METALLICA - "Death Magnetic"
(Full-lenght, Warner Bros, Settembre 2008)
Voto: 7/10
Genere: Thrash/Heavy
Line-up: Robert Trujillo (basso), James Hetfield (voce, chitarra), Kirk Hammett (chitarra), Lars Ulrich (batteria)
Quanta attesa, quante aspettative!!! O meglio nel mio caso quanta attesa e basta visto che le aspettative sul nuovo lavoro dei Metallica di certo non le avevo, anzi… Più che altro era l’ansia di non incazzarmi di nuovo di fronte ad un lavoro che arrivava a cinque anni di distanza da quell’accozzaglia di merda chiamata “St.Anger”.E così da buon maniaco del caso il 12 Settembre stesso mi sono recato senza indugi nel primo negozio di dischi incontrato ed ho fatto mia una copia di questo “Death Magnetic” immediatamente consumato…
Ora, fermo restando che le opinioni in giro per il web e sulla carta stampata saranno mutevoli e svariate, colgo l’ occasione per descrivere l’album sommariamente come ‘discreto’ e questo per tanti motivi che andrò ad elencare.Tanto per iniziare, i Metallica sono tornati a fare thrash? Forse, in parte… “Death Magnetic” suona come “And Justice For All”? Ma vaffanculo!!! Ora non esageriamo. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Dipende dalle opinioni, per me il bicchiere è pieno e neanche mezzo ma intero. Solo uno sprovveduto avrebbe potuto avvicinarsi a questo lavoro anche solo minimamente sperando di trovarvi dentro i Metallica di 20 anni, o anche solo con l’aspettativa di avvicinarsi a quella che è stata la frase-tipo della campagna promozionale dell’album.”Death Magnetic” in pratica è un album onesto, sicuramente anni luce migliore dalla famosa triade “Load”-“Reload”-“St.Anger” ma ovviamente lascerà il tempo che trova, sempre comunque col freno a mano tirato quando ci si accorge che – forse – si sta pestando un pò troppo.Dal punto di vista stilistico non si può che notare come i ‘Tallica per l’ occasione abbiano riavvicinato lo stile a quello famoso: riffing tante volte graffianti, ripartenze perfette, assoli piuttosto frequenti (FINALMENTE!!!).
I 74 minuti (TROPPI!!!) di durata del lavoro si articolano tra brani che in alcuni casi provano sì a fare il verso al techno-thrash di “And Justice…” e parliamo della velocissima opener “That Was Just Your Life”, la successiva “The End Of The Line” o la rocciosissima “Cyanide”, ma che in alcuni casi perdono di mordente come nel singolone “The Day That Never Comes” ma che, fortunatamente, non cadono nell’ imbarazzante ad eccezione della nuova spacca-maroni saga con “The Unforgiven III” che tocca il ridicolo specie nell’ inserimento di un pianoforte che davvero fa cadere le braccia. Ma quello che più importa, forse, o perlomeno al sottoscritto è che i Metallica finalmente hanno tirato fuori un album che si lascia ascoltare a meraviglia e che comunque ci ripropone una band che pur essendo stilisticamente morta tempo fa regala quantomeno ai suoi fans un qualcosa di accettabile.La produzione è perfetta, i suoni anche, il riffing pur denotando qualche smussatura di troppo qua e là fa la sua parte, anche se non convincono più di tanto il cantato di Hetfield (troppo “perfettino”) e la batteria di Ulrich che negli ultimi tempi pare troppo fissato alla ricerca di un suono particolare, anche se dopo i fustini del Dixan di “St.Anger” al confronto la batteria di “Death Magnetic” è un lusso.Insomma, un ritorno sulle scene alla fin fine piacevole e conoscendo gli ultimi sviluppi in seno alla band si può dire che al momento, probabilmente, di più Hetfield e soci non avrebbero potuto fare però occhio alle eresie!!!! “Death Magnetic” con “And Justice For All” ha poco o nulla da spartire, se non la tracklist che (voluto o meno questo non ci è dato saperlo) presenta il ballatone come quarto brano (in “And Justice…” la 4° era “One”) e la strumentale come nona (“The Call of Ktulu”…).
Track-list:
01. That Was Just Your Life
02. The End of the Line
03. Broken, Beat & Scarred
04. The Day That Never Comes
05. All Nightmare Long
06. Cyanide
07. The Unforgiven III
08. The Judas Kiss
09. Suicide & Redemption
10. My Apocalypse
(Full-lenght, Warner Bros, Settembre 2008)
Voto: 7/10
Genere: Thrash/Heavy
Line-up: Robert Trujillo (basso), James Hetfield (voce, chitarra), Kirk Hammett (chitarra), Lars Ulrich (batteria)
Quanta attesa, quante aspettative!!! O meglio nel mio caso quanta attesa e basta visto che le aspettative sul nuovo lavoro dei Metallica di certo non le avevo, anzi… Più che altro era l’ansia di non incazzarmi di nuovo di fronte ad un lavoro che arrivava a cinque anni di distanza da quell’accozzaglia di merda chiamata “St.Anger”.E così da buon maniaco del caso il 12 Settembre stesso mi sono recato senza indugi nel primo negozio di dischi incontrato ed ho fatto mia una copia di questo “Death Magnetic” immediatamente consumato…
Ora, fermo restando che le opinioni in giro per il web e sulla carta stampata saranno mutevoli e svariate, colgo l’ occasione per descrivere l’album sommariamente come ‘discreto’ e questo per tanti motivi che andrò ad elencare.Tanto per iniziare, i Metallica sono tornati a fare thrash? Forse, in parte… “Death Magnetic” suona come “And Justice For All”? Ma vaffanculo!!! Ora non esageriamo. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Dipende dalle opinioni, per me il bicchiere è pieno e neanche mezzo ma intero. Solo uno sprovveduto avrebbe potuto avvicinarsi a questo lavoro anche solo minimamente sperando di trovarvi dentro i Metallica di 20 anni, o anche solo con l’aspettativa di avvicinarsi a quella che è stata la frase-tipo della campagna promozionale dell’album.”Death Magnetic” in pratica è un album onesto, sicuramente anni luce migliore dalla famosa triade “Load”-“Reload”-“St.Anger” ma ovviamente lascerà il tempo che trova, sempre comunque col freno a mano tirato quando ci si accorge che – forse – si sta pestando un pò troppo.Dal punto di vista stilistico non si può che notare come i ‘Tallica per l’ occasione abbiano riavvicinato lo stile a quello famoso: riffing tante volte graffianti, ripartenze perfette, assoli piuttosto frequenti (FINALMENTE!!!).
I 74 minuti (TROPPI!!!) di durata del lavoro si articolano tra brani che in alcuni casi provano sì a fare il verso al techno-thrash di “And Justice…” e parliamo della velocissima opener “That Was Just Your Life”, la successiva “The End Of The Line” o la rocciosissima “Cyanide”, ma che in alcuni casi perdono di mordente come nel singolone “The Day That Never Comes” ma che, fortunatamente, non cadono nell’ imbarazzante ad eccezione della nuova spacca-maroni saga con “The Unforgiven III” che tocca il ridicolo specie nell’ inserimento di un pianoforte che davvero fa cadere le braccia. Ma quello che più importa, forse, o perlomeno al sottoscritto è che i Metallica finalmente hanno tirato fuori un album che si lascia ascoltare a meraviglia e che comunque ci ripropone una band che pur essendo stilisticamente morta tempo fa regala quantomeno ai suoi fans un qualcosa di accettabile.La produzione è perfetta, i suoni anche, il riffing pur denotando qualche smussatura di troppo qua e là fa la sua parte, anche se non convincono più di tanto il cantato di Hetfield (troppo “perfettino”) e la batteria di Ulrich che negli ultimi tempi pare troppo fissato alla ricerca di un suono particolare, anche se dopo i fustini del Dixan di “St.Anger” al confronto la batteria di “Death Magnetic” è un lusso.Insomma, un ritorno sulle scene alla fin fine piacevole e conoscendo gli ultimi sviluppi in seno alla band si può dire che al momento, probabilmente, di più Hetfield e soci non avrebbero potuto fare però occhio alle eresie!!!! “Death Magnetic” con “And Justice For All” ha poco o nulla da spartire, se non la tracklist che (voluto o meno questo non ci è dato saperlo) presenta il ballatone come quarto brano (in “And Justice…” la 4° era “One”) e la strumentale come nona (“The Call of Ktulu”…).
Track-list:
01. That Was Just Your Life
02. The End of the Line
03. Broken, Beat & Scarred
04. The Day That Never Comes
05. All Nightmare Long
06. Cyanide
07. The Unforgiven III
08. The Judas Kiss
09. Suicide & Redemption
10. My Apocalypse
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