FACEBREAKER - "Infected"
(Full-lenght, Cyclone Empire, Ottobre 2010)
Voto: 7/10
Genere: Death Metal
Line-up: Jonas Magnusson (basso), Mikael Wassholm (batteria), Janne Ivarsson (chitarra), Mika Lagrén (voce, chitarra), Robert Karlsson (voce)
Terzo album in studio per gli svedesi Facebreaker creatura del front-man e vocalist Roberth Karlsson già ugola di quella storica e spettacolare band chiamata Edge of Sanity.
Forti di una copertina che fa molto Pestilence, gli svedesi si cimentano così come in passato con un death metal corposo, roccioso e per certi versi molto "old-school" come i Bolt Thrower hanno insegnato. La particolarità del combo scandinavo è rappresentata da una predilezione per i mid-tempos rocciosi e dal forte impatto sonoro, limitando a pochi capitoli le classiche sfuriate del genere.
Il risultato è decisamente interessante ed Infected è un album molto valido che si lascia ascoltare con tranquillità e pur non facendo gridare al miracolo riesce alla fine abbondantemente a lasciare il segno attraverso undici brani tutti piuttosto riusciti.
E se Creeping Flesh e Cannibalistic aprono in maniera più che degna il lavoro (specialmente la seconda) poco importa se con la violenta sfuriata dei due minuti di Torn of Shreds la qualità cala un tantinello.
Eh sì, perchè per quanto validi nei brani più "ragionati" i Facebreaker perdono qualcosa quando accelerano specie in termini di costruzione del brano che pecca sempre un tantinello di originalità e di "trovate". Se infatti da un punto di vista tecnico nulla si può eccepire a musicisti di un certo calibro quali sono, le idee in questi frangenti latitano e non sarà un caso se questo succede anche con la veloce Waiting for the Pain.
A piccoli gioiellini come la title-track si aggiungono poi nel finale altri capitoli degnissimi di menzione.
La potenza di Into the Pit ma soprattutto la capacità di sviluppare quasi un "refrain" vincente in Bloodthirst potenziale singolone (se così lo possiamo definire) di ogni buon album death che si rispetti.
Infected è insomma un lavoro che malgrado qualche piccolissimo calo di concentrazione ci presenta una band tirata a lucido, in grado di portare alta la bandiera di un movimento death, quello scandinavo, ancora vivo e vegeto…e del resto basti leggere Edge of Sanity tra i credits del lavoro per consigliarne l’acquisto.
Track-list:
01. Creeping Flesh
02. Cannibalistic
03. Torn to Shreds
04. Epidemic
05. Bloodshed
06. Manking Under Siege
07. Waiting for the Pain
08. Into the Pit
09. Bloodthirst
10. Reanimating the Dead
11. Infected
(Full-lenght, Cyclone Empire, Ottobre 2010)
Voto: 7/10
Genere: Death Metal
Line-up: Jonas Magnusson (basso), Mikael Wassholm (batteria), Janne Ivarsson (chitarra), Mika Lagrén (voce, chitarra), Robert Karlsson (voce)
Terzo album in studio per gli svedesi Facebreaker creatura del front-man e vocalist Roberth Karlsson già ugola di quella storica e spettacolare band chiamata Edge of Sanity.
Forti di una copertina che fa molto Pestilence, gli svedesi si cimentano così come in passato con un death metal corposo, roccioso e per certi versi molto "old-school" come i Bolt Thrower hanno insegnato. La particolarità del combo scandinavo è rappresentata da una predilezione per i mid-tempos rocciosi e dal forte impatto sonoro, limitando a pochi capitoli le classiche sfuriate del genere.
Il risultato è decisamente interessante ed Infected è un album molto valido che si lascia ascoltare con tranquillità e pur non facendo gridare al miracolo riesce alla fine abbondantemente a lasciare il segno attraverso undici brani tutti piuttosto riusciti.
E se Creeping Flesh e Cannibalistic aprono in maniera più che degna il lavoro (specialmente la seconda) poco importa se con la violenta sfuriata dei due minuti di Torn of Shreds la qualità cala un tantinello.
Eh sì, perchè per quanto validi nei brani più "ragionati" i Facebreaker perdono qualcosa quando accelerano specie in termini di costruzione del brano che pecca sempre un tantinello di originalità e di "trovate". Se infatti da un punto di vista tecnico nulla si può eccepire a musicisti di un certo calibro quali sono, le idee in questi frangenti latitano e non sarà un caso se questo succede anche con la veloce Waiting for the Pain.
A piccoli gioiellini come la title-track si aggiungono poi nel finale altri capitoli degnissimi di menzione.
La potenza di Into the Pit ma soprattutto la capacità di sviluppare quasi un "refrain" vincente in Bloodthirst potenziale singolone (se così lo possiamo definire) di ogni buon album death che si rispetti.
Infected è insomma un lavoro che malgrado qualche piccolissimo calo di concentrazione ci presenta una band tirata a lucido, in grado di portare alta la bandiera di un movimento death, quello scandinavo, ancora vivo e vegeto…e del resto basti leggere Edge of Sanity tra i credits del lavoro per consigliarne l’acquisto.
Track-list:
01. Creeping Flesh
02. Cannibalistic
03. Torn to Shreds
04. Epidemic
05. Bloodshed
06. Manking Under Siege
07. Waiting for the Pain
08. Into the Pit
09. Bloodthirst
10. Reanimating the Dead
11. Infected
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