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DON GASTRO "De Wasted" (Recensione)


Full-length, Autoprodotto
(2023)

Arriva il debutto dei giovani stoner/doomsters pordenonesi Don Gastro, che presenta sei canzoni dalla durata considerevole. Si pensi solo che la traccia "Diabolis Cyprinodon" dura più di diciassette minuti...Detto questo, potrebbe sembrare che la band in questione sia tediosa e prolissa, ma al contrario dimostra di sapersi districare bene in tutte le cose che mette in atto. Il disco scorre, e anche bene! Un songwriting brillante, un cantato che si stacca dai canoni del genere, e una produzione molto buona sono le armi vincenti di questi ragazzi, che pur poggiandosi su un genere notoriamente votato all'oscurità, viene in questo caso condito da testi ricchi di nero umorismo (e realismo), una voce ad opera di Gabriele "Giotto" Sorentini che si fa declamatoria e sopra le righe, e altro ancora. 

Pezzi come D.N.D. fanno intravedere ottime cose davvero, tanto per citare uno degli episodi che mi è piaciuto di più. Il finale di questo pezzo presenta chitarre fitte e armonizzate tra loro, in una progressione irresistibile che ad inizio pezzo nessuno o quasi si aspettava. E questo sarà il leit motiv di un po' tutto il disco, ovvero unire quel tocco progressivo non ridondante ad una base stoner-doom, e fare in modo che tutto questo renda ogni pezzo ricco ed avvincente. Certo, la base rimane classicamente stoner/doom, basti ascoltare le bordate tirate da un brano come "Della Paura", che nei suoi sei minuti dimostra potenza e spirito combattivo.

Ma il fiore all'occhiello del disco è la già menzionata suite "Diabolis Cyprinodon", dove effettivamente il prog e la psichedelia si fanno sentire maggiormente, e il pezzo è letteralmente stracolmo di idee e soluzioni che solo in un minutaggio elevato potevano stare. Molto bella e trascinante, col suo basso dotatto di fuzz, è "Do Not Resuscitate", un vero manifesto agli anni Settanta ma con dosi di distorsione che bene si collocano nei nostri tempi. E che dire degli intermezzi quasi jazzati che irrompono di tanto in tanto nel pezzo? Puro genio.

Insomma, i Don Gastro sono una band da ascoltare attentamente, perchè non è il solito disco stoner o doom, ma è qualcosa di più, sia liricamente che musicalmente. Ora, sarà interessante vedere come questa band si comporterà nelle prossime release, ma già oggi si dimostrano dei veri fuoriclasse con molta personalità.

Recensore: Prodigal Son
Voto: 8/10

Tracklist:

1. Della Paura 
2. Dokuhedoro 
3. Diabolis Cyprinodon 
4. Destripario
5. Do Not Resuscitate 
6. D.N.D.

Line-up:
Nicola Bedin - Bass
Manoj Lucchetta - Drums, Synthesizers
Pablo Raspa - Guitars
Andrea "Pacca" Paccagnin - Guitars, Synthesizers
Gabriele "Giotto" Sorentini - Vocals

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