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VII ARCANO - "Nothingod"

VII ARCANO - "Nothingod"
(Full-lenght, Hardebaran, 2005)

Voto: 7/10

Genere: Thrash/Death

Line-up: Mirko Scarpa (voce), Marco Montagna (chitarra), Diego D'Acunto (chitarra), Valerio Di Lella (basso), Gilles Schembri (batteria)


Attivi sin dal lontano 1989 e da sempre ingiustamente relegati nella sempre più florida scena undeground italiana, i VII Arcano arrivano con "Nothingod" alla pubblicazione del loro secondo full-lenght.

I 40 minuti scarsi del dischetto in questione, ci mostrano una band molto valida sia sotto un punto di vista prettamente tecnico, che sotto il punto di vista del songwriting che pur non presentando elementi di particolare originalità risulta piuttosto ispirato e coinvolgente.
Il genere proposto dai nostri è un thrash-death piuttosto classico, logica risultante delle influenze della band che spaziano dal thrash Bay Area al classico swedish sound.
Logici quindi i riferimenti ai mostri sacri del genere, i Testament di "The Gathering" su tutti, o per fare riferimenti più recenti riguardo alla scena attuale possiamo citare i One Man Army and the Undead Quartet, anche se il sound dei VII Arcano dimostra essere superiore sotto il punto di vista qualitativo alla succitata band.
Ottima la prestazione vocale di Mirko Scarpa capace di passare con buona disinvoltura dallo screaming al growling rendendo così ogni brano un assalto frontale in piena faccia capace di coinvolgere sempre l'ascoltatore.
Anche sotto un punto di vista strumentale nulla si può eccepire alla band romana ed in particolar modo si nota ad evidenza certo buon gusto nel piazzare solos all'interno dei brani in modo tale da evitare ogni possibile distrazione.
E così, ecco che i VII Arcano pigiano subito sull'acceleratore già dall'opener "Millenium Plague" uno degli episodi migliori dell'album in questione caratterizzato da un assalto puramente thrash e d'impatto.
Con la successiva "Furybound" la band vira invece verso territori più comuni al death metal duro e puro anche se ovunque non si possono che evincere tutte le influenze del combo capace di spaziare con buona disinvoltura da parti più cadenzate a continue a lancinanti accelerazioni.
Per il resto altri ottimi brani sono le thrashy "Down The Afterworld" e "Nothingod Manifest", mentre brilla "Burnt Offerings" cover dello storico pezzo dei Testament.
Uniche note stonate che comunque non scalfiscono più di tanto la prova decisamente buona dei VII Arcano sono l' originalità piuttosto latente nel sound e la sezione ritmica che in alcune parti risulta essere forse un pò troppo sacrificata.
Dettagli comunque piuttosto veniali soprattutto se si pensa che la band non ha avuto modo negli anni di pubblicare lavori che gli permettessero in qualche modo di smussare gli angoli, attendiamoli comunque quanto prima - e glielo auguriamo - di potersi cimentare in una nuova produzione che sappia confermare quanto di buono visto con questo lavoro.

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