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FUELBLOODED - "Off the Face of the Earth"

FUELBLOODED  - "Off the Face of the Earth"
(Full-lenght, Deka Records, Ottobre 2009)

Voto: 6/10

Genere: Metalcore

Line-up: Michel Steenbekkers (basso), Michiel Rutten (chitarra), Danny Tunker (chitarra), Norbert Moen (batteria), Peter Brinkman (voce)

Secondo full lenght per gli olandesi Fuelblooded all’esordio con la My Kingdom tre anni dopo il debut uscito sotto Copro Records.

"Off the Face of the Earth" ci presenta 48 minuti di metalcore piuttosto classico, che mischia al suo interno influenze che vanno tanto dallo swedish quanto da un concetto di heavy metal più canonico in particolar modo nelle parti pulite in cui in molti frangenti arrivano chiari echi e riferimenti power-thrash.
Senza stare ad andare troppo sulle lunghe dunque, stiamo parlando di un lavoro che ha ben poco a spartire con l’originalità e che presenta l’unico merito nel cercare in qualche modo di creare brani tra loro diversi e capaci in un certo modo anche di crearsi una propria nicchia, per quanto possibile, all’interno di un genere estremamente inflazionato.
Per quanto i nostri si impegnino a risultare più personali possibili, purtroppo l’obiettivo non è raggiunto, o sarebbe meglio dire non raggiunto pienamente.
Innanzitutto manca l’aggressività, con i brani che alla fine tendono a risultare troppo artificiali, ed in cui gli spunti e i cambi di ritmo sembrano più dettati dall’impellenza di variare qualcosa all’interno del singolo brano piuttosto che derivare dalla costruzione della canzone stessa.
Così sembra quasi di capire all’ascolto dei primi secondi di una singola song, come si andrà a sviluppare. E questa è una pecca non da poco, perchè non basta certo differenziarsi a livello di sound generale dalle bands più blasonate per essere personali.
C’è bisogno di quel tocco particolare, di quegli spunti, di quella giusta "follia" per poter davvero riuscire a dire qualcosa.
Da un punto di vista formale, i Fuelblooded non avrebbero dunque quasi nulla da invidiare a tante altre bands; la produzione è moderna e pulita, le chitarre fanno la loro parte sia quando si naviga in territori più "svedesi" sia quando invece si sconfina in territori più pesanti e rocciosi. Ma è solo questo che si chiede ad un lavoro simile? Assolutamente no… e se a ciò aggiungiamo anche le vocals non proprio impeccabili del singer Peter Brinkman, più a suo agio nel growling che nel cantato pulito forse troppo melodico, viene da sè come manchi decisamente qualcosa a questo "Off the Face of the Earth" per essere considerato pienamente sufficiente.
Nulla di nuovo e nulla di particolarmente interessante insomma, per un lavoro cui posso consigliare l’ascolto solo ai fanatici di certe sonorità.

Track-list:

01. The End Starts Here
02. Discounted Dormancy
03. When Passion Dies
04. Recipe for Demise
05. The Cult of Ego
06. Off the Face of the Earth
07. The Wrath of A'ath
08. Pandemic Persecution
09. Demonized

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