Passa ai contenuti principali

THE SCOURGER - "Blind Date With Violence"

THE SCOURGER - "Blind Date With Violence"
(Full-lenght, Stay Heavy Records, Gennaio 2006)

Voto: 6/10

Genere: Melodic Death

Line-up: Jari Hurskainen (voce), Seppo Tarvainen (batteria), Timo Nyberg (chitarra), Kimmo Kammonen (basso), Jani Luttinen (chitarra)


Dalla Finlandia arrivano i The Scourger band fondata nel 2003 da ex membri di Gandalf e Bleeding Harmony.

La proposta musicale dei cinque finlandesi non si discosta più di tanto da ciò che ci hanno proposto con le loro ex-bands, ovvero un thrash-death fortemente melodico e dalle inconfondibili venature swedish.
Forti di una buona vena compositiva e di una certa perizia tecnica, Hurskainen e soci presentano dunque un album senza grosse pretese, non particolarmente originale e piuttosto ancorato agli stilemi più classici del genere.
Produzione cristallina dunque, chitarre cattive il giusto ed un cantato in screaming serratissimo che se da una parte farà la gioia dei più accaniti fans del genere, dall'altra ci lascia un forte interrogativo: ma finirà mai quest'ondata di bands fatte con lo stampino?
Rispondere a questa domanda è cosa piuttosto ardua visto che ormai siamo nel 2006 e "Slaughter Of The Soul" è uscito nel 1995 dunque ormai 11 anni fa, e dalla sua uscita di dischi di questo genere ne sono usciti a migliaia senza mai comunque raggiungere gli apici compositivi della band del mitico Tompa Lindberg.
Detto ciò, va però dato atto ai finlandesi della loro capacità di non annoiare l'ascoltatore nonostante il genere proposto sia altamente obsoleto.
Il cantato pur non essendo il massimo della personalità è buono, i riffs sempre taglienti, e la sezione ritmica a volte è capace anche di esaltare l'ascoltatore.
Dunque tracciare una linea guida per questo album è piuttosto facile; praticamente originalità pari a zero, ma perizia strumentale e capacità di rendere i brani coinvolgenti piuttosto buona. Chiunque ami alla follia il genere avrà di che essere soddisfatto ascoltando "Blind Date With Violence" chi no, magari si orienti sui Casketgarden. Fate vobis.

Commenti

Post popolari in questo blog

PANDEMONIUM CARNIVAL "Pandemonium Carnival II" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2024) I Pandemonium Carnival hanno deciso di riportare in auge un genere musicale in stile anni '80/'90 che si rifà al classico Punk Rock "Horror" sulla scia dei Misfits, per citarne una . Non vanno troppo per il sottile e neanche si preoccupano di essere "copioni", perchè grazie al loro modo di proporre musica sciorinano una speciale formula diretta e sagace.  Tutto questo è riconducibile al loro nuovo album chiamato semplicemente "Pandemonium Carnival II". Un punk rock robusto, creativo e snello che scivola via come l'olio, dove sono presenti passi fondamentali, che determinano quei gradi di originalità sufficienti a non farli accostare troppo a figure già note sulla scena. In questo ascolto è presente una certa “carnalità” di fondo che passa con fare solido e deciso sopra una tracklist ben studiata, sempre propensa nel conferire piacevoli scossoni.  "Pandemonium Carnival II", è un disco caparbio, ch

ARTIFICIAL HEAVEN "Digital Dreams" (Recensione)

Full-length, My Kingdom Music (2024) Alcune note biografiche per presentare questa band al suo esordio: " Band romana, formatasi a fine ottobre 2021 dalle ceneri di Witches Of Doom e altri progetti, Gli ARTIFICIAL HEAVEN hanno creato un mix diversificato di Gothic -rock dal sapore epico che mostra in pieno le influenze di grandi artisti degli anni Ottanta, tra cui The Cult, Bauhaus, Sisters of Mercy, Fields of the Nephilim, Killing Joke e Iggy Pop. "Digital Dreams" è un concentrato di gothic rock e post-punk con vibrazioni arricchite dalla collaborazione di ospiti illustri tra cui Francesco Sosto e Riccardo Studer. Sebbene non sia un vero concept album, alcuni dei testi di "Digital Dreams" sono legati tra loro da un chiaro comune filo conduttore ovvero l'accelerazione della rivoluzione digitale e dei suoi effetti sulla vita di tutti noi. Registrato agli Outer Sound Studios con il produttore Giuseppe Orlando, è disponibile in un'edizione deluxe la cui co

NITRITONO "Cecità" (Recensione)

Full-length, My Kingdom Music (2024) Due album pubblicati e uno split coi Ruggine, i Nitritono con questo “Cecità” esplorano l'ambiziosa prova del concept album, che in questo caso si basa sull’omonimo romanzo dello scrittore portoghese Josè Saramago, che racconta il tema dell’indifferenza nella società moderna. Il suono esce fuori è fragoroso e davvero imponente e le urla strozzate di Siro Giri, anche chitarrista, colpiscono duro l'ascoltatore sin dal primo brano in scaletta, l'ottimo "A Denti Stretti (pt. 1)" che presagisce poi un album torbido e inquieto, che chiama in causa sia i primordi del genere post metal di band come Neurosis, ma che si concentra sul presente a conti fatti, non andando a copiare nessuno in particolare. Gli arpeggi di chitarra, le dissonanze, le esplosioni di rabbia incontenibile riportano a scenari cupi dell'umanità, ben rappresentati dal concept scelto. Ci sono anche vaghi rimandi allo stoner particolare e sfaccettato di band come i