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BLACKHORNED - "Lost Souls of Mental Famine"

BLACKHORNED - "Lost Souls of Mental Famine"
(Full-lenght, Autoproduzione, Ottobre 2015)

Voto: 7/10

Genere: Black/Thrash

Line-up: Aztiluth (voce, chitarra), Beast (basso), Skoll (chitarra)



Nato come semplice progetto del cantante/chitarrista Aztiluth il progetto Blackhorned ha ormai assunto una propria identità ed una propria line-up stabile che ha portato la band danese a raggiungere con il qui presente "Lost Souls of Mental Famine" il traguardo del primo album in studio.
Il genere proposto dalla band di Svendborg è un semplice, grezzo e diretto black/thrash permeato di un'aura oscura e malsana.

L'album in questione ci spara così in faccia dieci tracce dirette e senza troppi fronzoli giocate sul riffing affilato di Skoll e sul growling disperato di Aztiluth che da vita ad una proposta che più classica non si può evitando di scadere nei trucchetti del genere quali la ricerca del passaggio più "catchy" o la tentazione di inserire venature melodiche ad una proposta che deve giocoforza suonare "vintage" il giusto.

L'opener "Shrouded in Mystery" mette subito in evidenza le caratteristiche del terzetto nordico che ci presenta subito un sound gelido e morboso che si fa improvvisamente introspettivo ed in un certo senso doomish nella splendida "Dark Whispers (In the Mist)".

Il resto del lavoro si mantiene su coordinate stilistiche alte per quanto assolutamente lontane da ogni avanguardismo di sorta; di certo i Blackhorned hanno il merito di riproporre suoni già ampiamente sentiti nella propria ottica esecutiva/concettuale, l'ideale connubio di una musica ed un incidere che vanno di pari passo con le tematiche e l'immaginario presentati.

"The Curse of the Moon" e la conclusiva "When Wolves Are Let Lose" rappresentano altri due brani che si elevano rispetto alla qualità media del lavoro, in particolar modo la seconda che si dipana attraverso un mid-tempo che chiude in maniera più che egregia un lavoro sicuramente interessante.

"Lost Souls of Mental Famine" è ovviamente un lavoro sconsigliato per quelli che amano sonorità più avanguardistiche e soluzioni particolarmente ampollose. All'interno dei quarantasette minuti di durata c'è solo del sano, fottutissimo e grezzissimo black/thrash di vecchia data per gli amanti di certe sonorità che anche oggi sanno fare la propria figura.

Track-list:

01. Shrouded in Mystery
02. Portal of Madness
03. Dark Whispers (In the Mist)
04. A Nail in the Coffin
05. Lost Souls of Mental Famine
06. Seeds of Destruction
07. The Curse of the Moon
08. Beyond the Edge of Existence
09. Forest of the Dead
10. When Wolves Are Let Lose



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