THEATRES DES VAMPIRES - "Anima Noir"
(Full-lenght, Aural Music, Maggio 2008)
Voto: 5/10
Genere: Gothic Metal
Line-up: Sonya Scarlet (voce), Stephan Benfante (chitarra), Fabian Varesi (tastiere, elettronica), Zimon Lijoi (basso), Gabriel Valerio (batteria)
I Theatres des Vampires sono la classica band capace di fare sempre salti all’indietro album dopo album. Indubbio infatti come la qualità dei finora otto full-lenght pubblicati dalla band capitolina siano stati caratterizzati da una certa involuzione a livello tanto di songwriting quanto soprattutto di genere.
Non che siano stati dei geni agli esordi, anzi, ma il loro gothic/black alla Cradle Of Filth maniera riusciva comunque a farsi ascoltare e tante volte a far battere il piedino specie per il buon gusto tipicamente darkwave che i nostri sapevano imprimere alla musica. Meno mi convinse a suo tempo la sterzata gothic di "Nightbreed of Macabria" seguita a ruota da quel "Pleasure and Pain" (targato 2005) che impresse ancor più notevolmente il carattere goticheggiante al sound della band romana.
Ed ecco dunque, a tre anni di distanza, il successore "Anima Noir" album che per il sottoscritto rappresenta l’ ennesima conferma di come i Theatres des Vampires stiano sempre più decadendo e di come, pompati come al solito dalla critica e di come malgrado il reale valore della proposta il nome dei vampiri giri con un certo successo sul mercato europeo. L’album in questione in pratica altro non è che una sorta di "copia" alla formula vincente degli ultimi Lacuna Coil. Gothic metal con forti inflessioni alternative-elettroniche che sembrano proprio uscire in alcuni frangenti dalla penna di Cristina Scabbia e soci. Elementi "alternative" che hanno finito per cancellare in tutto e per tutto proprio quella che era la migliore caratteristica dei TTV, ovvero quell’amore verso sonorità ottantiane che solo la cover di "Rain" (pezzo storico dei The Cult) tenta di riesumare. Ed è probabilmente in "Rain" che si tocca l’apice di gusto di questo "Anima Noir" incapace nei solchi dei restanti brani di tirar fuori qualcosa di realmente innovativo, oltrechè anche un pò snervante nel voler riproporre sempre la stessa struttura, col classico sample elettronico iniziale prima dell’ ingresso in scena delle chitarre e della voce di Sonya Scarlet che per quanto dotata di una timbrica a mio parere eccezionale appare quasi vanificata dal resto della proposta.
Da segnalare anche la produzione decisamente fuori fase, specie per quanto riguarda i suoni di batteria soffocati in maniera indegna. Pochi, pochissimi, sono i momenti in cui ci si riesce quantomeno a destare ma non possono bastare in tal senso brani godibili come "Butterfly" o "Two Seconds" per salvare il salvabile. Insomma, siamo di fronte all’ ennesima prova di come i Theatres Des Vampires cerchino di seguire sempre più una strada semplice, diretta, che per quanto di scarso valore artistico porterà anche una certa fama
Track-list:
01. Kain
02. Unspoken Words
03. Rain (The Cult cover)
04. Dust
05. From the Deep
06. Blood Addiction
07. Butterfly
08. Wherever You Are
09. Two Seconds
10. Anima Noir
(Full-lenght, Aural Music, Maggio 2008)
Voto: 5/10
Genere: Gothic Metal
Line-up: Sonya Scarlet (voce), Stephan Benfante (chitarra), Fabian Varesi (tastiere, elettronica), Zimon Lijoi (basso), Gabriel Valerio (batteria)
I Theatres des Vampires sono la classica band capace di fare sempre salti all’indietro album dopo album. Indubbio infatti come la qualità dei finora otto full-lenght pubblicati dalla band capitolina siano stati caratterizzati da una certa involuzione a livello tanto di songwriting quanto soprattutto di genere.
Non che siano stati dei geni agli esordi, anzi, ma il loro gothic/black alla Cradle Of Filth maniera riusciva comunque a farsi ascoltare e tante volte a far battere il piedino specie per il buon gusto tipicamente darkwave che i nostri sapevano imprimere alla musica. Meno mi convinse a suo tempo la sterzata gothic di "Nightbreed of Macabria" seguita a ruota da quel "Pleasure and Pain" (targato 2005) che impresse ancor più notevolmente il carattere goticheggiante al sound della band romana.
Ed ecco dunque, a tre anni di distanza, il successore "Anima Noir" album che per il sottoscritto rappresenta l’ ennesima conferma di come i Theatres des Vampires stiano sempre più decadendo e di come, pompati come al solito dalla critica e di come malgrado il reale valore della proposta il nome dei vampiri giri con un certo successo sul mercato europeo. L’album in questione in pratica altro non è che una sorta di "copia" alla formula vincente degli ultimi Lacuna Coil. Gothic metal con forti inflessioni alternative-elettroniche che sembrano proprio uscire in alcuni frangenti dalla penna di Cristina Scabbia e soci. Elementi "alternative" che hanno finito per cancellare in tutto e per tutto proprio quella che era la migliore caratteristica dei TTV, ovvero quell’amore verso sonorità ottantiane che solo la cover di "Rain" (pezzo storico dei The Cult) tenta di riesumare. Ed è probabilmente in "Rain" che si tocca l’apice di gusto di questo "Anima Noir" incapace nei solchi dei restanti brani di tirar fuori qualcosa di realmente innovativo, oltrechè anche un pò snervante nel voler riproporre sempre la stessa struttura, col classico sample elettronico iniziale prima dell’ ingresso in scena delle chitarre e della voce di Sonya Scarlet che per quanto dotata di una timbrica a mio parere eccezionale appare quasi vanificata dal resto della proposta.
Da segnalare anche la produzione decisamente fuori fase, specie per quanto riguarda i suoni di batteria soffocati in maniera indegna. Pochi, pochissimi, sono i momenti in cui ci si riesce quantomeno a destare ma non possono bastare in tal senso brani godibili come "Butterfly" o "Two Seconds" per salvare il salvabile. Insomma, siamo di fronte all’ ennesima prova di come i Theatres Des Vampires cerchino di seguire sempre più una strada semplice, diretta, che per quanto di scarso valore artistico porterà anche una certa fama
Track-list:
01. Kain
02. Unspoken Words
03. Rain (The Cult cover)
04. Dust
05. From the Deep
06. Blood Addiction
07. Butterfly
08. Wherever You Are
09. Two Seconds
10. Anima Noir
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