LEGION OF THE DAMNED - "Descent Into Chaos"
(Full-lenght, Massacre Records, Gennaio 2011)
Voto: 6/10
Genere: Thrash/Death
Line-up: Maurice Swinkels (voce), Richard Ebisch (chitarra), Harold Gielen (basso), Erik Fleuren (batteria)
Quinto album in studio (decimo, se si considera la precedente esperienza sotto il nome di Occult) per gli olandesi Legion of the Damned creatura del bassista Harold Gielen (Disgorge) ed del singer ex Bethlehem Maurice Swinkels.
Descent Into Chaos non si discosta dalle coordinate del "nuovo corso" della band che con le ultime uscite ha iniziato a pestare un pò più verso il lato estremo della propria musica forgiando un classico thrash-death vecchia maniera e senza tanti fronzoli.
Dicevamo di un approccio più aggressivo rispetto al passato dove invece era la componente più thrashettona a prendere il sopravvento e devo dire che in quella veste gli olandesi non mi sono mai dispiaciuti.
L’album in questione ci si presenta invece come una vera e propria dichiarazione di guerra tanto nel modo di suonare, tanto negli eloquenti titoli dei brani che vanno a comporre i suoi quaranta minuti di durata.
Un lavoro a dire il vero deludente rispetto a quanto mi aspettavo dai nostri, che paga soprattutto una prima parte decisamente priva di idee, in cui molte volte si scade in un caos troppo fine a sè stesso che mette in ombra quella componente più "catchy" che in Feel the Blade (a mio parere il miglior album dei nostri) faceva la propria comparsa.
I brani migliori sono tutti racchiusi nella parte finale del lavoro, e non sarà un caso se questi arrivano quando la band decide di abbassare un pò i ritmi.
Non che brani come War is in my Blood o Holy Blood, Holy War (cazzo che originalità ragazzi…) siano da buttare, è solo che mancano quelle intuizioni, quella certa varietà di esecuzione che renderebbe la proposta ben più appetibile.
Parlavamo anche degli ultimi brani e di come la band abbassi i ritmi puntanto su mid-tempos più rocciosi come Lord of the Flies o The Hand of Darkness che regalano qualche spunto importante al lavoro.
Registrato e mixato negli Abyss Studios di Peter Tagtgren, nella versione in mio possesso è presente anche un brano bonus, l’omonima Legion of the Damned che vede la partecipazione proprio del mastermind degli Hypocrisy.
Descent Into Chaos è insomma un dischetto onesto ma nulla più, nulla che rimarrà impresso nella memoria se non un ascolto piacevole per gli amanti di certe sonorità grezze e dirette.
Track-list:
01. Intro (Descent into Chaos)
02. Nigh of the Sabbath
03. War Is in My Blood
04. Shrapnel Rain
05. Holy Blood, Holy War
06. Killzone
07. Lord of the Flies
08. Desolation Empire
09. The Hand of Darkness
10. Repossessed
(Full-lenght, Massacre Records, Gennaio 2011)
Voto: 6/10
Genere: Thrash/Death
Line-up: Maurice Swinkels (voce), Richard Ebisch (chitarra), Harold Gielen (basso), Erik Fleuren (batteria)
Quinto album in studio (decimo, se si considera la precedente esperienza sotto il nome di Occult) per gli olandesi Legion of the Damned creatura del bassista Harold Gielen (Disgorge) ed del singer ex Bethlehem Maurice Swinkels.
Descent Into Chaos non si discosta dalle coordinate del "nuovo corso" della band che con le ultime uscite ha iniziato a pestare un pò più verso il lato estremo della propria musica forgiando un classico thrash-death vecchia maniera e senza tanti fronzoli.
Dicevamo di un approccio più aggressivo rispetto al passato dove invece era la componente più thrashettona a prendere il sopravvento e devo dire che in quella veste gli olandesi non mi sono mai dispiaciuti.
L’album in questione ci si presenta invece come una vera e propria dichiarazione di guerra tanto nel modo di suonare, tanto negli eloquenti titoli dei brani che vanno a comporre i suoi quaranta minuti di durata.
Un lavoro a dire il vero deludente rispetto a quanto mi aspettavo dai nostri, che paga soprattutto una prima parte decisamente priva di idee, in cui molte volte si scade in un caos troppo fine a sè stesso che mette in ombra quella componente più "catchy" che in Feel the Blade (a mio parere il miglior album dei nostri) faceva la propria comparsa.
I brani migliori sono tutti racchiusi nella parte finale del lavoro, e non sarà un caso se questi arrivano quando la band decide di abbassare un pò i ritmi.
Non che brani come War is in my Blood o Holy Blood, Holy War (cazzo che originalità ragazzi…) siano da buttare, è solo che mancano quelle intuizioni, quella certa varietà di esecuzione che renderebbe la proposta ben più appetibile.
Parlavamo anche degli ultimi brani e di come la band abbassi i ritmi puntanto su mid-tempos più rocciosi come Lord of the Flies o The Hand of Darkness che regalano qualche spunto importante al lavoro.
Registrato e mixato negli Abyss Studios di Peter Tagtgren, nella versione in mio possesso è presente anche un brano bonus, l’omonima Legion of the Damned che vede la partecipazione proprio del mastermind degli Hypocrisy.
Descent Into Chaos è insomma un dischetto onesto ma nulla più, nulla che rimarrà impresso nella memoria se non un ascolto piacevole per gli amanti di certe sonorità grezze e dirette.
Track-list:
01. Intro (Descent into Chaos)
02. Nigh of the Sabbath
03. War Is in My Blood
04. Shrapnel Rain
05. Holy Blood, Holy War
06. Killzone
07. Lord of the Flies
08. Desolation Empire
09. The Hand of Darkness
10. Repossessed
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