SHE SAID DESTROY - "Time Like Vines"
(Full-lenght, Candlelight Records, 2006)
Voto: 6/10
Genere: Thrash/Death
Line-up: Eystein (basso), Thor Enrik (batteria), Anders (voce, chitarra), Snorre (voce, chitarra)
Forti di un monicker ed un artwork semplicemente orrendi, fanno il loro debutto discografico dopo alcuni demo alle spalle i norvegesi She Said Destroy.
Devo dire di aver tirato decisamente un sospiro di sollievo dopo aver inserito il disco nel lettore, tanto la cover oltrechè come già detto il monicker stesso della band mi aveva fatto pensare alla solita stronzata stile Franz Ferdinand ed abomini vari che vanno tanto di moda in questo periodo.
Assolutamente nulla di questo, anzi l' esatto contrario visto che gli She Said Destroy ci propongono 45 minuti di metal estremo che parte da una forte base death cui da buoni norvegesi vengono inseriti al suo interno anche elementi più comuni al Black melodico ed anche al Thrash.
Risultato? Un album discreto, lungi dall' essere considerato un capolavoro ma sicuramente degno di attenzione e che gli amanti di certe sonorità magari potrebbero anche apprezzare più di quanto dica il voto di cui sopra.
Sotto un punto di vista più stretto, i norvegesi possono contare su un'ottima perizia con gli strumenti supportata anche da idee capaci di accomunare in alcuni punti la band a nomi sacri del Techno-Death quali Atheist e Watchtower elementi che possono rinvenirsi in più di un'occasione ma che rappresentano solo un riflesso piuttosto che un punto comune.
Ottima anche la prova del singer UGMOD capace di passare con naturale disinvoltura dallo screaming al growling.
Unico aspetto su cui si può in parte eccepire è probabilmente l' omogeneità della proposta, che pur presentando all'interno del singolo brano numerosi cambi di tempo e tante volte aperture melodiche può risultare alla lunga noiosetto, anche se in ogni caso mi sento di consigliare questo "Time Like Vines".
(Full-lenght, Candlelight Records, 2006)
Voto: 6/10
Genere: Thrash/Death
Line-up: Eystein (basso), Thor Enrik (batteria), Anders (voce, chitarra), Snorre (voce, chitarra)
Forti di un monicker ed un artwork semplicemente orrendi, fanno il loro debutto discografico dopo alcuni demo alle spalle i norvegesi She Said Destroy.
Devo dire di aver tirato decisamente un sospiro di sollievo dopo aver inserito il disco nel lettore, tanto la cover oltrechè come già detto il monicker stesso della band mi aveva fatto pensare alla solita stronzata stile Franz Ferdinand ed abomini vari che vanno tanto di moda in questo periodo.
Assolutamente nulla di questo, anzi l' esatto contrario visto che gli She Said Destroy ci propongono 45 minuti di metal estremo che parte da una forte base death cui da buoni norvegesi vengono inseriti al suo interno anche elementi più comuni al Black melodico ed anche al Thrash.
Risultato? Un album discreto, lungi dall' essere considerato un capolavoro ma sicuramente degno di attenzione e che gli amanti di certe sonorità magari potrebbero anche apprezzare più di quanto dica il voto di cui sopra.
Sotto un punto di vista più stretto, i norvegesi possono contare su un'ottima perizia con gli strumenti supportata anche da idee capaci di accomunare in alcuni punti la band a nomi sacri del Techno-Death quali Atheist e Watchtower elementi che possono rinvenirsi in più di un'occasione ma che rappresentano solo un riflesso piuttosto che un punto comune.
Ottima anche la prova del singer UGMOD capace di passare con naturale disinvoltura dallo screaming al growling.
Unico aspetto su cui si può in parte eccepire è probabilmente l' omogeneità della proposta, che pur presentando all'interno del singolo brano numerosi cambi di tempo e tante volte aperture melodiche può risultare alla lunga noiosetto, anche se in ogni caso mi sento di consigliare questo "Time Like Vines".
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