ENTHRAL - "Spiteful Dirges"
(EP, Duplicate Records, Gennaio 2010)
Voto: 6/10
Genere: Black Metal
Line-up: Gunnhilf Bratset (chitarra, basso), Kjetil Hektoen (voce, batteria)
Giungono dalla Norvegia questi Enthral band, scusate l’ignoranza, finora sconosciuta al sottoscritto ma attiva ormai da 15 anni malgrado un’inattività dal punto di vista discografico piuttosto evidente risalendo a sette anni fa il loro ultimo full senza considerare che l’album in questione, composto da tre soli brani per un totale di 18 minuti di musica, altro non è che una ristampa di un precedente demo autoprodotto risalente all’ormai lontano 2006.
Malgrado tutto, la musica della band nordica si presenta in maniera piuttosto professionale, pur rimanendo in un ambito di sicuro poco originale come il black metal. Tanta atmosfera, un certo gusto sempre molto celato per la melodia, e sconfinamenti evidenti nell’ambito del death metal, caratterizza il flavour generale del lavoro che non si lascia mai andare in assalti frontali diretti ma sempre attento a bilanciare impatto e sostanza estrinsecandosi per la maggiore in mid-tempos che lasciano inalterata o meglio forse acuiscono la sensazione di "malvagità" che rende valida la proposta.
Si parte così dall’opener "Death to you All" forse la meno particolare del lotto, in cui sono le ritmiche lente a farla da padrone, fino a sconfinare in territori più tipicamente atmosferici con la successiva "Celebration of Agony" in cui al suo interno spunta anche una tastiera che conferisce quel sapore freddo tipico di certe sonorità.
A chiudere il lavoro i quattro minuti della title-track decisamente più canonica a livello di sound ma non per questo inferiore al resto del lavoro.
Certo che in fin dei conti dare un valore numerico a questo "Spiteful Dirges" non è particolarmente facile, vuoi per il fatto che esso risale ad ormai quattro anni orsono, vuoi in particolar modo per l’esigua durata generale e lo scarso numero di brani qui presente.
Vero che una "Celebration of Agony" mostra come la band ci sappia fare anche sulla lunga distanza con i suoi otto minuti di durata, vero anche che però sarebbe interessante vedere fin dove i nostri potrebbero arrivare a questi livelli.
Dunque il voto di cui sopra va preso così, se siete amanti delle sonorità descritte allora potete avvicinarvi tranquillamente a questo "Spiteful Dirges", per tutti gli altri sta a voi decidere… spendere dei soldi per diciotto minuti di musica vale rischiare?
Track-list:
01. Death to You All
02. Celebration of Agony
03. A Spiteful Dirge
(EP, Duplicate Records, Gennaio 2010)
Voto: 6/10
Genere: Black Metal
Line-up: Gunnhilf Bratset (chitarra, basso), Kjetil Hektoen (voce, batteria)
Giungono dalla Norvegia questi Enthral band, scusate l’ignoranza, finora sconosciuta al sottoscritto ma attiva ormai da 15 anni malgrado un’inattività dal punto di vista discografico piuttosto evidente risalendo a sette anni fa il loro ultimo full senza considerare che l’album in questione, composto da tre soli brani per un totale di 18 minuti di musica, altro non è che una ristampa di un precedente demo autoprodotto risalente all’ormai lontano 2006.
Malgrado tutto, la musica della band nordica si presenta in maniera piuttosto professionale, pur rimanendo in un ambito di sicuro poco originale come il black metal. Tanta atmosfera, un certo gusto sempre molto celato per la melodia, e sconfinamenti evidenti nell’ambito del death metal, caratterizza il flavour generale del lavoro che non si lascia mai andare in assalti frontali diretti ma sempre attento a bilanciare impatto e sostanza estrinsecandosi per la maggiore in mid-tempos che lasciano inalterata o meglio forse acuiscono la sensazione di "malvagità" che rende valida la proposta.
Si parte così dall’opener "Death to you All" forse la meno particolare del lotto, in cui sono le ritmiche lente a farla da padrone, fino a sconfinare in territori più tipicamente atmosferici con la successiva "Celebration of Agony" in cui al suo interno spunta anche una tastiera che conferisce quel sapore freddo tipico di certe sonorità.
A chiudere il lavoro i quattro minuti della title-track decisamente più canonica a livello di sound ma non per questo inferiore al resto del lavoro.
Certo che in fin dei conti dare un valore numerico a questo "Spiteful Dirges" non è particolarmente facile, vuoi per il fatto che esso risale ad ormai quattro anni orsono, vuoi in particolar modo per l’esigua durata generale e lo scarso numero di brani qui presente.
Vero che una "Celebration of Agony" mostra come la band ci sappia fare anche sulla lunga distanza con i suoi otto minuti di durata, vero anche che però sarebbe interessante vedere fin dove i nostri potrebbero arrivare a questi livelli.
Dunque il voto di cui sopra va preso così, se siete amanti delle sonorità descritte allora potete avvicinarvi tranquillamente a questo "Spiteful Dirges", per tutti gli altri sta a voi decidere… spendere dei soldi per diciotto minuti di musica vale rischiare?
Track-list:
01. Death to You All
02. Celebration of Agony
03. A Spiteful Dirge
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