HYADES - "And the Worst is Yet to Come"
(Full-lenght, Mausoleum Records, Gennaio 2007)
Voto: 8/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Rawdeath (batteria), Marco Negonda (chitarra), Lorenzo Testa (chitarra), Marco Colombo (voce), Roberto Orlando (basso)
Tornano sulle scene a distanza di due anni i varesotti Hyades e lo fanno... alla Hyades!!! Avevo già parlato in termini entusiastici tempo addietro del debutto di questa splendida realtà italiana, ed aspettavo con ansia il nuovo capitolo per vedere se si trattasse di un fuoco di paglia o realmente di una grande band.
Con sommo piacere posso tranquillamente affermare che gli Hyades non solo si confermano quella grande band che sono, ma addirittura riescono a fare di più... "And the Worst is yet to Come" non è un semplice album, ma è una vera e propria "lezione" di come nel 2007 sia possibile fare un album thrash prendendo la macchina del tempo e tornando indietro di 20 anni senza risultare pacchiani e derivativi. Nei 43 minuti di durata dell'album in questione (che tutti i veri thrashers dovrebbero ASSOLUTAMENTE possedere) vengono racchiusi 11 gioiellini di duro e puro thrash-metal Bay Area dove Exodus, Metallica, Overkill e chi più ne ha più ne metta, vengono a fondersi in un'unica travolgente proposta. Una vera e propria bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un momento all'altro, tra mosh-riffing, ritmiche devastanti, chitarre taglienti e vocals incredibilmente potenti capaci di modularsi alla perfezione e di raggiungere tonalità diverse che vanno dallo screaming in pieno stile Nuclear Assault fino a toccare corde in alcuni casi simili al James Hetfield dei bei tempi. Basta guardarli gli Hyades per rendersi conto di cosa si andrà ad ascoltare, look tipicamente skaters americano anni '80 ed attitudine sfrontata alla Anthrax, band dalla quale anche i testi (come per il debutto, improntati sul sociale) sono logica risultante di influenze che possono rinvenirsi anche a livello musicale. Inutile quindi rimanere impassibili dietro a gioiellini come la title-track (che apre l'album) introdotta da un arpeggio di chitarra in pieno stile Metallica degli anni che furono per esplodere in un brano tremendamente retrò che scalda gli animi già dopo i primissimi minuti ed inizia a scandire i tempi alle successive composizioni che si dipanano tra brani come "Pharmageddon", "EZLN" o "New World War" in cui la band dà la sua visione in maniera dura e cruda di tematiche sociali molto in voga negli ultimi tempi, e brani più "cazzoni" come "Megamosh" ma soprattutto come "Skate Addiction" brano che a livello musicale probabilmente più di ogni altro ci dà un'idea dell' essenza della musica degli Hyades, una musica che se ne frega altamente di ogni qualsiasi tentazione modernista per riportarci indietro nel tempo e soprattutto di trasportarci oltreoceano culla incontrastata del thrash metal nei bei tempi che furono. Insomma, capirete che tutto è tremendamente perfetto all'interno di questo "And the Worst is yet to Come" ed una menzione a parte merita la splendida copertina, capace come già accaduto con il debuto "Abuse your Illusions" di rappresentare al meglio i contenuti tematici dell'album, e se nel precedente c'era un chiaro e ben definito attacco ai mass-media, con questa rappresentante una sorta di surfista-zombie che attraversa una città allagata, rappresnta evidentemente un chiaro riferimento a quella "New World War" cui la band ci parla all'interno del lavoro; artwork fantastico curato nientemeno che da Ed Repka storico disegnatore famoso nel genere per aver curato nel corso degli anni gli artwork dei Megadeth. Conclusioni? "And the Worst is yet to Come" non fa altro che proseguire la strada intrapresa da questa band con il precedente lavoro, dal quale pur non discostandosi minimamente a livello di sound mostra addirittura una maggiore maturità a livello compositivo che lo rendono un must assoluto per tutti gli amanti del vero thrash metal e che non lascerà neppure indifferenti quelli che vorrebbero dal metal evoluzioni a tutti i costi, per una volta lasciate perdere sintetizzatori e roba varia, buttatevi su questo album ed iniziate a sbattere la testolina non ve ne pentirete!!
(Full-lenght, Mausoleum Records, Gennaio 2007)
Voto: 8/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Rawdeath (batteria), Marco Negonda (chitarra), Lorenzo Testa (chitarra), Marco Colombo (voce), Roberto Orlando (basso)
Tornano sulle scene a distanza di due anni i varesotti Hyades e lo fanno... alla Hyades!!! Avevo già parlato in termini entusiastici tempo addietro del debutto di questa splendida realtà italiana, ed aspettavo con ansia il nuovo capitolo per vedere se si trattasse di un fuoco di paglia o realmente di una grande band.
Con sommo piacere posso tranquillamente affermare che gli Hyades non solo si confermano quella grande band che sono, ma addirittura riescono a fare di più... "And the Worst is yet to Come" non è un semplice album, ma è una vera e propria "lezione" di come nel 2007 sia possibile fare un album thrash prendendo la macchina del tempo e tornando indietro di 20 anni senza risultare pacchiani e derivativi. Nei 43 minuti di durata dell'album in questione (che tutti i veri thrashers dovrebbero ASSOLUTAMENTE possedere) vengono racchiusi 11 gioiellini di duro e puro thrash-metal Bay Area dove Exodus, Metallica, Overkill e chi più ne ha più ne metta, vengono a fondersi in un'unica travolgente proposta. Una vera e propria bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un momento all'altro, tra mosh-riffing, ritmiche devastanti, chitarre taglienti e vocals incredibilmente potenti capaci di modularsi alla perfezione e di raggiungere tonalità diverse che vanno dallo screaming in pieno stile Nuclear Assault fino a toccare corde in alcuni casi simili al James Hetfield dei bei tempi. Basta guardarli gli Hyades per rendersi conto di cosa si andrà ad ascoltare, look tipicamente skaters americano anni '80 ed attitudine sfrontata alla Anthrax, band dalla quale anche i testi (come per il debutto, improntati sul sociale) sono logica risultante di influenze che possono rinvenirsi anche a livello musicale. Inutile quindi rimanere impassibili dietro a gioiellini come la title-track (che apre l'album) introdotta da un arpeggio di chitarra in pieno stile Metallica degli anni che furono per esplodere in un brano tremendamente retrò che scalda gli animi già dopo i primissimi minuti ed inizia a scandire i tempi alle successive composizioni che si dipanano tra brani come "Pharmageddon", "EZLN" o "New World War" in cui la band dà la sua visione in maniera dura e cruda di tematiche sociali molto in voga negli ultimi tempi, e brani più "cazzoni" come "Megamosh" ma soprattutto come "Skate Addiction" brano che a livello musicale probabilmente più di ogni altro ci dà un'idea dell' essenza della musica degli Hyades, una musica che se ne frega altamente di ogni qualsiasi tentazione modernista per riportarci indietro nel tempo e soprattutto di trasportarci oltreoceano culla incontrastata del thrash metal nei bei tempi che furono. Insomma, capirete che tutto è tremendamente perfetto all'interno di questo "And the Worst is yet to Come" ed una menzione a parte merita la splendida copertina, capace come già accaduto con il debuto "Abuse your Illusions" di rappresentare al meglio i contenuti tematici dell'album, e se nel precedente c'era un chiaro e ben definito attacco ai mass-media, con questa rappresentante una sorta di surfista-zombie che attraversa una città allagata, rappresnta evidentemente un chiaro riferimento a quella "New World War" cui la band ci parla all'interno del lavoro; artwork fantastico curato nientemeno che da Ed Repka storico disegnatore famoso nel genere per aver curato nel corso degli anni gli artwork dei Megadeth. Conclusioni? "And the Worst is yet to Come" non fa altro che proseguire la strada intrapresa da questa band con il precedente lavoro, dal quale pur non discostandosi minimamente a livello di sound mostra addirittura una maggiore maturità a livello compositivo che lo rendono un must assoluto per tutti gli amanti del vero thrash metal e che non lascerà neppure indifferenti quelli che vorrebbero dal metal evoluzioni a tutti i costi, per una volta lasciate perdere sintetizzatori e roba varia, buttatevi su questo album ed iniziate a sbattere la testolina non ve ne pentirete!!
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