FATAL DESTINY - "Palindromia"
(Full-lenght, Autoproduzione, Aprile 2015)
Voto: 7/10
Genere: Progressive Metal
Line-up: Andrea Zamboni (voce), Riccardo Castelletti (chitarra), Filippo Zamboni (basso), Nicolò Dalla Valentina (batteria), Alessandro Bertoni (guest, tastiere)
(Full-lenght, Autoproduzione, Aprile 2015)
Voto: 7/10
Genere: Progressive Metal
Line-up: Andrea Zamboni (voce), Riccardo Castelletti (chitarra), Filippo Zamboni (basso), Nicolò Dalla Valentina (batteria), Alessandro Bertoni (guest, tastiere)
Esordio discografico per i veronesi Fatal Destiny giovane ed interessantissimo combo dedito ad un progressive metal dalle mille sfaccettature capace di addentrarsi tanto in territori più classicamente power quanto in alcuni casi molto più moderni ed al limite dell'alternative.
Risultato? Decisamente positivo visto che questo "Palindromia" rappresenta una lietissima sorpresa e farà felice tanto gli amanti delle sonorità già descritte, quanto chi dalla musica pretende principalmente originalità e, soprattutto, freschezza compositiva.
L'album è la logica risultante di un percorso compositivo importante che ha visto la band partire da zero per volere del vocalist Andrea Zamboni e del batterista Nicolò Della Valentina, che dopo svariati cambi di line-up hanno trovato il giusto amalgama con gli ingressi di Filippo Zamboni al basso e Riccardo Castelletti alla chitarra.
"Palindromia" si compone di otto brani di cui una intro (la title-track) ed un'outro "No Devil Lived On" che aprono e chiudono un lavoro sempre in bilico tra il classicismo progressive (inutile scomodare nomi in una odiosa lista di "grandi" da accomunare musicalmente alla band) ed elementi più metal frutto del chitarrismo di Castelletti sempre attento a bilanciare la giusta melodia con un certo senso di aggressività di fondo.
"Beyond Dreams" è il primo pezzo vero e proprio del lavoro e di per sè bastano già le prime note per riassumere l'approccio musicale della band veneta: un mix tra un riffing potente, aggressivo e moderno sferzato dal sottofondo tastieristico di Bertoni (che suona sul lavoro in qualità di guest musician) ed una sezione ritmica massiccia e forsennata del drummer Nicolò Dalla Valentina che rappresentano il trampolino di lancio per le vocals di Andrea Zamboni degno interprete di uno stile estremamente interpretativo e duttile.
"Leave Me Here" è forse il pezzo più classico e melodico del lotto, per certi versi accumunabile (questa volta possiamo dirlo) al sound dei Dream Theater di "Falling Into Infinity" mentre la successiva "The Gate of Time" che potrebbe configurarsi come il pezzo di maggior presa specie per il refrain mostra sicuramente influenze più vicine all'alternative o comunque ad un approccio musicale molto più moderno.
Con "Feel Alone" si torna ad esplorare canoni più classici ma il brano mostra evidenti segni di grande interesse soprattutto per la progressione di cui si rende protagonista fino a sfociare in un grande assolo chitarristico e la solita poliedrica interpretazione vocale, mentre "Dear Amy" apre la strada ad un altro pezzo che mi ha particolarmente colpito quale quella "Human Factory" in cui i Fatal Destiny mettono nuovamente a nudo tutte le proprie influenze.
"Palindromia" è insomma un album di classe, degno esordio discografico per una band che ci auguriamo di sentire ancora e più frequentemente in futuro. L'età anagrafica per sfondare c'è tutta, il talento anche, ora anche un pò di fortuna non guasterebbe...in bocca al lupo!
Track-list:
Track-list:
01. Palindromia
02. Beyond Dreams
03. Leave Me Here
04. The Gate of Time
05. Feel Alone
06. Dear Amy
07. Human Factory
08. No Devil Lived On
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