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INFERNAL ANGELS - "Ars Goetia"

INFERNAL ANGELS - "Ars Goetia"
(Full-lenght, My Kingdom Music, Gennaio 2017)

Voto: 8/10

Genere: Black Metal

Line-up: Xes (voce), Hagen (basso), Venders (batteria), Apsychos (chitarra, tastiere), Nekroshadow (chitarra)



Da sempre attivi nel sottobosco underground italico gli Infernal Angels  tornano sul mercato discografico a distanza di tre anni dal fortunato predecessore "Pestilentia" con il loro quarto full ed una line-up tutta nuova.
Ad eccezione del front-man Xes da sempre legato indissolubilmente al nome della band da lui fondata, gli Infernal Angels hanno totalmente rivoluzionato la formazione rispetto all'album precedente, una prerogativa questa ormai piuttosto consolidata nel recente passato dei nostri che tuttavia non ha assolutamente scalfito la vena compositiva, anzi arricchita vuoi dalla capacità da sempre mostrata di sperimentare, vuoi dalle innumerevoli influenze apportate alla proposta da membri di spicco della scena underground estrema italica quali il drummer Alex Venders, il bassista Nekroshadow ed i chitarristi Apsychos e Hagen.

Resta pertanto fuori di ogni dubbio la considerazione secondo cui l'apporto compositivo di musicisti già impegnati anche in altri aspetti dell'extreme metal, quali death e doom abbia giocoforza avuto un ruolo di notevole entità nella composizione delle tracce presenti in "Ars Goetia". Ma al tutto dobbiamo aggiungere sicuramente la prerogativa stessa del progetto Infernal Angels che finora si è sempre contraddistinto album dopo album, per una certa voglia e capacità di esplorare più sfaccettature del metal estremo che per quanto indissolubilmente legati ad una matrice apertamente black metal dalle tinte "melodiche" ha sempre aggiunto atmosfere ed influenze capaci di toccare corde anche diverse tali per cui ogni lavoro riesce a brillare di luce propria.

Se a tutto ciò aggiungiamo anche la poliedricità di Xes, uno che non vuole saperne di fermare la sua vena artistica maramaldeggiando con grande naturalezza tra la sua band madre e progetti paralleli con Byblis e soprattutto la ormai consolidata collaborazione con il polistrumentista Kosmos Reversum nei Lilyum, ecco che abbiamo completato il quadro.

Il quadro di cosa direte? Semmai, la necessaria prefazione ad un album che lascia per l'ennesima volta a bocca aperta. Perchè "Ars Goetia" sa essere la naturale continuazione di quel percorso intrapreso nell'ormai remoto 2006 con il valido ma forse ancora "acerbo" "Shining Evil Light" e poi proseguito con la pubblicazione dei successivi due lavori in studio.
Perchè il qui presente album sembra quasi riunire l'epicità e la magniloquenza nel riffing di "Midwinter Blood" (2009) con le influenze più death-oriented di "Pestilentia" (2014), senza dimenticare il pervadere in sottofondo di quell'alone romantico ed inquietante di matrice doom sempre presente nelle composizioni dei nostri ma qui probabilmente maggiormente avvalorate dalle asce di Apsychos e Nekroshadow abili a disegnare riff dalle mille sfumature.

I brani sanno essere tra loro estremamente vari e validi tanto nei momenti più tipicamente black metal tanto in quelli in cui rallentano i ritmi e ci si avvicina ad un concetto musicale più accomunabile a quello mittel-europeo di stampo Behemoth e Belphegor.
Ma viene veramente difficile e per certi versi ingeneroso fare nomi di altre bands più o meno note per descrivere il sound di "Ars Goetia".

"Vine: Destroyer of the World" che succede subito alla intro rappresenta probabilmente il pezzo più classicamente black dell'intera opera, veloce e di stampo tipicamente svedese, ci mostra subito una band tirata a lucido ed il degno antipasto di quello che verrà con uno Xes letteralmente indemoniato dietro al microfono con la sua classica timbrica dura e spettrale.
Con la successiva "Asmoday: the Impure Archangel" si iniziano a scorgere invece i primi rallentamenti ed improvvise ripartenze di matrice thrash/death trovando anche la blasonata collaborazione di turno con Mancan (Ecnephias) a prestare la sua voce nel finale.

Ma è da "Purson: Matter and Spirit" che si inizia a respirare un'aria ancora diversa, oscura e tremendamente affascinante. Il sound si fa sempre più cupo, le influenze death ancora più pesanti, e l'architettura pesante della sezione ritmica guidata da uno scatenato Venders dietro le pelli viene temperata e ricamata dai riff al vetriolo ed improvvise aperture melodiche.

"Bael: The Fire Devour Theis Flesh" rappresenta invece a parere del sottoscritto il miglior episodio del lotto. Guidato da un'epicità di fondo da brividi grazie ad un azzeccatissimo riffing e più in generale dall'incedere atmosferico vede la partecipazione dietro il microfono di Lorenzo Sassi leader dei seminali Frostmoon Eclipse.

E se tutto questo non bastasse, ecco che gli Infernal Angels ci deliziano con altri capitoli di valore inestimabile come la furente "Paimon: The Secret of Mind" in cui Xes duetta dietro il microfono con Snarl (Black Faith) in un pezzo che torna nel classico campo del black più puro dopo un'inquietante intro di percussioni tribali, o ancora in "Belial: The Deceiver" scelta dalla band come "singolo" da cui è stato tratto un interessantissimo videoclip. Un pezzo che sembra quasi rappresentare la sintesi di tutto, capace di colpire diretto nei momenti più veloci, così come di reintrodurre quegli elementi più "epici" che forgiano un altro tassello importante nell'intera opera.

In definitiva potrebbe questo "Ars Goetia" essere considerato il miglior capitolo finora degli Infernal Angels? Difficile rispondere...ma di sicuro il quarto parto della band può probabilmente essere considerato forse il più maturo, probabilmente più difficile da capire ed assimilare ad un primo e superficiale approccio ma capace, ascolto dopo ascolto, di entrarti nelle vene. Una piacevole conferma!

Track-list:

01. Amdusias: The Sound of Hell
02. Vine: Destroyer of the World
03. Asmoday: The Impure Archangel
04. Purson: Matter and Spirit
05. Bael: The Fire Devour Their Flesh
06. Paimon: The Secret of Mind
07. Balam: Under Light and Torment
08. Zagan: The Alchemist
09. Belial: The Deceiver
10. Beleth: Lord of Chaos and Spiral


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