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THE FAMILI - "Neonoir"

THE FAMILI - "Neonoir"
(Full-lenght, Nadir Music, Giugno 2006)

Voto: 7,5/10

Genere: Groove/Thrash

Line-up: Trevor (voce), Tommy Talamanca (chitarra, synth), Alessio (batteria), Alessandro (basso)


Nuovo capitolo per i The Famili, band nata dalla perversa mente di Trevor leader dei rinati Sadist.
"Neonoir" prosegue sulla via percorsa dal precedente full-lenght d'esordio della band, rappresentandone la logica prosecuzione di un cammino estremamente "malato" e terribilmente moderno, capace di unire in un colpo solo thrash metal, techno-death, nu-metal ed ambientazioni dal forte sapore "industrial" date soprattutto dalla presenza di synths estremamente freddi.

Insomma, prendete la schizofrenia dei migliori Sadist (in particolare quelli di "Lego") aggiungetevi riffoni estremamente violenti e moderni alla Fear Factory-maniera, chiare influenze di matrice Meshuggah e Strapping Young Lad, soluzioni estremamente intricate alla Cynic ed un tocco fortemente moderno ed ecco che avrete un'idea di come suonano questi The Famili.
I brani sono tremendamente diretti, giocati su una sezione ritmica sempre perfetta e brava a pestare il giusto con il cantato di Trevor molto particolare che non può essere definito nè screaming nè growling.
Si parte subito con "Neonoir" che rappresenta una sorta di intro all'album per passare subito a "Murderous Monkey" caratterizzata dal cantato ad intermittenza di Trevor cui seguono improvvise ripartenze dettate da un drumming travolgente.
Ma la cosa che più balza all'orecchio a chi ha già avuto il piacere di ascoltare l'album di debutto è come i The Famili abbiano aggiunto ancora più varietà alla proposta, tant'è che non c'è più quella sensazione di stare ad ascoltare sempre lo stesso brano che attanagliava il precedente capitolo.
A mazzate tremende con "Brutality" o "Episodic Discontrol Syndrome" fanno da contraltare brani dall'appeal più melodico come "The Weeping" o "As Yesterday, as Tomorrow, as Always"; occhio però, non stiamo di certo parlando dei classici e scialbi ballatoni che ci propinano la stragrande maggioranza delle metal-bands. Qui si parla solo di brani più riflessivi che nella maggior parte dei casi aggiungono quel tocco industrial capace di far risultare il brano godibile e sperimentale al tempo stesso.
Insomma, Trevor ha dato vita ad una creatura capace di rinverdire la vena schizofrenica dei Sadist senza per questo ripetere quanto detto dalla storica band, ma creando un'entità a sè estremamente valida.
Chi ha apprezzato il debutto dei The Famili e più in generale chi non guarda alla musica nel 2006 con i paraocchi, ma apprezza le naturali evoluzioni che permettono al metal di rimanere in vita, non potrà che trovare questo "Neonoir" un grande lavoro. In attesa che i rinati Sadist pubblichino il loro nuovo lavoro orientatevi quindi tutti su questo album.

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