SOULFLY - "Omen"
(Full-lenght, Roadrunner Records, Maggio 2010)
Voto: 7/10
Genere: Groove/Thrash
Line-up: Max Cavalera (voce, chitarra, sitar), Marc Rizzo (chitarra), Joe Nunez (batteria), Bobby Burns (basso)
Detto e fatto, e Max Cavalera di certo non è uno che tradisce le attese; "Omen sarà l’album più violento della carriera della band" aveva lasciato trapelare qualche mese fa il front-man brasiliano, ed inserendo nel lettore l’album in questione non posso che confermare le indiscrezioni.
Alla faccia di chi ancora crede ad una reunion dei vecchi Sepultura che furono, Cavalera spara in faccia all’ascoltatore undici brani diretti, veraci, ormai scevri di quelle influenze etniche da sempre portate avanti con un certo orgoglio da Max dai tempi dell’immenso "Roots", poi ripreso nei Soulfly con "Primitive".
Certo, le prime avvisaglie si erano già notate con gli ultimi lavori, in special modo col predecessore "Dark Ages", ma l’album in questione non fa che estremizzare queste influenze spostando decisamente il sound della band verso classiche sonorità thrash/death che vanno a braccetto con un attitudine sfrontatamente hardcore che tuttavia sembra attenuarsi dopo la prima manciata di brani per lasciar spazio ad un sound per certi versi più "groove" ma sempre dall’impatto devastante.
Al tutto aggiungiamo le tematiche, che ora vertono verso territori da sempre sconosciuti alla band e basti citare "Jeffrey Dahmer" dedicata allo storico e spietato serial-killer americano, ed ecco servito il nuovo piatto firmato Soulfly.
Certo pare un pò eccessivo definire questo "Omen" come un ‘Reign in Blood che incontra i Minor Threath’ come fatto da Cavalera stesso, ma è indubbio come questo lavoro apra decisamente nuove strade ad una band che solo qualche anno fa navigava nell’anonimato più totale, brillando esclusivamente del proprio nome, e mentre ormai Max si gettava a capofitto nel suo progetto Cavalera Conspiracy insieme al fratello Igor.
Nulla di tutto questo, i Soulfly sono ancora vivi e bastano pochi secondi per accorgercene: basta infilare il cd nel lettore infatti e con "Bloodbath and Beyond" si parte immediatamente in quarta senza fronzoli di alcun tipo, per un brano che scorre via alla velocità della luce, un assalto hardcore in pieno stile che non lascia scampo seguito immediatamente dalla nervosissima "Rise of the Fallen" con sottolissimo sottofondo elettronico, in cui Cavalera e soci si avvalgono nientemeno che della collaborazione di Greg Puciato (The Dillinger Escape Plan), guest-star dell’album insieme a Tommy Victor dei Prong che invece presta la propria collaborazione in "Lethal Injection".
Il thrash tipicamente Slayer-style di "Great Depression" rappresenta un’altra lieta variazione di stile rispetto ad esempio ad altri brani più groovy quali "Kingdom" (nella quale si notano all’interno anche influenze vagamente swedish) o come in "Off with their Hands" guidata da un ritornello catchy ed un chitarrismo veloce e violento, per finire con il meraviglioso puro thrash/death/core della durissima "Mega-Doom" altro gioiellino non da poco all’interno di un lavoro che sembra non presentare alcun punto debole di sorta; ogni brano inserito fa la propria figura, senza necessità di inserire riempitivi del caso che sarebbero serviti solo ad abbassare l’intensità ed allungare la durata.
Nulla di tutto questo dunque, per fortuna, ma solo quaranta minuti di musica che per quanto ben poco abbia di originale, ci portano a conoscenza di un lato dei Soulfly da sempre soffocato in favore di quell’anima più tribale accantonata ultimamente da Cavalera solo con i suoi Conspiracy.
Una lieta sorpresa insomma, per un album che va ascoltato per quello che è, senza preconcetti di sorta e orientando l’orecchio alle mille sfaccettature del sound, tra potenza e moderno, un connubio che quando è ben impostato non può che portare a risultati positivi… e Cavalera questo lo sa, per il resto la classe non manca.
Track-list:
01. Bloodbath & Beyond
02. Rise of the Fallen
03. Great Depression
04. Lethal Injection
05. Kingdom
06. Jeffrey Dahmer
07. Off with Their Heads
08. Vulture Culture
09. Mega-Doom
10. Counter Sabotage
11. Soulfly VII
(Full-lenght, Roadrunner Records, Maggio 2010)
Voto: 7/10
Genere: Groove/Thrash
Line-up: Max Cavalera (voce, chitarra, sitar), Marc Rizzo (chitarra), Joe Nunez (batteria), Bobby Burns (basso)
Detto e fatto, e Max Cavalera di certo non è uno che tradisce le attese; "Omen sarà l’album più violento della carriera della band" aveva lasciato trapelare qualche mese fa il front-man brasiliano, ed inserendo nel lettore l’album in questione non posso che confermare le indiscrezioni.
Alla faccia di chi ancora crede ad una reunion dei vecchi Sepultura che furono, Cavalera spara in faccia all’ascoltatore undici brani diretti, veraci, ormai scevri di quelle influenze etniche da sempre portate avanti con un certo orgoglio da Max dai tempi dell’immenso "Roots", poi ripreso nei Soulfly con "Primitive".
Certo, le prime avvisaglie si erano già notate con gli ultimi lavori, in special modo col predecessore "Dark Ages", ma l’album in questione non fa che estremizzare queste influenze spostando decisamente il sound della band verso classiche sonorità thrash/death che vanno a braccetto con un attitudine sfrontatamente hardcore che tuttavia sembra attenuarsi dopo la prima manciata di brani per lasciar spazio ad un sound per certi versi più "groove" ma sempre dall’impatto devastante.
Al tutto aggiungiamo le tematiche, che ora vertono verso territori da sempre sconosciuti alla band e basti citare "Jeffrey Dahmer" dedicata allo storico e spietato serial-killer americano, ed ecco servito il nuovo piatto firmato Soulfly.
Certo pare un pò eccessivo definire questo "Omen" come un ‘Reign in Blood che incontra i Minor Threath’ come fatto da Cavalera stesso, ma è indubbio come questo lavoro apra decisamente nuove strade ad una band che solo qualche anno fa navigava nell’anonimato più totale, brillando esclusivamente del proprio nome, e mentre ormai Max si gettava a capofitto nel suo progetto Cavalera Conspiracy insieme al fratello Igor.
Nulla di tutto questo, i Soulfly sono ancora vivi e bastano pochi secondi per accorgercene: basta infilare il cd nel lettore infatti e con "Bloodbath and Beyond" si parte immediatamente in quarta senza fronzoli di alcun tipo, per un brano che scorre via alla velocità della luce, un assalto hardcore in pieno stile che non lascia scampo seguito immediatamente dalla nervosissima "Rise of the Fallen" con sottolissimo sottofondo elettronico, in cui Cavalera e soci si avvalgono nientemeno che della collaborazione di Greg Puciato (The Dillinger Escape Plan), guest-star dell’album insieme a Tommy Victor dei Prong che invece presta la propria collaborazione in "Lethal Injection".
Il thrash tipicamente Slayer-style di "Great Depression" rappresenta un’altra lieta variazione di stile rispetto ad esempio ad altri brani più groovy quali "Kingdom" (nella quale si notano all’interno anche influenze vagamente swedish) o come in "Off with their Hands" guidata da un ritornello catchy ed un chitarrismo veloce e violento, per finire con il meraviglioso puro thrash/death/core della durissima "Mega-Doom" altro gioiellino non da poco all’interno di un lavoro che sembra non presentare alcun punto debole di sorta; ogni brano inserito fa la propria figura, senza necessità di inserire riempitivi del caso che sarebbero serviti solo ad abbassare l’intensità ed allungare la durata.
Nulla di tutto questo dunque, per fortuna, ma solo quaranta minuti di musica che per quanto ben poco abbia di originale, ci portano a conoscenza di un lato dei Soulfly da sempre soffocato in favore di quell’anima più tribale accantonata ultimamente da Cavalera solo con i suoi Conspiracy.
Una lieta sorpresa insomma, per un album che va ascoltato per quello che è, senza preconcetti di sorta e orientando l’orecchio alle mille sfaccettature del sound, tra potenza e moderno, un connubio che quando è ben impostato non può che portare a risultati positivi… e Cavalera questo lo sa, per il resto la classe non manca.
Track-list:
01. Bloodbath & Beyond
02. Rise of the Fallen
03. Great Depression
04. Lethal Injection
05. Kingdom
06. Jeffrey Dahmer
07. Off with Their Heads
08. Vulture Culture
09. Mega-Doom
10. Counter Sabotage
11. Soulfly VII
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