SAXON - "Battering Ram"
(Full-lenght, UDR Music, Ottobre 2015)
Voto: 8/10
Genere: Heavy Metal
Line-up: Biff Byford (voce), Paul Quinn (chitarra), Doug Scarratt (chitarra), Nibbs Carter (basso), Nigel Glocker (batteria)
"Battering Ram" rappresenta l'ennesima dimostrazione di come, quando vi è onestà intellettuale, e quando 21 uscite discografiche significano solo sudore e passione (e non vincoli contrattuali) la classe è un qualcosa impossibile da perdere per strada se non per proprie scelte che con la musica di per sè hanno ben poco a che vedere.
E del resto già dalla title-track che introduce il lavoro e che ha lanciato lo stesso come singolo si poteva intuire quelle che erano le coordinate stilistiche della band, di musicisti senza tempo che continuano a graffiare e con le ultime uscite, a dispetto dell'età, continuano sempre più a rendere massiccia e aggressiva la propria proposta eliminando quelle digressioni maggiormente "rock-oriented" tipiche di alcuni lavori precedenti.
(Full-lenght, UDR Music, Ottobre 2015)
Voto: 8/10
Genere: Heavy Metal
Line-up: Biff Byford (voce), Paul Quinn (chitarra), Doug Scarratt (chitarra), Nibbs Carter (basso), Nigel Glocker (batteria)
Giù il cappello!!! Basterebbe questa affermazione, per quanto semplice e stringata, a descrivere da sola la nuova fatica dei Saxon, la ventunesima tanto per essere precisi a distanza di ben 36 anni dall'esordio discografico di una delle più importanti band dell'allora scena NWOBHM.
Generalmente tendo a non esaltarmi troppo per le nuove uscite delle band cosiddette "storiche"...credo che negli ultimi anni solo "13" dei Black Sabbath aveva suscitato in me sensazioni paragonabili all'ascolto del qui presente lavoro. E, pregiudizi difficilmente eliminabili per il mio modo di vedere la musica a parte, generalmente quella sensazione di deja-vu che una band con una tale carriera alle spalle è molto difficile da scrollarsi di dosso.
Ma "Battering Ram" è qualcosa di inaspettato, una scheggia di puro heavy metal made in Britain, che davvero in pochi riuscirebbero a tirar fuori nel 2015.
E del resto già dalla title-track che introduce il lavoro e che ha lanciato lo stesso come singolo si poteva intuire quelle che erano le coordinate stilistiche della band, di musicisti senza tempo che continuano a graffiare e con le ultime uscite, a dispetto dell'età, continuano sempre più a rendere massiccia e aggressiva la propria proposta eliminando quelle digressioni maggiormente "rock-oriented" tipiche di alcuni lavori precedenti.
In "Battering Ram" è praticamente tutto perfetto, non una canzone fuori posto, non una nota stonata, ma solo tanto genuino e adrenalinico heavy metal riletto in più varianti...
Dalla classicissima opener di cui si è già ampiamente parlato commentando il singolo, passando per la successiva splendida "The Devil's Footsprint" in cui Byford mostra una poliedricità vocale sempre più affinata con gli anni e Quinn alla chitarra sembra tornato ai fasti di un tempo, fino ad arrivare ad esplorare territori "insoliti" pur rimanendo nel trademark del suono della band con l'oscura "Queen of Hearts" (anche qui sugli scudi Byford) o la ballad "Kingdom of the Cross" che mostra il lato più intimistico della band di Barnsley.
"Destroyer" e "Hard and Fast" sono due schegge in pieno british-style mentre "Stand Your Ground" rende giusto merito anche alla sezione ritmica in particolar modo con la doppia cassa scatenata di un Glocker in vena di grazia.
Si tratta del miglior album dei britannici nel "nuovo corso"? Difficile da dirsi, sicuramente "Battering Ram" consegna ai posteri una band in forma smagliante che continua a sfornare lavori di eccelsa qualità con una regolarità impressionante. Ennesimo must assoluto nella discografia di una delle più grandi band della scena heavy metal mondiale. Lunga vita a Byford e soci, consapevoli che anche per il futuro continueranno a stupirci!
Track-list:
01. Battering Ram
02. The Devil's Footprints
03. Queen of Hearts
04. Destroyer
05. Hard and Fast
06. Eye of the Storm
07. Stand Your Ground
08. Top of the World
09. To the End
10. Kingdom of the Cross
11. Three Sheets to the Wind (The Drinking Song)
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