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Visualizzazione dei post da 2023

LA MENADE "Reversum" (Recensione)

Full-length, Time To Kill Records (2023) Giunte al terzo album in carriera, il gruppo all-female itlaiano La Menade ci regala un album sofferto e maturo. Sin dalla prima canzone, "Life Resound" la band mette potenza e malinconia al servizio dell'ascoltatore, ricalcando molto i Deftones dell'ultima parte di carriera. Anche le vocals, non troppo aggressive ma decadenti ci trasportano in un turbine di tristezza infinito. La batteria spinge a dovere ma sia l'introduzione che il finale del pezzo, affidati ad arpeggi di chitarra uniti a synth suggestivi fanno già pensare ad un album davvero intenso.

Intervista ai THE MOTHMAN CURSE

I The MothMan Curse sono una band Friulana composta da Rat alla Voce, M.J. alla Chitarra lead, Ghostal Basso e Coldface alla Batteria. Hanno cominciato la loro avventura nel 2017 facendo rinascere un progetto del 2008 in cui erano presenti Rat, M.J. e Coldface a cui si sono poi aggiunti Lone Psyco(ex bassista attivo fino ad Aprile 2019) Max Koil, Rick OilDrop e Ghost. Hanno iniziato a suonare più di dieci anni fa facendo cover di artisti metal vari e pezzi propri. A Luglio 2018 hanno pubblicato il loro album di debutto “Hope” via Masd Records.

STRJA "Strja" (Recensione)

EP, No Reentry Records (2023) Gli Strja sono una band che non vuole rivelare assolutamente la propria identità, fanno black metal, cantano in italiano (con influssi di dialetto veneto) e si definiscono “Venetian Atmospheric Black Metal”. Tutto questo voler sembrare diversi alla fine a mio avviso ottiene proprio l'esatto contrario e potrebbe riportare anche a certe sparate che il black metal italiano ebbe circa 15 anni fa, quando vide la luce il progetto B.M.I.A. (Black Metal Invitta Armata), di cui fecero parte alcuni progetti e band black metal italiane, come ad esempio Frangar e Spite Extreme Wing. 

CAMBIO RADICALE "Gioco Al Caos" (Recensione)

Full-length, Buil2Kill Records (2023) Il buon, caro vecchio har and heavy! In realtà non è mai stato un genere definito l'hard 'n' heavy, perchè sotto questa etichetta possono essere raggruppati gruppi che vanno dall'hard rock classico, allo street e altro ancora, fino ad arrivare a punte di heavy metal classico. I Cambio Radicale sembrano arrivare direttamente dagli anni Novanta per una scelta sonora e di testi in italiano che tante band italiane, per l'appunto, proponevano in quegli anni. E' possibile anche scorgere molto dell'insegnamento degli anni Ottanta o addirittura Settanta nel loro sound, e in questo senso vi consiglio di andare alla deep-purpleiana "Freneticamente" che presenta il tiro dei primi Purple, qualche accenno di tastiera hammond, ma anche uno stile che rasenta il metal vero e proprio.

QUIET RIVER "Echo Chamber" (Recensione)

Full-length, Broken Bones Promotion (2023) Presentiamo il progetto Quiet river, che fa capo non ad un solo musicista, ma che di fatto è "telecomandato" da tale Luke Vincent, che ne ha scritto sia musiche che testi e poi ha fatto le tracce di batteria programmata. Il tutto poi si completa con l'innesto di R.R. Littorio e A.T. Merico che hanno suonato, rispettivamente, chitarre e basso. Questi due sono accreditati come guest musicians. L’album è stato inciso, mixato e masterizzato presso gli Attitude Studio di Milano, con ingegnere del suono Gianluca Veronal.

Intervista: OF THE MUSES

Of The Muses è il progetto solista di Cristina Rombi, cantante e polistrumentista italiana, già conosciuta per aver militato in band come Wallacha e Simulacro. Adesso si presenta con questo progetto solista, in pratica una one man band...Ed è subito un turbine di emozioni forti e contrastanti che pervadono il suo debutto "Senhal", ammantato di black metal ma anche di tanta malinconica melodia. Lasciamo la parola alla diretta interessata... 1 - Ciao, presenta gli Of The Muses e "Senhal" ai nostri lettori! Ciao! Of the Muses é essenzialmente il mio progetto solista. “Ufficialmente" ha preso vita sul finire del 2020, ma, di fatto, gran parte del materiale finito su Senhal risale a molti anni prima. Anche se io personalmente non vorrei fossilizzarmi su nessun genere in particolare, ‘black metal’ é sicuramente la definizione che preferisco accostare al sound di questo disco, pur con influenze che arrivano da varie direzioni.

Intervista ad ALIS

Alis è una promettente compositrice e cantante romana, che inizia col botto sotto forma di ep intitolato "Demone". Inutile dire che il disco è uno splendore e che questa ragazza merita la massima attenzione di tutti, perchè è una perla rara del rock e dell'alternative e ci auguriamo che possa sfondare di qui a breve. A voi la nostra chiacchierata! 1 - "Demone" è il tuo ep di debutto ed è molto bello! Parlaci un po' della sua genesi. Ciao e grazie per avermi qui. “DEMONE” nasce durante l’inverno 2022 durante una fase di cambiamento che stavo vivendo, ho iniziato a scrivere nelle canzoni quello che stavo vivendo, per necessità. Ed è così che nasce “Demone”. All’inizio non è stato facile analizzare veramente quello che stavo superando ma più scrivevo più riuscivo a ripulirmi da tutto, “Demone” quindi è stata per me l’unico modo per guarire, lo definisco un viaggio catartico. Tratta di tematiche autobiografiche come la ribellione verso le oppressioni, il bisogno

Intervista ai GOAD

Maurilio Rossi è uno degli esponenti più longevi e di rilievo del prog rock italiano, con il suo progetto GOAD. Dopo aver recensito il suo ultimo album " Titania " e aver constatato che dopo 50 anni questo musicista e la sua band hanno ancora molto da dire, abbiamo rivolto alcune domande proprio a Maurilio Rossi. Buona lettura. 1 - Ciao, presenta i GOAD e "Titania" ai nostri lettori! Salve a tutti i lettori di "the sound of perseverance", siamo i GOAD, nati in un lontanissimo 1974 e, attraverso vari lustri ahimè (vi suggerisco di dare un'occhiata alla nostra biografia completa), siamo pervenuti al traguardo di questo nuovo album, "Titania", basato principalmente su testi originali di John Keats, poeta inglese morto giovanissimo a Roma...

GOAD "Titania" (Recensione)

  Full-length, My Kingdom Music (2023) Siamo all'incirca su un'ora di musica per quattordici brani, tutti scritti da Maurilio Rossi ed arrangiati da una band fatta di musicisti capaci e dotati di tutte le qualità per poter intraprendere un discorso musicale originale come quello che Maurilio Rossi mette in pratica con i GOAD da cinquant'anni. La musica contenuta in questo "Titania" affonda le proprie radici nel prog rock, ma si scorgono importanti influenze da parte di generi quali il blues, che viene omaggiato anche dalla timbrica calda di Maurilio, ma anche jazz e psichedelia. Il primo brano, "Upon A Little Hill" ha una progressione fantastica sul finale, condita dalle tastiere/hammond e da un lavoro di batteria molto in stile jazz, e già da qui si può capire che siamo al cospetto di un'opera di classe e tecnica sopraffine.

Intervista ai FALISTRA

Certo non si può dire che i Falistra siano una band commerciale o per la massa. Siamo realmente rimasti colpiti dallo stile unico del loro debutto "Di Limpide Tempeste" e ne abbiamo parlato con Onanet, l'altra metà più "strumentale" del progetto Falistra. A voi adesso la lettura!  PS: Potete leggere la nostra recensione di "Di Limpide Tempeste"  a questo link . 1 - Ciao e benvenuto Onanet! "Di Limpide Tempeste" è un album a nostro avviso spettacolare, parlacene! Grazie di cuore! È davvero strano, per un progetto dalla natura profondamente introversa come il nostro, confrontarci con gli ascoltatori, eppure devo dire che tutti questi feedback positivi, o addirittura entusiasti, che sta ricevendo "Di Limpide Tempeste", ci stanno veramente facendo bene. Il fatto è che si tratta per noi di una esperienza medianica, più che un disco: io e Ada ci siamo ritrovati dopo esserci persi di vista per trent'anni e abbiamo sentito che ci sarem

DON GASTRO "De Wasted" (Recensione)

Full-length, Autoprodotto (2023) Arriva il debutto dei giovani stoner/doomsters pordenonesi Don Gastro, che presenta sei canzoni dalla durata considerevole. Si pensi solo che la traccia "Diabolis Cyprinodon" dura più di diciassette minuti...Detto questo, potrebbe sembrare che la band in questione sia tediosa e prolissa, ma al contrario dimostra di sapersi districare bene in tutte le cose che mette in atto. Il disco scorre, e anche bene! Un songwriting brillante, un cantato che si stacca dai canoni del genere, e una produzione molto buona sono le armi vincenti di questi ragazzi, che pur poggiandosi su un genere notoriamente votato all'oscurità, viene in questo caso condito da testi ricchi di nero umorismo (e realismo), una voce ad opera di Gabriele "Giotto" Sorentini che si fa declamatoria e sopra le righe, e altro ancora. 

FALISTRA “Di Limpide Tempeste” (Recensione)

Full-length, My Kingdom Music (2023) I FALISTRA sono un duo che propone un ethereal/dark/folk fondato da Ada e Onanet, e questo “Di Limpide Tempeste” rappresenta il loro debutto discografico. Di primo acchito, chi si ciba giornalmente di musica pesante e violenta potrebbe non apprezzare le note soavi contenute in questo album, ma ad un ascolto attento la musica dei Falistra intrappola l'ascoltatore grazie ad una intensità emotiva fuori dal comune. Le voci femminili dipingono scenari tanto evocativi quanto decadenti.

MORGURTH "Bllod Eagle" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2023) Questo è un progetto tutto italiano (Ferrara), completamente gestito dal polistrumentista Narthang, il quale dà vita ad un'opera che chiama in causa molto i Bathory di metà carriera, oltre ad altri nomi che hanno fatto la storia del black metal scandinavo, primi fra tutti Immortal, primi Enslaved e Kampfar. Certamente la frequenti parti cadenzate, epiche, battagliere, e i non rari arpeggi di chitarra acustica fanno calare l'ascoltatore nella malinconia e nel gelo dei paesaggi più innevati e invernali di quelle lande nordiche che citavamo in apertura.

NECROART "The Highest Law" (Recensione)

Full-length, Nova Era Records (2023) I Necroart sono una formazione lombarda attiva da circa 25 anni, e questo "The Highest Law" è il quinto full-length della loro carriera. La particolarità di questa band sta nel rendere malinconica ogni canzone, ma allo stesso tempo non viene mai meno la vena atmosferica e melodica. Per certe cose, la band che più viene in mente ascoltando questo album sono gli Opeth di inizio carriera, ma anche i Dark Tranquillity e, volendo, una formazione italiana che negli ultimi tempi ha saputo fare molto bene in ambito death/doom melodico, ovvero gli Eternal White Trees. Anche si potrebbe pensare ad alcune cose di Ihsahn.

SVIET MARGOT "Into The Badlands" (Recensione)

Full-length, Independent (2023) Ottimo ritorno per gli Sviet Margot! "Into The Badlands" porta questa band sul podio delle migliori realtà rock e metal italiane, grazie a questo "Into The Badlands", un album che mescola classicità e modernità nel migliore dei modi. Lontani anni luce dal trend del metal cantato al femminile odierno, e quindi lontano dalle tentazioni commerciali del symphonic-power metal, i Nostri ci propongono un disco dove non vi è un solo episodio transitorio, ma dove allo stesso tempo si cerca di espandere a più non posso il range di stili, ma rimanendo sempre nei territori della musica pesante.

DARKHOLD "Tales From Hell" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2023) "Tales From Hell" è l'album di debutto dei Darkhold, un disco impregnante e ricco di quel buon sapore da iscrivere alla categoria speciale dei “viaggi favolosi”. Con i Darkhold andiamo ad attingere da un formulario che racchiude il classico Heavy Metal, fino ad arrivare alla parte estrema del thrash; nella fattispecie con "Tales From Hell" andiamo a vivere un percorso intrigante, spruzzato e dosato con gocce di potenza martellante, che andranno ad ingrossare un terminale comune, rappresentato appieno dalla comprovata esperienza dei singoli musicisti che vanno a creare, con questo nuovo lavoro, un certo tepore già dai primissimi minuti. 

INTERLUDE OF CLARITY "Reflections" (Recensione)

Full-length, No Reentry Records (2023) “Reflections” è l'esordio degli italianissimi Interlude Of Clarity, esce per No Reentry Records ed è anticipato dai singoli “Chains” e “Soldiers in Line”. La band dichiara che questo album rappresenta l’essenza degli Interlude Of Clarity, e nasce grazie al legame tra la cantante Gabriella Pagano e la chitarrista Sara Acquafredda.

THE MOTHMAN CURSE "Lie, Pt.1" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2023) Gli Italiani The Mothman Curse rinascono dalle ceneri di un vecchio progetto proponendo per l'occasione una linea ibrida tra il Nu/Metal e l'Hardcore prendendo le dovute distante da quelli che sono i classici modelli già affermati per abbracciare qualcosa di più originale e che non sia scopiazzato. Quello che ne viene fuori è un album godibile, ben fatto, e dal giusto minutaggio complessivo. 

DEINONYCHUS "Bleak & Vile" (Recensione)

  Boxed set, My Kingdom Music (2022) Interessante operazione da parte della nostrana My Kingdom Music, questa di ristampare l'intera discografia dei black/doomsters Deinonychus in un box ricco sia nei contenuti musicali che in quelli fotografici e altro ancora. Il box parte proprio dal primo album “The Silence Of December” fino all’ultimo “Ode To Acts Of Murder, Dystopia And Suicide”.

MENERVAH "Hard Times" (Recensione)

Full-length, Independent (2023) I Menervah sono una band proveniente da Cosenza e dopo qualche singolo approdano al loro debut ep, che ha al suo interno cinque tracce per un totale di circa venti minuti di musica. Il genere proposto dalla band si può definire come alternative rock con pesanti influenze gothic, grunge e qualche vago influsso nu metal. La band è abile nel costruire dei brani non banali, che si basano quasi sempre su un ricco lavoro di arrangiamento che coinvolge tanto le chitarre, quanto i synth, tastiere e uso dell'elettronica in generale.

JACK BRAIN "Shadow Archetype" (Recensione)

Full-length, Independent (2023) Piccola premessa, andate subito a leggere l'interessante intervista a Giacomo Casile che abbiamo pubblicato oggi per avere una visione ancora più completa di questo artista che noi abbiamo apprezzato molto per il suo coraggio di sperimentare, di lavorare a testa bassa e per il fatto che nonostante abbia già registrato e pubblicato molti album, sembra voglia sempre guardare al futuro della propria musica, non proponendo mai nulla che abbia già composto.

Intervista: JACK BRAIN

1 - "Shadow Archetype" è il tuo settimo album, un bel traguardo! Parlaci un po' della sua genesi. La maggior parte dei brani di Shadow archetype nascono a fine 2022 e dall'esigenza di comporre del materiale più accattivante e diretto. Ho scritto tutto in breve tempo e ho voluto dare al lavoro un'impronta tendenzialmente elettronica per renderlo il più attuale possibile e per provare ad avvicinarmi sia alla nuova scena musicale che alle nuove generazioni,sempre senza rinunciare ai miei riferimenti e alle caratteristiche del mio sound.

ALIS "Demone" (Recensione)

  EP, Independent (2023) Alis è una ragazza che ha le idee chiare. Dotata di una voce a dir poco meravigliosa e graffiante e circondata da musicisti di qualità, confezione un "quasi" full-length di sette pezzi che scuoteranno il panorama del rock alternativo italiano, da troppi anni comandato da artisti, generi e sottogeneri molto discutibili. Quindi qui si va al sodo e al classico ROCK! Sette brani, dicevamo, diversi tra loro ma sempre legati da un filo conduttore, anzi due: i testi che trattano di relazioni tossiche e di riscatto, e poi l'amore verso il rock (e anche il punk rock).

TWILIGHT ZONE "Visions Of Freedom" (Recensione)

Full-length, Diamonds Prod (2022) Attivi sin dal 1993, i Twilight Zone rappresentano, almeno per longevità, una delle band più rappresentative del metal tradizionale italiano. Non si può altrettanto dire della loro discografia, che è costituita da due soli full-length e da una manciata di demo e split. Poco male, perchè alla fine è il risultato che conta, e questo "Visions Of Freedom" non deluderà le attese di chi già li seguiva e che dal 2014 non aveva ancora avuto modo di assaporare un nuovo full-length (il precedente "...the Beginning" è targato 2014).

Intervista ai RADIO 8

Dopo aver recensito il loro debutto, siamo andati ad indagare in casa dei nostrani hard rockers Radio(. La recensione del loro album Disconnect la trovate QUI . Buona lettura! 1 - Avete appena pubblicato il vostro debut album intitolato "Disconnect". Come vi sentite per questa uscita? Abbiamo messo passione e sudore e anni di sacrifici per arrivare a questo risultato, quindi siamo sicuramente felici e orgogliosi.

BIOSCRAPE "Hell Or Reality" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2022) Sesta uscita per gli italiani Bioscrape con l'album "Hell Or Reality", farcito di un buon groove metal capace di trovare la giusta strada verso una direzione possente e potente, forte di un appeal ed una capacità di scrivere brani comuni a ben poche altre realtà. Jack (questo il monicker del lead Vocalist) & company, pur cambiando leggermente strada rispetto ai precedenti lavori, fanno capire che le forze sono sempre fresche e pulsanti di quella energia che porta l'album a livelli di ascolto massimi per intensità e "cattiveria".

SIRGAUS "L'Anguana e la Gemma del Mare Ancestrale" (Recensione)

Full-length, Independent (2022) Un concept interessante che tratta della figura controversa e oscura di una strega chiamata "L'Anguana", e poi veniamo a sapere che l'album è anche un film indipendente e un musical. In effetti l'approccio musicale e vocale di questo album hanno molto in comune con una produzione cinematografica, e tanti sono gli ingredienti presenti in questo album, le voci che si alternano tra maschili e femminili, oltre alle parti narrate.

RADIO 8 "Disconnect" (Recensione)

Full-length, Independent (2023) Dopo qualche anno di gavetta, un ep uscito nel 2018 e un live album uscito nel 2020, gli italiani Radio 8 danno vita al loro primo vero full-length, intitolato "Disconnect". Cosa dobbiamo aspettarci da questo album? La risposta è semplice come la loro musica, ovvero uno sfrontato street rock che fa ballare e muovere la testa per tutta la durata del disco. Le qualità dei musicisti sotto il profilo tecnico sono buone e questo consente alla band di imbastire una tracklist che non ha vistosi cali di tono, ma tanta buona musica.

SCREAM 3 DAYS "Rhesus Negative" (Recensione)

Full-length, Wormholedeath (2020) L'eredità lasciata da band come i Dissection e gli ancora attivi Unanimated e Necrophobic rappresenta una buona base di partenza per inquadrare questo secondo album dei torinesi Scream 3 Days. Le atmosfere sulfuree e luciferine che ben rappresentano l'operato dei Nostri sono un valore aggiunto al loro melodic death metal, che sembra evitare le derivazioni più easy rappresentate da acts quali In Flames o Dark Tranquillity.