SINAMORE - "A New Day"
(Full-lenght, Napalm Records, Gennaio 2006)
Voto: 4/10
Genere: Gothic Metal
Line-up: Jarno Uski (basso), Miika Hostikka (batteria), Mikko Heikkila (chitarra, voce), Tommi Muhli (chitarra)
Per la serie "meglio che non fossero mai nati", ecco giungere al debutto i finlandesi Sinamore, che con il loro "A New Day" ci propongono il più piatto, derivativo e scontato love metal in stile Him e soprattutto Sentenced, dai quali copiano spudoratamente il sound e le melodie risultando a tratti (quasi sempre...) imbarazzanti all'inverosimile.
Non c'è assolutamente nulla di salvabile in quest'album le cui coordinate sono facilissime da tracciare; produzione cristallina, suoni freddi e sempre romantici,inserti di tastiera a volontà e ritornelli sempre melodici, seguiti sempre dalle classiche chitarre "a zanzara" e soprattutto una capacità di spaccare le palle al malcapitato ascoltatore di turno comune a pochissimi.
Album particamente inutile, derivativo, spompato all'inverosimile e soprattutto "ruffiano" in tutto e per tutto, al punto che sarà sicuramente incensato dalle patinate riviste del settore e dai soliti web-magazine pronti a lodare le gesta dei soliti scimmiottatori di turno.
Difficile anche citare i brani singolarmente, tanto sono incredibilmente uguali e piatti, ma brani come l' opener "Follow Into the Cry", "Sleeping Away" o "My Rain" daranno alla band sicuramente un grosso seguito, fatto di sedicenni ultra-arrapate ed i classici sfigatelli di turno che penseranno di trovarsi di fronte al capolavoro dell'anno.
Incredibile poi, come nel finale i finlandesi cerchino di prendere per il culo l'ascoltatore, inserendo una parte in growl (ma parlo di 5-6 secondi) in "Drama for Two" ed inserti di violino in "The Art of Regret", quasi a voler zittire chi è alla ricerca di un minimo di originalità.
Purtroppo però questi Sinamore faranno strada e soprattutto soldi, mentre io me ne starò ancora seduto davanti al mio computer a cercare di distogliere la massa da lavori come questo, da evitare come la peste.
In definitiva chi ama all'infinito i Sentenced da "Crimson" in poi potrà trovare interessante questo "A New Day", chi no invece, stia assolutamente lontano da questo album, ne risparmierà in soldi e salute.
(Full-lenght, Napalm Records, Gennaio 2006)
Voto: 4/10
Genere: Gothic Metal
Line-up: Jarno Uski (basso), Miika Hostikka (batteria), Mikko Heikkila (chitarra, voce), Tommi Muhli (chitarra)
Per la serie "meglio che non fossero mai nati", ecco giungere al debutto i finlandesi Sinamore, che con il loro "A New Day" ci propongono il più piatto, derivativo e scontato love metal in stile Him e soprattutto Sentenced, dai quali copiano spudoratamente il sound e le melodie risultando a tratti (quasi sempre...) imbarazzanti all'inverosimile.
Non c'è assolutamente nulla di salvabile in quest'album le cui coordinate sono facilissime da tracciare; produzione cristallina, suoni freddi e sempre romantici,inserti di tastiera a volontà e ritornelli sempre melodici, seguiti sempre dalle classiche chitarre "a zanzara" e soprattutto una capacità di spaccare le palle al malcapitato ascoltatore di turno comune a pochissimi.
Album particamente inutile, derivativo, spompato all'inverosimile e soprattutto "ruffiano" in tutto e per tutto, al punto che sarà sicuramente incensato dalle patinate riviste del settore e dai soliti web-magazine pronti a lodare le gesta dei soliti scimmiottatori di turno.
Difficile anche citare i brani singolarmente, tanto sono incredibilmente uguali e piatti, ma brani come l' opener "Follow Into the Cry", "Sleeping Away" o "My Rain" daranno alla band sicuramente un grosso seguito, fatto di sedicenni ultra-arrapate ed i classici sfigatelli di turno che penseranno di trovarsi di fronte al capolavoro dell'anno.
Incredibile poi, come nel finale i finlandesi cerchino di prendere per il culo l'ascoltatore, inserendo una parte in growl (ma parlo di 5-6 secondi) in "Drama for Two" ed inserti di violino in "The Art of Regret", quasi a voler zittire chi è alla ricerca di un minimo di originalità.
Purtroppo però questi Sinamore faranno strada e soprattutto soldi, mentre io me ne starò ancora seduto davanti al mio computer a cercare di distogliere la massa da lavori come questo, da evitare come la peste.
In definitiva chi ama all'infinito i Sentenced da "Crimson" in poi potrà trovare interessante questo "A New Day", chi no invece, stia assolutamente lontano da questo album, ne risparmierà in soldi e salute.
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