell'album.
I quattro tedeschi cercano poi di inserire all'interno del lavoro anche le classiche ballatone, fallendo però l' obiettivo e dando vita a brani piuttosto imbarazzanti come "Hope Dies Last" o "5 More Days" quest'ultima caratterizzata da vocals quasi inascoltabili.
Per il resto però l'album pur senza strafare si fa tranquillamente ascoltare, presentando qua e là anche ottime intuizioni ed alcuni riferimenti (molto velati ma comunque presenti) ai Nevermore.
In definitiva, un album che potrebbe meritare un'ascoltatina soprattutto tra gli amanti di certo thrash aggressivo e melodico al punto giusto, per tutti gli altri in tempi di "euro-crisi" potete anche risparmarveli questi soldini ed investirli verso lavori più meritevoli.
(Full-lenght, AFM Records, Novembre 2005)
Voto: 6/10
Genere: Thrash/Heavy
Line-up: Martin (batteria), Metti (voce, chitarra), Sascha (chitarra), Sven (basso)
Arrivano dalla Germania questi Perzonal War, attivi già dal 1996 e con già quattro lavori alle loro spalle.
"When Times Turn Red" è un dischetto onesto, senza infamia e senza lode, che ci propone un sound notevolmente influenzato dal più classico dei thrash metal (quello americano fine anni '80) con l' inserimetno di alcuni elementi più modernistici che non mutano però più di tanto l' originalità della band.
Chi però pensa di trovarsi di fronte ad un album-clone dei Metallica rimarrà comunque deluso; il sound infatti pur mancando di quella personalità che si richiede ad album come questo, riesce a girare intorno al genere propriamente detto e piazza all'interno dei brani elementi magari poco comuni al genere.
Esempio lampante è dato dall'opener "When Times Turn Red" costituito da un riffing massiccio spezzato poi dal ritornello melodico che prova a variare un pò il tema portante dell'album.
I quattro tedeschi cercano poi di inserire all'interno del lavoro anche le classiche ballatone, fallendo però l' obiettivo e dando vita a brani piuttosto imbarazzanti come "Hope Dies Last" o "5 More Days" quest'ultima caratterizzata da vocals quasi inascoltabili.
Per il resto però l'album pur senza strafare si fa tranquillamente ascoltare, presentando qua e là anche ottime intuizioni ed alcuni riferimenti (molto velati ma comunque presenti) ai Nevermore.
In definitiva, un album che potrebbe meritare un'ascoltatina soprattutto tra gli amanti di certo thrash aggressivo e melodico al punto giusto, per tutti gli altri in tempi di "euro-crisi" potete anche risparmarveli questi soldini ed investirli verso lavori più meritevoli.
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