LAMB OF GOD - "Wrath"
(Full-lenght, Epic Records, Febbraio 2009)
Voto: 8/10
Genere: Thrash/Groove
Line-up: Randy Blythe (voce), Mark Morton (chitarra), Willie Adler (chitarra), Chris Adler (batteria), John Campbell (basso)
I Lamb of God sono ormai la classica band in grado di non sbagliare un colpo.
Dal loro debutto forse ancora acerbo alle successive uscite tanta ne è passata di acqua sotto i ponti, in ogni caso seguendo una certa evoluzione che l’ha portata a forgiare il sound attuale che, per quanto di per sè semplice, rappresenta attualmente il punto di riferimento della scena thrash/post-thrash mondiale.
Wrath arriva a distanza di tre anni dal fortunatissimo predecessore e ci riconsegna una band al solito tirata a lucido che tira fuori l’ennesimo album entusiasmante… ma c’erano forse dubbi?
Rispetto al precedente il combo di Richmond introduce interessanti novità ed al tempo stesso cambia leggermente registro in quanto a sound generale; se da una parte infatti le vocals di Blythe presentano una maggiore variabilità spaziando dal solito particolare growling allo screaming, dall’altra i suoni tornano ad essere quelli più grezzi e ferali, per certi verso meno "leccati" rispetto a Sacrament malgrado l’attitudine più sfrontatamente southern sia ora ridotta ad una manciata di brani, Set to Fail e Dead Seeds su tutte.
Per il resto tutto quello che avete da sempre amato dei Lamb of God è qui presente nei poco più di quaranta minuti di durata del lavoro (una decina in più nella versione in digipack contenente due bonus tracks).
Il risultato pertanto è la solita entusiasmante miscela vincente di thrash metal moderno, potente e d’impatto, in cui il riffing devastante del duo Adler-Morton va di pari paso con la martellante sezione ritmica portata avanti dal drummer Chris Adler.
Pertanto l’album porta in dotazione una serie di brani destinati ad imperversare in ambito live grazie al loro groove ed alla loro indiscutibile potenza.
Gli americani snocciolano così una serie di songs che riescono singolarmente a distinguersi per il loro approccio: si parte dalla violentissima opener (preceduta dalla intro The Passing) In your Words, secondo brano più lungo dell’album dove ad una partenza velocissima e "trita-ossa" fa seguito una evidente ed articolata progressione che chiude con un’alienante inserto di synth finale che riporta per certi versi alla mente i Meshuggah.
A seguire arriva il singolo Set to Fail brano dall’aspetto marcatamente "southern" specie nel riffing iniziale, classico manifesto del sound della band che punta tutto sul groove… groove che appare amplificato all’ennesima potenza anche in Grace altro potenziale singolone. Ma quanti altri singoli "potenziali" sono presenti in questo Wrath!
Citandone altri troviamo la "panteriana" Dead Seeds, o ancora la più classicheggiante Choke Sermon altro brano potentissimo, che precede i sette minuti finali di Reclamation il brano più "riflessivo" ed articolato dell’intero lotto.
Un’ennesima dimostrazione di classe da parte di una band che ormai non stupisce più, tanto da rendere ogni singola uscita una vera e propria garanzia… ed in tempi di magra come questi scusate se è poco!!!
Track-list:
01. The Passing
02. In Your Words
03. Set to Fail
04. Contractor
05. Fake Messiah
06. Grace
07. Broken Hands
08. Dead Seeds
09. Everything to Nothing
10. Choke Sermon
11. Reclamation
(Full-lenght, Epic Records, Febbraio 2009)
Voto: 8/10
Genere: Thrash/Groove
Line-up: Randy Blythe (voce), Mark Morton (chitarra), Willie Adler (chitarra), Chris Adler (batteria), John Campbell (basso)
I Lamb of God sono ormai la classica band in grado di non sbagliare un colpo.
Dal loro debutto forse ancora acerbo alle successive uscite tanta ne è passata di acqua sotto i ponti, in ogni caso seguendo una certa evoluzione che l’ha portata a forgiare il sound attuale che, per quanto di per sè semplice, rappresenta attualmente il punto di riferimento della scena thrash/post-thrash mondiale.
Wrath arriva a distanza di tre anni dal fortunatissimo predecessore e ci riconsegna una band al solito tirata a lucido che tira fuori l’ennesimo album entusiasmante… ma c’erano forse dubbi?
Rispetto al precedente il combo di Richmond introduce interessanti novità ed al tempo stesso cambia leggermente registro in quanto a sound generale; se da una parte infatti le vocals di Blythe presentano una maggiore variabilità spaziando dal solito particolare growling allo screaming, dall’altra i suoni tornano ad essere quelli più grezzi e ferali, per certi verso meno "leccati" rispetto a Sacrament malgrado l’attitudine più sfrontatamente southern sia ora ridotta ad una manciata di brani, Set to Fail e Dead Seeds su tutte.
Per il resto tutto quello che avete da sempre amato dei Lamb of God è qui presente nei poco più di quaranta minuti di durata del lavoro (una decina in più nella versione in digipack contenente due bonus tracks).
Il risultato pertanto è la solita entusiasmante miscela vincente di thrash metal moderno, potente e d’impatto, in cui il riffing devastante del duo Adler-Morton va di pari paso con la martellante sezione ritmica portata avanti dal drummer Chris Adler.
Pertanto l’album porta in dotazione una serie di brani destinati ad imperversare in ambito live grazie al loro groove ed alla loro indiscutibile potenza.
Gli americani snocciolano così una serie di songs che riescono singolarmente a distinguersi per il loro approccio: si parte dalla violentissima opener (preceduta dalla intro The Passing) In your Words, secondo brano più lungo dell’album dove ad una partenza velocissima e "trita-ossa" fa seguito una evidente ed articolata progressione che chiude con un’alienante inserto di synth finale che riporta per certi versi alla mente i Meshuggah.
A seguire arriva il singolo Set to Fail brano dall’aspetto marcatamente "southern" specie nel riffing iniziale, classico manifesto del sound della band che punta tutto sul groove… groove che appare amplificato all’ennesima potenza anche in Grace altro potenziale singolone. Ma quanti altri singoli "potenziali" sono presenti in questo Wrath!
Citandone altri troviamo la "panteriana" Dead Seeds, o ancora la più classicheggiante Choke Sermon altro brano potentissimo, che precede i sette minuti finali di Reclamation il brano più "riflessivo" ed articolato dell’intero lotto.
Un’ennesima dimostrazione di classe da parte di una band che ormai non stupisce più, tanto da rendere ogni singola uscita una vera e propria garanzia… ed in tempi di magra come questi scusate se è poco!!!
Track-list:
01. The Passing
02. In Your Words
03. Set to Fail
04. Contractor
05. Fake Messiah
06. Grace
07. Broken Hands
08. Dead Seeds
09. Everything to Nothing
10. Choke Sermon
11. Reclamation
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