Passa ai contenuti principali

FLOTSAM AND JETSAM - "Dreams of Death"

FLOTSAM AND JETSAM - "Dreams of Death"
(Full-lenght, Crash Music, Luglio 2005)

Voto: 7/10

Genere: Power/Thrash

Line-up: Eric A.K. (voce), Edward Carlson (chitarra), Mark Simpson (chitarra), Jason Ward (basso), Craig Nielsen (batteria)


Ammetto di aver incontrato notevoli difficoltà nel recensire questo "Dreams of Death" nuovo lavoro degli americani Flotsam and Jetsam, una delle band storiche dell' ondata thrash metal delle origini.
Ad un primo ascolto l'album non mi era piaciuto per nulla, ma ascoltandolo successivamente ho avuto modo di rivalutarlo; il sound non sarà più quello di album storici come il loro debut risalente al 1986, ma c'è da dire che la band è riuscita ad inglobare elementi più moderni ed aperture melodiche più accentuate che creano un bel mix ed un album godibile, lungi dal far gridare al miracolo ma certamente degno di una band dalla carriera ventennale.
Il genere proposto si attesta su di un power-thrash molto vicino al sound dei Nevermore e con molti punti d'incontro anche con gli ultimi Megadeth (quelli da "Youthanasia" in poi).
Il disco può dividersi principalmente in due parti: la prima più vicina al vecchio sound degli americani con un brano come "Straight to Hell" introdotto da un riff direttamente ripreso dai cari vecchi anni '80 sempre supportato da melodie ricercate e dall'ottima prestazione vocale di Erik A.K. La seconda invece (che parte dal quarto brano "Bleed") denota una maggiore attenzione posta sulla melodia, che se farà sicuramente storcere il naso agli appassionati del classic-thrash, rappresenta sicuramente la parte più interessante dell'album.
La già citata "Bleed" è guidata da un arpeggio di chitarra e da ottime melodie, oltre che un refrain azzeccatissimo. La seguente "Look in His Eyes" invece, rappresenta un ibrido perfetto tra i migliori Nevermore ed i Megadeth dell'accoppiata Youthanasia-Countdown to Extinction, con un ritornello orecchiabilissimo che trasporta l'ascoltatore tra bei riff e momenti più melodici. L'album prosegue con questa ricerca, con continui cambi di ritmo che passano con disinvoltura da momenti più duri ad altri malinconici, sfociando con "Bathing in Red" anche in territori sconfinanti nel progressive, e si chiude con la strumentale "Out of Mind".
In definitiva, un lavoro da valutare senza paraocchi. Chi si aspetta un album thrash a tutti gli effetti giri largo da "Dreams of Death" ne rimarrebbe veramente deluso. Il voto di cui sopra vale per il genere in cui l'album si va ad inserire, per cui mi sento di consigliare l'album agli amanti del genere che certamente non ne rimarranno delusi.

Commenti

Post popolari in questo blog

PANDEMONIUM CARNIVAL "Pandemonium Carnival II" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2024) I Pandemonium Carnival hanno deciso di riportare in auge un genere musicale in stile anni '80/'90 che si rifà al classico Punk Rock "Horror" sulla scia dei Misfits, per citarne una . Non vanno troppo per il sottile e neanche si preoccupano di essere "copioni", perchè grazie al loro modo di proporre musica sciorinano una speciale formula diretta e sagace.  Tutto questo è riconducibile al loro nuovo album chiamato semplicemente "Pandemonium Carnival II". Un punk rock robusto, creativo e snello che scivola via come l'olio, dove sono presenti passi fondamentali, che determinano quei gradi di originalità sufficienti a non farli accostare troppo a figure già note sulla scena. In questo ascolto è presente una certa “carnalità” di fondo che passa con fare solido e deciso sopra una tracklist ben studiata, sempre propensa nel conferire piacevoli scossoni.  "Pandemonium Carnival II", è un disco caparbio, ch...

Intervista a LUCIO MANCA

Lucio Manca è uno splendido bassista e polistrumentista italiano che sta per tornare sul mercato con un nuovo album intitolato "Camaleontico". Abbiamo quindi deciso di intervistarlo per saperne di più su di lui, sulla sua musica e altre cose interessanti. A lui la parola. Buona lettura! 1 - Ciao e benvenuto! Cominciamo parlando in generale di "Camaleontico". Ciao ragazzi di THE SOUND OF PERSEVERANCE, grazie per lo spazio! "Camaleontico" è il mio quarto solo album che uscirà il 25 gennaio 2025. La mia musica si sposa con l’eccentricità e la vivacità che hanno sempre contraddistinto i Liquid Tension, Polyphia e Blotted Science; nell'album ci sono decisi richiami al progressive metal degli anni '80, virtuosismi e un’irriverente attitudine rock. Per la realizzazione mi sono avvalso della collaborazione di grandi musicisti e cari amici: Sergey Boykov alle tastiere, Gabriele D'Amico alla batteria, Eros Melis come guest negli assoli di chitarra. L...

VIOLENTOR "Burn in Metal" (Recensione)

Full-length, Folter Records (2024) Sesto album per questa truce realtà toscana. Ci sarebbero diversi discorsi da fare su attitudine, metal, brutalità, coerenza...Ma basta mettere nel lettore questo "Burn In Metal" per capire che è tutto qui dentro e che tanti discorsi potrebbero non essere fatti per chi familiarizza con l'old school, il metal estremo e tante altre cose che hanno reso il metal come un genere rivoluzionario tanti anni fa, e che oggi purtroppo viene snaturato della sua essenza più pericolosa grazie ad una omologazione sempre più accentuata e che tende verso una forma di metal profumata e politicamente troppo corretta. In questo album tutto questo viene distrutto. La rabbia della band si esprime in episodi primordiali e ricchi di blasfemia. Il Power-trio in questione suona come un mix tra il proto thrash, lo speed metal e vaghi retaggi punk-hardcore. Inutile qui citare Venom, Motorhead, Gehennah e altri, perchè se avete capito cosa ho scritto finora, non vi d...