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NECROART "The Highest Law" (Recensione)



Full-length, Nova Era Records
(2023)

I Necroart sono una formazione lombarda attiva da circa 25 anni, e questo "The Highest Law" è il quinto full-length della loro carriera. La particolarità di questa band sta nel rendere malinconica ogni canzone, ma allo stesso tempo non viene mai meno la vena atmosferica e melodica. Per certe cose, la band che più viene in mente ascoltando questo album sono gli Opeth di inizio carriera, ma anche i Dark Tranquillity e, volendo, una formazione italiana che negli ultimi tempi ha saputo fare molto bene in ambito death/doom melodico, ovvero gli Eternal White Trees. Anche si potrebbe pensare ad alcune cose di Ihsahn.

Questo discorso vale un po' per tutte le canzoni, ma per quanto mi riguarda uno dei pezzi più rappresentativi di tutte le anime della band, ovvero quella aggressiva, quella melodica, quella atmosferica e quella malinconica, convivono molto bene nella terza traccia, ovvero "Still Dying God". Anche "Calvario" è un'ottima canzone totalmente cantata in italiano ed in modo sentito dal singer Massimo Finotello, molto toccante ed emozionante e mette in mostra anche un ottimo lavoro di arrangiamento che è costituito dalle chitarre che vanno ad appoggiarsi su sognanti tappeti di tastiera.

Questa formula non è solo ad appannaggio di questo brano, ma si ripresenta un po' in tutto l'album, donando pathos e personalità ad ogni canzone. E' un sound abbastanza antico, questo dei Necroart, figlio più degli anni Novanta rispetto che dei nostri tempi, e io azzarderei il termine dark metal per descrivere il sound di questa band. Un genere, il dark metal che è sempre stato di nicchia, ma che ben rappresenta band di questo tipo, che amano spaziare nel metal estremo e che mantengono una oscurità di base notevole.

Recensore: Prodigal Son
Voto: 7,5/10

Tracklist:
1. Inhale
2. Son of Worms
3. Still Dying God
4. The Highest Law
5. For Any Earth Is Sky
6. Calvario
7. The Hangman's Noose
8. Exhale

Line-up:
Max - Vocals
Filippo - Guitar
Marco Binda - Guitar
Davide - Keyboards & synth
Daniele - Bass
Paolo - Drums 

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