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Intervista ai FALISTRA


Certo non si può dire che i Falistra siano una band commerciale o per la massa. Siamo realmente rimasti colpiti dallo stile unico del loro debutto "Di Limpide Tempeste" e ne abbiamo parlato con Onanet, l'altra metà più "strumentale" del progetto Falistra. A voi adesso la lettura! PS: Potete leggere la nostra recensione di "Di Limpide Tempeste" a questo link.


1 - Ciao e benvenuto Onanet! "Di Limpide Tempeste" è un album a nostro avviso spettacolare, parlacene!
Grazie di cuore! È davvero strano, per un progetto dalla natura profondamente introversa come il nostro, confrontarci con gli ascoltatori, eppure devo dire che tutti questi feedback positivi, o addirittura entusiasti, che sta ricevendo "Di Limpide Tempeste", ci stanno veramente facendo bene. Il fatto è che si tratta per noi di una esperienza medianica, più che un disco: io e Ada ci siamo ritrovati dopo esserci persi di vista per trent'anni e abbiamo sentito che ci saremmo in qualche modo 'completati' creando un cammino artistico comune che, in modo estremamente sentito e spontaneo, è diventato "Di Limpide Tempeste". Ed è davvero una esperienza meravigliosa condividere con tutti voi questo progetto grazie all'ottimo lavoro di My Kingdom Music.

2 - Vogliamo parlare dell'artwork di copertina che accompagna il vostro nuovo album?
Si tratta di un quadro di Fabrice Billard, il boss di Divine Comedy Records. Ammiro da sempre le sue creazioni, tra l'altro già apparse su copertine di Sonne Hagal, Ekra ed altri, per cui chiedergli di utilizzare questa immagine profonda e delicata ci è subito sembrata la cosa giusta. Credo che esprima perfettamente malinconia, introspezione e anche la sensazione di dissolvimento dell'io in una differente dimensione.


3 - Parlaci un po' della vostra carriera musicale in pillole, dagli inizi ad oggi.
Veniamo da esperienze diverse e multiformi: musica classica, doom metal, cantautorato, neo folk, ma con Falistra abbiamo deciso di ripartire, di creare, circa due anni fa, un nuovo inizio, ricco delle esperienze passate ma non direttamente influenzato dai nostri progetti precedenti. Anche per questo abbiamo utilizzato pseudonimi che però ci rappresentano veramente e che rimarranno tali. D'altronde non accade tutti i giorni di potersi reinventare a un certo punto no?

4 - State già pensando ad un nuovo album?
Onestamente no, siamo talmente appagati e felici di poter condividere con voi "Di Limpide Tempeste" che ci appare prematuro pensare ora a nuova musica. Ma visto che amiamo profondamente creare insieme, immagino che a un certo punto la scintilla si riaccenderà e che qualcosa di nuovo ci farà il dono immenso di utilizzare noi per farsi musica e parole.

5 - Come reputate la scena rock/metal italiana odierna? Vi interessa oppure ne prendete le distanze?
Come band sicuramente, credo non ci sia nulla di più distante di Falistra dal mondo rock e metal, anche se sono certo che certi aspetti tormentati del doom e del gothic metal siano stati fondamentali nella composizione del disco. Come ascoltatori invece ci sono molte cose che amiamo come The Magik Way ad esempio, dei veri fuoriclasse.

6 - In cosa pensate di distinguervi dalla massa? C'è un aspetto particolare che vorreste evidenziare?
Vorremmo che chi ci ascolta fosse colpito dalla profonda malinconia e dalla ricerca della bellezza che ci hanno guidato nella realizzazione del disco. Se qualcosa di questo 'arrivasse', sentiremmo di aver raggiunto un piccolo grande traguardo.


7 - Quali sono le vostre influenze musicali e che peso hanno sul vostro sound?
Come dicevo sopra, Falistra nasce dall'incontro di un chitarrista autodidatta innamorato da sempre di doom, neo folk e sperimentazioni sonore varie e una musicista con una importante formazione classica, legata soprattutto al flauto - come si può ben sentire in "Di Limpide Tempeste"- e all'armonia e al solfeggio. Questo incontro improbabile è invece risultato in una profonda comunione artistica che ha dato vita all'album. Le influenze quindi ci sono e nessuno si sogna di negarle, ma crediamo che soprattutto nel disco emerga la nostra interiorità e l'interazione di due spiriti affini.

8 - Ultime parole libere. Grazie di essere stato con noi. Un saluto!
Grazie a voi, è stato un piacere. 'Falistra', nel nostro dialetto, è la scintilla che scaturisce dal fuoco, speriamo possa brillare per voi, anche solo per un momento.


Intervista a cura di Prodigal Son

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