VIOLATED - "Only Death Awaits"
(Full-lenght, Duplicate Records, Novembre 2009)
Voto: 6/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Hans Wik (basso, voce), Eirik Roksvag (batteria), Stig Hansen (chitarra), Dag Sveen (chitarra)
Arrivano dalla Norvegia questi Violated, giunti con questo "Only Death Awaits" al traguardo del primo full dopo cinque anni caratterizzati da due demo ed uno split insieme ai polacchi Destroyer che ha preceduto di pochi mesi l’uscita dell’album in questione.
Da un punto di vista musicale la band nordica si pone all’interno di quella scena di "revival" del classico thrash ottantiano, in specie di derivazione Bay Area, che ha portato negli ultimi anni alla ribalta acts del calibro di Municipal Waste e compagnia varia dai quali tuttavia questi Violated si distinguono in parte per i loro riferimenti meno marcati alla matrice più hardcore di Nuclear Assault S.O.D. e via dicendo.
In pratica se proprio vogliamo prendere un punto di riferimento in particolare per descrivere la proposta dei nostri, allora possiamo parlare di un ibrido, più o meno riuscito, capace di fondere al suo interno tanto chiare influenze Testament quanto altre di certo non innegabili, più accomunabili al sound europeo degli Artillery.
Il risultato? Un album tutto sommato accettabile, che senza grosse pretese e soprattutto senza particolari picchi compositivi si trascina avanti senza particolari sbadigli, sfruttando anche una durata complessiva esigua (28 minuti) che fa in modo che l’attenzione resti sempre comunque piuttosto desta.
Da un punto di vista compositivo, come avrete capito, i nostri si limitano dunque a svolgere il compitino e di certo non lo fanno male…
Otto le tracce complessive qui presenti, che si dipanano tra un chitarrismo violento e volutamente "retrò" ad altri momenti leggermente più moderni ma non per questo ascrivibili a generi diverso da quello che i Violated prediligono.
I brani purtroppo non mantengono sempre la stessa qualità, o meglio non sempre reggono il passo l’uno con l’altro.
Di certo quello che sembra balenare subito all’orecchio è che tutto sommato non ci sono capitoli negativi all’interno di questi ventotto minuti, considerazione che di certo fa il paio con quanto precedentemente detto riguardo ai picchi compositivi non certamente alti del lavoro.
Una pecca in realtà a mio parere c’è, ed è rappresentata dalle vocals del singer Hans Wikk, timbrica forse più adatta ad un roccioso power-thrash che ad una proposta simile in cui l’aggressività e la velocità dovrebbero essere maggiormente esaltate.
Ma tant’è che alla fine si tratta di un lavoro tutto sommato accettabile, che ricalca molto gli stilemi tipici del genere senza impegnarsi più di tanto alla ricerca di qualche soluzione quantomeno diversa. Certo che agli appassionati del genere nella sua piena essenza l’album non potrà che piacere.
Track-list:
01. Out of Focus
02. Lack of Empathy
03. What You Give Is What You Get
04. No Chance in Hell
05. Vengeance of Time
06. Human Illusion
07. Apokalupsis Eschaton
08. Only Death Awaits
(Full-lenght, Duplicate Records, Novembre 2009)
Voto: 6/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Hans Wik (basso, voce), Eirik Roksvag (batteria), Stig Hansen (chitarra), Dag Sveen (chitarra)
Arrivano dalla Norvegia questi Violated, giunti con questo "Only Death Awaits" al traguardo del primo full dopo cinque anni caratterizzati da due demo ed uno split insieme ai polacchi Destroyer che ha preceduto di pochi mesi l’uscita dell’album in questione.
Da un punto di vista musicale la band nordica si pone all’interno di quella scena di "revival" del classico thrash ottantiano, in specie di derivazione Bay Area, che ha portato negli ultimi anni alla ribalta acts del calibro di Municipal Waste e compagnia varia dai quali tuttavia questi Violated si distinguono in parte per i loro riferimenti meno marcati alla matrice più hardcore di Nuclear Assault S.O.D. e via dicendo.
In pratica se proprio vogliamo prendere un punto di riferimento in particolare per descrivere la proposta dei nostri, allora possiamo parlare di un ibrido, più o meno riuscito, capace di fondere al suo interno tanto chiare influenze Testament quanto altre di certo non innegabili, più accomunabili al sound europeo degli Artillery.
Il risultato? Un album tutto sommato accettabile, che senza grosse pretese e soprattutto senza particolari picchi compositivi si trascina avanti senza particolari sbadigli, sfruttando anche una durata complessiva esigua (28 minuti) che fa in modo che l’attenzione resti sempre comunque piuttosto desta.
Da un punto di vista compositivo, come avrete capito, i nostri si limitano dunque a svolgere il compitino e di certo non lo fanno male…
Otto le tracce complessive qui presenti, che si dipanano tra un chitarrismo violento e volutamente "retrò" ad altri momenti leggermente più moderni ma non per questo ascrivibili a generi diverso da quello che i Violated prediligono.
I brani purtroppo non mantengono sempre la stessa qualità, o meglio non sempre reggono il passo l’uno con l’altro.
Di certo quello che sembra balenare subito all’orecchio è che tutto sommato non ci sono capitoli negativi all’interno di questi ventotto minuti, considerazione che di certo fa il paio con quanto precedentemente detto riguardo ai picchi compositivi non certamente alti del lavoro.
Una pecca in realtà a mio parere c’è, ed è rappresentata dalle vocals del singer Hans Wikk, timbrica forse più adatta ad un roccioso power-thrash che ad una proposta simile in cui l’aggressività e la velocità dovrebbero essere maggiormente esaltate.
Ma tant’è che alla fine si tratta di un lavoro tutto sommato accettabile, che ricalca molto gli stilemi tipici del genere senza impegnarsi più di tanto alla ricerca di qualche soluzione quantomeno diversa. Certo che agli appassionati del genere nella sua piena essenza l’album non potrà che piacere.
Track-list:
01. Out of Focus
02. Lack of Empathy
03. What You Give Is What You Get
04. No Chance in Hell
05. Vengeance of Time
06. Human Illusion
07. Apokalupsis Eschaton
08. Only Death Awaits
Commenti
Posta un commento