Passa ai contenuti principali

ENTOMBED - "When in Sodom"

ENTOMBED - "When in Sodom"
(EP, Threeman Recordings, Giugno 2006)

Voto: 6,5/10

Genere: Death Metal

Line-up: L-G Petrov (voce), Alex Hellid (chitarra), Nico Elgstrand (basso), Peter Stjarnvind (batteria)


In attesa del nuovo full-lenght "Serpent's Saint" che vedrà la luce solo in settembre, gli Entombed rompono gli indugi introducendo l'album venturo con questo nuovo ep.

Penso sia piuttosto inutile parlare di cosa rappresentino gli Entombed nella scena europea e più in particolare quella Death Metal.
Nati sul finire degli anni '80 la band svedese a portato alta la bandiera del death metal europeo - insieme ai conterranei Dismember - grazie a grandissimi lavori del calibro di "Left and Path" e soprattutto "Wolverine Blues".
Negli ultimi anni il nome Entombed è decisamente scaduto, soprattutto dopo la pubblicazione di "Uprising" che rappresentò una virata della band verso territori death 'n' roll, che se nel disco appena citato qualcosa di buono (a dire il vero poco) si poteva rinvenire, portò successivamente gli svedesi a pubblicare album indegni.
E così dopo tre anni di silenzio - spezzati solo dalla pubblicazione di un disco live - eccoli ricomparire con questo ep composto da cinque brani di cui uno sarà inserito nell'album di prossima uscita.
All'ascolto del disco, con estremo piacere mi accorgo che qualcosa è decisamente cambiato nel sound degli Entombed. Evidentemente mortificati da critica e pubblico gli svedesi paiono essere tornati sui propri passi, il death 'n' roll degli ultimi tre album pare infatti abbandonato per dare spazio ad un death metal piuttosto classico e grezzo come quello degli esordi, il tutto però condito da atmosfere decisamente più oscure e claustrofobiche.
Giusto quindi fare una considerazione, soprattutto considerato che solo uno di questi 5 brani andrà a finire sul prossimo album ci si chiede a ragione se gli Entombed sono tornati quelli di sempre. Risposta? Beh, pare di sì, ma guai a cantar vittoria, e soprattutto guai a credere che Petrov & Co. comporrano un nuovo "Wolverine Blues".
Dai cinque brani in questione infatti, si denota da una parte il ritorno ad atmosfere puramente death metal dall'altra però si capisce anche che il nuovo corso degli svedesi (sempre se sarà confermato) non è certamente accompagnato da quella freschezza compositiva tipica degli esordi.
E così l' ep si compone della title-track "When In Sodom" (che potete ascoltare a http://www.myspace.com/serpentsaints" target="_blank" style="font-weight: bold;">questo indirizzo ) brano che denota subito la voglia della band di tornare a suonare come ai vecchi tempi, anche se alle buone intenzioni non è seguito un songwriting particolarmente ispirato.
È con i successivi brani però che gli Entombed danno il meglio, con la devastante "Carnage", con "Heresy" e soprattutto con l' inquietante ed oscura "Amen" che chiude l' ep in grande stile.
Insomma, gli Entombed sono tornati??? Incrociamo le dita ed aspettiamo settembre quando "Serpent's Saint" sarà nei negozi, intanto però possiamo dire che se la strada tracciata da questo ep sarà seguita, le prospettive sono piuttosto buone.


Commenti

Post popolari in questo blog

PANDEMONIUM CARNIVAL "Pandemonium Carnival II" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2024) I Pandemonium Carnival hanno deciso di riportare in auge un genere musicale in stile anni '80/'90 che si rifà al classico Punk Rock "Horror" sulla scia dei Misfits, per citarne una . Non vanno troppo per il sottile e neanche si preoccupano di essere "copioni", perchè grazie al loro modo di proporre musica sciorinano una speciale formula diretta e sagace.  Tutto questo è riconducibile al loro nuovo album chiamato semplicemente "Pandemonium Carnival II". Un punk rock robusto, creativo e snello che scivola via come l'olio, dove sono presenti passi fondamentali, che determinano quei gradi di originalità sufficienti a non farli accostare troppo a figure già note sulla scena. In questo ascolto è presente una certa “carnalità” di fondo che passa con fare solido e deciso sopra una tracklist ben studiata, sempre propensa nel conferire piacevoli scossoni.  "Pandemonium Carnival II", è un disco caparbio, ch...

Intervista a LUCIO MANCA

Lucio Manca è uno splendido bassista e polistrumentista italiano che sta per tornare sul mercato con un nuovo album intitolato "Camaleontico". Abbiamo quindi deciso di intervistarlo per saperne di più su di lui, sulla sua musica e altre cose interessanti. A lui la parola. Buona lettura! 1 - Ciao e benvenuto! Cominciamo parlando in generale di "Camaleontico". Ciao ragazzi di THE SOUND OF PERSEVERANCE, grazie per lo spazio! "Camaleontico" è il mio quarto solo album che uscirà il 25 gennaio 2025. La mia musica si sposa con l’eccentricità e la vivacità che hanno sempre contraddistinto i Liquid Tension, Polyphia e Blotted Science; nell'album ci sono decisi richiami al progressive metal degli anni '80, virtuosismi e un’irriverente attitudine rock. Per la realizzazione mi sono avvalso della collaborazione di grandi musicisti e cari amici: Sergey Boykov alle tastiere, Gabriele D'Amico alla batteria, Eros Melis come guest negli assoli di chitarra. L...

VIOLENTOR "Burn in Metal" (Recensione)

Full-length, Folter Records (2024) Sesto album per questa truce realtà toscana. Ci sarebbero diversi discorsi da fare su attitudine, metal, brutalità, coerenza...Ma basta mettere nel lettore questo "Burn In Metal" per capire che è tutto qui dentro e che tanti discorsi potrebbero non essere fatti per chi familiarizza con l'old school, il metal estremo e tante altre cose che hanno reso il metal come un genere rivoluzionario tanti anni fa, e che oggi purtroppo viene snaturato della sua essenza più pericolosa grazie ad una omologazione sempre più accentuata e che tende verso una forma di metal profumata e politicamente troppo corretta. In questo album tutto questo viene distrutto. La rabbia della band si esprime in episodi primordiali e ricchi di blasfemia. Il Power-trio in questione suona come un mix tra il proto thrash, lo speed metal e vaghi retaggi punk-hardcore. Inutile qui citare Venom, Motorhead, Gehennah e altri, perchè se avete capito cosa ho scritto finora, non vi d...