METHODIC MASSACRE - "Methodic Massacre"
(Demo, Autoproduzione, 2010)
Voto: 6,5/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Eddi (batteria), Pickone (chitarra), Tatà (voce, basso)
"Il massacro metodico viene perpretato ai danni di animali e persone, contro le coscienze e il libero pensiero, contro la giustizia e l’informazione, contro il benessere individuale e il pianeta intero da parte del medesimo agente: l’uomo, responsabile unico di quelle orribili azioni che non sempre sono evidenti se non nelle loro più amare conseguenze".
E’ da questo concept che parte la musica della band aquilana nata dalle ceneri dei Panic Mode (già recensiti in passato dal sottoscritto), qui alle prese con il loro primo lavoro che arriva ad un anno esatto dal terribile terremoto che ha distrutto la loro città e sconvolto le vite dei suoi abitanti.
Il risultato è questo interessantissimo enhanced contenente quattro tracce in studio ed un interessantissimo videoclip della splendida "Black Coil Dominion" traccia d’apertura del lavoro, curato in maniera al solito professionale dalla Estremarte.
Come già mostrato con la precedente band i Methodic Massacre ci presentano un thrash metal veloce e d’impatto in grado di bilanciare tanto il classico sound tipicamente 80’s di acts quali Slayer, Metallica, Exodus e Testament, quanto influenze decisamente più moderniste e melodiche abbracciando tanto un certo flavour tipicamente swedish per alcune soluzioni, tanto movenze più groovy tipiche di Pantera e Lamb of God.
Il risultato è più che riuscito e il trio composto da Tatà, Eddi e PickOne si destreggia molto bene all’interno del genere presentando un poker di brani capaci di lasciare il segno e che solo in rarissime occasioni fanno cadere leggermente la tensione senza tuttavia inficiare in maniera decisiva la qualità generale che rimane pertanto alta.
Guidati da una sezione ritmica devastante con Eddi sugli scudi dietro le pelli, gli abruzzesi creano un muro sonoro non indifferente capace di variare i ritmi con grande semplicità tirando fuori passaggi davvero pregevoli in grado di rendere articolati i brani pur mantenendoli genuinamente istintivi.
La già citata "Black Coil Dominion" rappresenta probabilmente la miglior song del lotto; ritmiche serrate, riffing al vetriolo e vocals in grado di donare quel tantinello di "core" che non guasta mai; sono queste le prerogative principali di un brano che sa essere tanto duro e genuino quanto incredibilmente groovy, destinato a fare successo on stage.
Una dimostrazione di maturità compositiva che basterebbe da sola per descrivere in sintesi quanto la band di cartucce da sparare ne abbia in abbondanza.
Ed è proseguendo con l’ascolto che tutti i già citati elementi positivi vengono notevolmente confermati, mostrando anche come la band non abbia alcuna paura di esprimersi come confermato dalla successiva "Grigio il Baratro (Umana Natura)", in cui i nostri si cimentano anche con testi in madrelingua che rappresentano al meglio il concetto del "massacro metodico" vero e proprio concept-guida delle lyrics della band, che completa l’opera con la più selvaggia "Terror Forge" e la conclusiva "Killing Common Sense" che chiude in maniera più che degna i diciassette minuti di questo enhanced che mostra grossissime potenzialità che, si spera, potranno essere ancor di più amplificate in un contesto meno riduttivo a livello di minutaggio.
Track-list:
01. Black Coil Dominion
02. Grigio il Baratro (Umana Natura)
03. Terror Forge
04. This Killing Common Sense
(Demo, Autoproduzione, 2010)
Voto: 6,5/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Eddi (batteria), Pickone (chitarra), Tatà (voce, basso)
"Il massacro metodico viene perpretato ai danni di animali e persone, contro le coscienze e il libero pensiero, contro la giustizia e l’informazione, contro il benessere individuale e il pianeta intero da parte del medesimo agente: l’uomo, responsabile unico di quelle orribili azioni che non sempre sono evidenti se non nelle loro più amare conseguenze".
E’ da questo concept che parte la musica della band aquilana nata dalle ceneri dei Panic Mode (già recensiti in passato dal sottoscritto), qui alle prese con il loro primo lavoro che arriva ad un anno esatto dal terribile terremoto che ha distrutto la loro città e sconvolto le vite dei suoi abitanti.
Il risultato è questo interessantissimo enhanced contenente quattro tracce in studio ed un interessantissimo videoclip della splendida "Black Coil Dominion" traccia d’apertura del lavoro, curato in maniera al solito professionale dalla Estremarte.
Come già mostrato con la precedente band i Methodic Massacre ci presentano un thrash metal veloce e d’impatto in grado di bilanciare tanto il classico sound tipicamente 80’s di acts quali Slayer, Metallica, Exodus e Testament, quanto influenze decisamente più moderniste e melodiche abbracciando tanto un certo flavour tipicamente swedish per alcune soluzioni, tanto movenze più groovy tipiche di Pantera e Lamb of God.
Il risultato è più che riuscito e il trio composto da Tatà, Eddi e PickOne si destreggia molto bene all’interno del genere presentando un poker di brani capaci di lasciare il segno e che solo in rarissime occasioni fanno cadere leggermente la tensione senza tuttavia inficiare in maniera decisiva la qualità generale che rimane pertanto alta.
Guidati da una sezione ritmica devastante con Eddi sugli scudi dietro le pelli, gli abruzzesi creano un muro sonoro non indifferente capace di variare i ritmi con grande semplicità tirando fuori passaggi davvero pregevoli in grado di rendere articolati i brani pur mantenendoli genuinamente istintivi.
La già citata "Black Coil Dominion" rappresenta probabilmente la miglior song del lotto; ritmiche serrate, riffing al vetriolo e vocals in grado di donare quel tantinello di "core" che non guasta mai; sono queste le prerogative principali di un brano che sa essere tanto duro e genuino quanto incredibilmente groovy, destinato a fare successo on stage.
Una dimostrazione di maturità compositiva che basterebbe da sola per descrivere in sintesi quanto la band di cartucce da sparare ne abbia in abbondanza.
Ed è proseguendo con l’ascolto che tutti i già citati elementi positivi vengono notevolmente confermati, mostrando anche come la band non abbia alcuna paura di esprimersi come confermato dalla successiva "Grigio il Baratro (Umana Natura)", in cui i nostri si cimentano anche con testi in madrelingua che rappresentano al meglio il concetto del "massacro metodico" vero e proprio concept-guida delle lyrics della band, che completa l’opera con la più selvaggia "Terror Forge" e la conclusiva "Killing Common Sense" che chiude in maniera più che degna i diciassette minuti di questo enhanced che mostra grossissime potenzialità che, si spera, potranno essere ancor di più amplificate in un contesto meno riduttivo a livello di minutaggio.
Track-list:
01. Black Coil Dominion
02. Grigio il Baratro (Umana Natura)
03. Terror Forge
04. This Killing Common Sense
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