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DOWN - "Diary of a Mad Band"

DOWN - "Diary of a Mad Band"
(Live, Roadrunner Records, Ottobre 2010)

Voto: 7/10

Genere: Southern/Sludge

Line-up: Phil Anselmo (voce), Pepper Keenan (chitarra), Kirk Windstein (chitarra), Rex Brown (basso), Jimmy Bower (batteria)


Parafrasando uno degli album più celebri della storia del metal tutto, tocca anche ai Down cimentarsi nel primo album live della carriera ormai quasi ventennale.

Il lavoro in questione, uscito anche in versione DVD come sembra ormai essere abitudine consolidata di ogni live album, è estratto da un’esibizione della band di Anselmo registrata nel 2006 e rappresenta una sorta di "best of" dei classici (a dire il vero, pochini) del combo, tenendo così fuori dalla track-list le produzioni più recenti, a mio parere tralaltro sottotono rispetto al "must" N.O.L.A. pubblicato ormai quindici anni orsono.
Oltre un’ora e mezza di musica che in ambito live non perde di una virgola l’approccio "sporco" e tremendamente "southern" dell’originale, riletto in una chiave ancora più rock ‘n’ roll-oriented con il mitico Anselmo ad interagire a più riprese con il pubblico senza scordare il buon vecchio ex collega Dimebag Darrell ricordato con la splendida Lifer posta in apertura subito dopo l’altra "hit" Losing All brano introduttivo.
Parlavamo del sound sporco, che benchè qui riprodotto in maniera pressochè fedele agli originali senza andare troppo per le lunghe (ad eccezione degli undici minuti dell’inno Bury me in Smoke posto in chiusura), non fa troppo caso alle sottigliezze e presenta un approccio diretto e tremendamente on the road… non c’è spazio per ritocchi in studio pertanto, non c’è spazio per momenti di chitarrismo o sperimentazione sfrenata, ma solo tanto tantissimo sudore e la voglia di un singer, Phil Anselmo che malgrado i soliti e ben noti problemi continua a dimostrare una dedizione ed una capacità di tenere il palco per nulla scalfita rispetto al passato.
Ed è tutto questo che ogni buon fan che si rispetti deve e vuole sentire da un album di questo tipo, un lavoro uscito un pò in sordina che certamente non sarà il live del secolo ed al tempo stesso potrà dire ben poco a tutti i "non-fans" del combo statunitense, ma che non può passare inosservato in un giudizio di merito decisamente positivo e che ci mette in mostra un act che continua a portare alta la bandiera del proprio orgoglio tenacemente "southern" facendosi perdonare per le scarne uscite nel corso degli anni ed al tempo stesso alleviando l’attesa in vista di un prossimo lavoro in studio che manca ormai da tre anni.
Insomma, un ascolto consigliato per tutti: per i fans si tratta senza ombra di dubbio di un ulteriore step nella carriera della band, per i "curiosi" e per chi più semplicemente vuole avvicinarsi per la prima volta alla musica della band, una panoramica esaustiva su quanto prodotto in passato.

 Track-list:

01. Losing All
02. Lifer
03. Lysergic Funeral Procession
04. Rehab
05. Temptation's Wings
06. Ghosts Along the Mississippi
07. Learn from This Mistake
08. Hail the Leaf
09. New Orleans Is a Dying Whore
10. Lies, I Don't Know What They Say But...
11. Underneath Everything
12. The Seed
13. Eyes of the South
14. Jail
15. Stone the Crow
16. Bury Me in Smoke

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