SLAYER - "Eternal Pyre"
(Singolo, American Recordings, Giugno 2006)
Voto: 7/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Tom Araya (basso, voce), Kerry King (chitarra), Jeff Hanneman (chitarra), Dave Lombardo (batteria)
A 5 anni di distanza dalla pubblicazione del discusso "God Hates Us All" sono pronti a tornare in pista gli Slayer con il nuovo lavoro "Christ Illusion" che sarà sugli scaffali dei negozi ad agosto.
C'è grande attesa per il ritorno in scena degli americani, attesa dettata soprattutto dalla ricostituzione della line-up originale, quella che si era "decostituita" dopo la pubblicazione di "Seasons in the Abyss" (1990) con la prima dipartita dello storico drummer Dave Lombardo e che da allora - nell'arco di ormai 16 anni - non si era mai ricostituita.
In attesa del full-lenght dunque gli Slayer pubblicano questo ep "Eternal Pyre" contenente il singolo del nuovo album "Cult" e due video, uno riguardante un estratto live di "War Ensemble" opener proprio di quel "Seasons in the Abyss" che rappresentò lo spartiacque nella storia della band americana, l'altro riguardante invece il "dietro le quinte" della produzione del nuovo album.
Insomma la classica operazione per collezionisti dal momento che il brano è disponibile per l'ascolto anche sulla rete, e sinceramente i due video presenti pur essendo piuttosto godibili non sono particolarmente interessanti.
Per quanto riguarda "Cult" invece c'è ben poco da dire visto che chi ama la band di Araya & Co. avrà già avuto modo di ascoltare il nuovo brano sul web.
Per chi non lo avesse fatto, possiamo dire che gli Slayer virano decisamente verso territori loro più consoni e che certamente non hanno nulla da spartire con gli ultimi due album e con le loro influenze più "nu".
In pratica si torna alle atmosfere tanto care a quel "South of Heaven" che ha fatto decisamente storia; si parte quindi con un arpeggio iniziale che ci introduce a riffs che riportano alla mente proprio le atmosfere "malsane" contenute nello storico album succitato, per poi sfociare nella velocità ed in quegli assoli al vetriolo più tipici di "Reign in Blood".
Il testo del brano è tremendamente anti-religioso così come gli Slayer non facevano da tempo, e Lombardo è il solito killer dietro le pelli (ma su questo dubbi non ne avevamo).
Insomma, con "Cult" torniamo ad ascoltare i veri Slayer ed una song come questa pur non facendo gridare al miracolo lascia decisamente presagire ottimi scenari in vista dell' uscita del full-lenght.
Occhio però, non fate troppo caso al voto di cui sopra; il lavoro è quasi impossibile da valutare per quanto esiguo e per quanto questa operazione sia mirata direttamente ai collezionisti di vecchia data visto che l' ep è uscito in versione limitata a 5.000 copie già ampiamente sold-out.
In ultimo devo fare una considerazione d'obbligo. Gli Slayer hanno ricostituito dunque la line-up originale e sono tornati alle origini anche musicalmente parlando; ma questo atto non vi sembra quasi come il considerare Bostaph una specie di "capro espiatorio" riguardo le ultime infelici produzioni? Ai posteri l'ardua sentenza...
(Singolo, American Recordings, Giugno 2006)
Voto: 7/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Tom Araya (basso, voce), Kerry King (chitarra), Jeff Hanneman (chitarra), Dave Lombardo (batteria)
A 5 anni di distanza dalla pubblicazione del discusso "God Hates Us All" sono pronti a tornare in pista gli Slayer con il nuovo lavoro "Christ Illusion" che sarà sugli scaffali dei negozi ad agosto.
C'è grande attesa per il ritorno in scena degli americani, attesa dettata soprattutto dalla ricostituzione della line-up originale, quella che si era "decostituita" dopo la pubblicazione di "Seasons in the Abyss" (1990) con la prima dipartita dello storico drummer Dave Lombardo e che da allora - nell'arco di ormai 16 anni - non si era mai ricostituita.
In attesa del full-lenght dunque gli Slayer pubblicano questo ep "Eternal Pyre" contenente il singolo del nuovo album "Cult" e due video, uno riguardante un estratto live di "War Ensemble" opener proprio di quel "Seasons in the Abyss" che rappresentò lo spartiacque nella storia della band americana, l'altro riguardante invece il "dietro le quinte" della produzione del nuovo album.
Insomma la classica operazione per collezionisti dal momento che il brano è disponibile per l'ascolto anche sulla rete, e sinceramente i due video presenti pur essendo piuttosto godibili non sono particolarmente interessanti.
Per quanto riguarda "Cult" invece c'è ben poco da dire visto che chi ama la band di Araya & Co. avrà già avuto modo di ascoltare il nuovo brano sul web.
Per chi non lo avesse fatto, possiamo dire che gli Slayer virano decisamente verso territori loro più consoni e che certamente non hanno nulla da spartire con gli ultimi due album e con le loro influenze più "nu".
In pratica si torna alle atmosfere tanto care a quel "South of Heaven" che ha fatto decisamente storia; si parte quindi con un arpeggio iniziale che ci introduce a riffs che riportano alla mente proprio le atmosfere "malsane" contenute nello storico album succitato, per poi sfociare nella velocità ed in quegli assoli al vetriolo più tipici di "Reign in Blood".
Il testo del brano è tremendamente anti-religioso così come gli Slayer non facevano da tempo, e Lombardo è il solito killer dietro le pelli (ma su questo dubbi non ne avevamo).
Insomma, con "Cult" torniamo ad ascoltare i veri Slayer ed una song come questa pur non facendo gridare al miracolo lascia decisamente presagire ottimi scenari in vista dell' uscita del full-lenght.
Occhio però, non fate troppo caso al voto di cui sopra; il lavoro è quasi impossibile da valutare per quanto esiguo e per quanto questa operazione sia mirata direttamente ai collezionisti di vecchia data visto che l' ep è uscito in versione limitata a 5.000 copie già ampiamente sold-out.
In ultimo devo fare una considerazione d'obbligo. Gli Slayer hanno ricostituito dunque la line-up originale e sono tornati alle origini anche musicalmente parlando; ma questo atto non vi sembra quasi come il considerare Bostaph una specie di "capro espiatorio" riguardo le ultime infelici produzioni? Ai posteri l'ardua sentenza...
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