SWASHBUCKLE - "Crime Always Pays..."
(Full-lenght, Nuclear Blast, Settembre 2010)
Voto: 4/10
Genere: Thrash/Death
Line-up: Admiral Nobeard (basso, voce), Commodore RedRum (chitarre), Bootsmann Collins (batteria)
Che senso abbiano questi Swashbuckle me lo sono sempre chiesto…se al tutto aggiungiamo che oggi riscuotono anche un certo successo, di critica e non solo, la questione diventa ancora più assurda!
Crime Always Pays… è ormai il terzo parto della band del New Jersey, e se già inpassato i lavori di certo non si erano particolarmente distinti in quanto ad idee e songwriting, il lavoro in questione se vogliamo fa un ulteriore passo indietro rispetto al passato.
Questo perchè? Perchè non c’è un brano (e dico uno…) che riesca a rimanere nella testa dell’ascoltatore, non c’è un passaggio che non sia piatto e già sentito con i precedenti lavori, non c’è neppure un attimo in cui ti fermi e dici: "Però, dai…"; assolutissimante nulla di tutto questo!!!
Basta dunque forse cavalcare l’onda di un "concept" piratesco per attirare a sè tanti fans? Non credo dai, specie in un contesto musicale piuttosto distante da quelle che furono produzioni ben più "goliardiche", Running Wild su tutte.
Ora direte, si sta dilungando, sta descrivendo tutto tranne che l’album ecc ecc… eppure attenzione perchè basterebbero queste parole per descrivere l’album in questione che rappresenta a mio parere uno dei più grossi interrogativi degli ultimi anni, con riferimento alla band sia chiaro.
Nel dettaglio stiamo parlando di un lavoro, prolisso, scontato, e qualitativamente infimo, in cui le atmosfere piratesche si dipanano tra sedici brani spezzati da qualche intermezzo strumentale, utile solo a gonfiare gli attributi del povero ascoltatore di turno, che si ripetono pedissequamente e senza soluzione di continuità.
Volete una sintesi dell’album: ascoltate l’intro Slowly Wept the Sea e la successiva We are the Storm…fatto? Bene avete ascoltato per intero Crime Always Pays… ed il concetto è chiaro: intermezzo, e poi via con brani in cui gli statunitensi credono sia sufficiente inserire nel mezzo un riff di chitarra veloce e melodico e spararci sopra un ritornello "catchy" ed immediato…bene…stiamo parlando di un disco viking assolutamente no, ma di un disco thrash…e cosa volete sentire da un disco thrash? Per caso qualche riff sparato qua e la senza senso, tanta melodia di fondo, e storie idiote ed improponibili su pirati? Assolutamente no!!! e mi arrogo il diritto di rispondere per tutti voi senza possibilità di contraddittorio…
Insomma, gli Swashbuckle non fanno che essere la classica "new-sensation" made in Nuclear Blast, ovvero il solito gruppetto lanciato nel calderone e iper-pompato da un etichetta che pare continuare sempre più a perdere la bussola.
Ma se va bene a voi…buona Nuclear Blast a tutti! come direbbe uno dei personaggi più odiosi della televisione spazzatura italiana.
Lasciate perdere gli Swashbuckle…uomo avvisato… (come dico io, che forse sarò anche uno dei più odiosi di headbang…ma quantomeno a differenza del contesto dell’altro…c’è qualità, eheheheh).
Track-list:
01. Slowly Wept the Sea
02. We Are the Storm
03. This Round's on YOU!
04. Powder Keg
05. Where Victory Is Penned
06. Of Hooks & Hornswogglers
07. A Time of Wooden Ships & Iron Man
08. Crime Always Pays
09. Raw Doggin' at the Raw Bar
10. The Gallow's Pole Dancer
11. Legacy's Allure
12. At the Bottom of a Glass
13. To Steal a Life
14. You Bring the Cannon, We'll Bring the Balls
15. Surf-n-Turf (For Piritical Girth)
16. Rope's End
(Full-lenght, Nuclear Blast, Settembre 2010)
Voto: 4/10
Genere: Thrash/Death
Line-up: Admiral Nobeard (basso, voce), Commodore RedRum (chitarre), Bootsmann Collins (batteria)
Che senso abbiano questi Swashbuckle me lo sono sempre chiesto…se al tutto aggiungiamo che oggi riscuotono anche un certo successo, di critica e non solo, la questione diventa ancora più assurda!
Crime Always Pays… è ormai il terzo parto della band del New Jersey, e se già inpassato i lavori di certo non si erano particolarmente distinti in quanto ad idee e songwriting, il lavoro in questione se vogliamo fa un ulteriore passo indietro rispetto al passato.
Questo perchè? Perchè non c’è un brano (e dico uno…) che riesca a rimanere nella testa dell’ascoltatore, non c’è un passaggio che non sia piatto e già sentito con i precedenti lavori, non c’è neppure un attimo in cui ti fermi e dici: "Però, dai…"; assolutissimante nulla di tutto questo!!!
Basta dunque forse cavalcare l’onda di un "concept" piratesco per attirare a sè tanti fans? Non credo dai, specie in un contesto musicale piuttosto distante da quelle che furono produzioni ben più "goliardiche", Running Wild su tutte.
Ora direte, si sta dilungando, sta descrivendo tutto tranne che l’album ecc ecc… eppure attenzione perchè basterebbero queste parole per descrivere l’album in questione che rappresenta a mio parere uno dei più grossi interrogativi degli ultimi anni, con riferimento alla band sia chiaro.
Nel dettaglio stiamo parlando di un lavoro, prolisso, scontato, e qualitativamente infimo, in cui le atmosfere piratesche si dipanano tra sedici brani spezzati da qualche intermezzo strumentale, utile solo a gonfiare gli attributi del povero ascoltatore di turno, che si ripetono pedissequamente e senza soluzione di continuità.
Volete una sintesi dell’album: ascoltate l’intro Slowly Wept the Sea e la successiva We are the Storm…fatto? Bene avete ascoltato per intero Crime Always Pays… ed il concetto è chiaro: intermezzo, e poi via con brani in cui gli statunitensi credono sia sufficiente inserire nel mezzo un riff di chitarra veloce e melodico e spararci sopra un ritornello "catchy" ed immediato…bene…stiamo parlando di un disco viking assolutamente no, ma di un disco thrash…e cosa volete sentire da un disco thrash? Per caso qualche riff sparato qua e la senza senso, tanta melodia di fondo, e storie idiote ed improponibili su pirati? Assolutamente no!!! e mi arrogo il diritto di rispondere per tutti voi senza possibilità di contraddittorio…
Insomma, gli Swashbuckle non fanno che essere la classica "new-sensation" made in Nuclear Blast, ovvero il solito gruppetto lanciato nel calderone e iper-pompato da un etichetta che pare continuare sempre più a perdere la bussola.
Ma se va bene a voi…buona Nuclear Blast a tutti! come direbbe uno dei personaggi più odiosi della televisione spazzatura italiana.
Lasciate perdere gli Swashbuckle…uomo avvisato… (come dico io, che forse sarò anche uno dei più odiosi di headbang…ma quantomeno a differenza del contesto dell’altro…c’è qualità, eheheheh).
Track-list:
01. Slowly Wept the Sea
02. We Are the Storm
03. This Round's on YOU!
04. Powder Keg
05. Where Victory Is Penned
06. Of Hooks & Hornswogglers
07. A Time of Wooden Ships & Iron Man
08. Crime Always Pays
09. Raw Doggin' at the Raw Bar
10. The Gallow's Pole Dancer
11. Legacy's Allure
12. At the Bottom of a Glass
13. To Steal a Life
14. You Bring the Cannon, We'll Bring the Balls
15. Surf-n-Turf (For Piritical Girth)
16. Rope's End
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