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CAVALERA CONSPIRACY - "Inflikted"

CAVALERA CONSPIRACY - "Inflikted"
(Full-lenght, Roadrunner Records, Marzo 2008)

Voto: 6,5/10

Genere: Groove Metal

Line-up: Max Cavalera (voce, chitarra), Igor Cavalera (batteria), Joe Duplantier (basso, chitarra), Marc Rizzo (chitarra)


Sinceramente ascoltando questo "Inflikted" e ripensando a come, parte della critica, l’aveva definito come un album molto vicino alle sonorità dei Sepultura periodo "Arise"/"Chaos A.D." mi è scappato decisamente da ridere…
Mi è scappato da ridere a capire come le etichette sono in grado di ingenerare spesso nelle menti di molti false aspettative che poi alla fine altro non fanno che tramutarsi in veri e propri compromessi e magari quasi nella paura di valutare un lavoro per quello che è. E del resto tante volte non è neanche facile approcciarsi a certi giudizi, specie quando i protagonisti sono due icone del metal del calibro di Max ed Igor Cavalera veri e propri "separati in casa", fratelli tornati finalmente a suonare insieme dopo aver plasmato i tanto famosi Sepultura band che da sempre ho adorato e che dopo l’abbandono di Max ho considerato sempre finiti.
Malgrado tutto ciò non mi aspettavo chissà che cosa dall’album di debutto dei Cavalera Conspiracy… Avrebbe senso, mi son detto, riproporre quello che anni fa i due fecero con i Sepultura quando questi sono (seppure con line-up tutta nuova e con qualità musicale decisamente sotto la media) ancora attivi?
Parliamoci chiaro, "Inflikted" è un album di thrash metal moderno dalle chiare reminiscenze hardcore da sempre background musicale di fondamentale importanza nella formazione musicale dei fratelli Cavalera. Ripeto però, thrash metal "moderno", ovvero caratterizzato dal giusto bilanciamento tra rabbia e melodie, tra chitarre taglienti e capacità di creare passaggi dal forte sapore catchy. Risultato? Un album come tanti, che sa farsi ascoltare senza troppi sbadigli ma ben lontano da quel capolavoro o comunque da quel ritorno alle sonorità di Sepultur-iana memoria propugnato da gran parte della carta stampata del settore. Se qualcuno non crede alle mie parole si dia allora un’ascoltata a brani come "Inflikted" che apre l’album o ancora a "Nevertrust" entrambi capitoli in cui ci avviciniamo tantissimo ad un concetto quasi affine al nu-metal. Non che ciò sia necessariamente un male certo, è solo che ovviamente ci si aspettava qualcosina in più per quello che hanno rappresentato e rappresentano tuttora i fratelli Cavalera.
Non mancano anche buoni spunti come in "Ultra-Violent" o "Bloodbrawl" e più in generale non ci sono brani che sfigurano, quello che non convince in assoluto è però quella sterzata positiva verso una dimensione magari più consona a musicisti del calibro di Max e Igor (senza dimenticare Joe Duplianter bassista di quella gran bella realtà chiamata Gojira). In definitiva stiamo parlando di un album discreto, fatto da ottimi musicisti ma forse con le idee non ancora ben chiare sulla strada da percorrere. Una sorta di prima mossa estremamente attenta a non scimmiottare quanto già proposto in passato ed al tempo stesso non risultare copia dei Soulfly.

Track-list:

01. Inflikted
02. Sanctuary
03. Terrorize
04. Black Ark
05. Ultra-Violent
06. Hex
07. The Doom of All Fires
08. Bloodbrawl
09. Nevertrust
10. Hearts of Darkness
11. Must Kill

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