Passa ai contenuti principali

SIRGAUS "L'Anguana e la Gemma del Mare Ancestrale" (Recensione)


Full-length, Independent
(2022)

Un concept interessante che tratta della figura controversa e oscura di una strega chiamata "L'Anguana", e poi veniamo a sapere che l'album è anche un film indipendente e un musical. In effetti l'approccio musicale e vocale di questo album hanno molto in comune con una produzione cinematografica, e tanti sono gli ingredienti presenti in questo album, le voci che si alternano tra maschili e femminili, oltre alle parti narrate.

Molti stili si intrecciano in "L'Anguana e la Gemma del Mare Ancestrale": si va da cavalcate in puro stile power metal, poi si passa al symphonic, al gothic e altro ancora. Gli episodi più belli sono "Zoro", che apre il disco con forza e raffinatezza, a cui poi seguono tante altre tracce molto buone come "Indomita Arte", "Sui porti di Candia", "La Miniera Oscura". Tutte queste canzoni menzionate omaggiano i generi che abbiamo elencato, ma mettono anche sul piatto una band sempre propensa a sperimentare, e questo avviene su uno stuolo progressive metal che a volte ricorda gli Angra di un album come "Holy Land".

Insomma, in questo album di carne al fuoco ce n'è molta e probabilmente un ascoltatore frettoloso potrebbe trovarsi spiazzato da tante scelte della band che non seguono uno schema preciso, ma se ci si dedica con impegno questo disco può dare delle soddisfazioni. 
Band quindi un po' fuori dagli schemi, forse ancora alla ricerca di un qualcosa di definitivo, ma dotata di grandi qualità compositive.

By Redazione
Voto: 7,5/10

Tracklist:
01. L'Anguana e la Gemma del Mare Ancestrale
02. Zoro
03. Indomita Arte
04. La Miniera Oscura
05. L'Anguana
06. Monti Pallidi
07. Zoro (ripresa)
08. Sui Porti di Candia
09. Un Pianeta di Meraviglie
10. Sotto una Luna Crescente
11. Il Sogno Torna a Vivere
12. La Gemma Ancestrale
13. Cadore Provincia del Nord
14. A Zubiana
15. Cora (Bonus Track)
16. Following the Stone (Bonus Track)

Line-up:
Mattia Gosetti – voce, basso, orchestre, synth, chitarra
Sonia Da Col – voce

Guests:
Valeriano De Zordo - voce
Gianluca Nardei - voce
Michele Bressa - chitarra solista

Links:

Commenti

Post popolari in questo blog

PANDEMONIUM CARNIVAL "Pandemonium Carnival II" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2024) I Pandemonium Carnival hanno deciso di riportare in auge un genere musicale in stile anni '80/'90 che si rifà al classico Punk Rock "Horror" sulla scia dei Misfits, per citarne una . Non vanno troppo per il sottile e neanche si preoccupano di essere "copioni", perchè grazie al loro modo di proporre musica sciorinano una speciale formula diretta e sagace.  Tutto questo è riconducibile al loro nuovo album chiamato semplicemente "Pandemonium Carnival II". Un punk rock robusto, creativo e snello che scivola via come l'olio, dove sono presenti passi fondamentali, che determinano quei gradi di originalità sufficienti a non farli accostare troppo a figure già note sulla scena. In questo ascolto è presente una certa “carnalità” di fondo che passa con fare solido e deciso sopra una tracklist ben studiata, sempre propensa nel conferire piacevoli scossoni.  "Pandemonium Carnival II", è un disco caparbio, ch...

Intervista a LUCIO MANCA

Lucio Manca è uno splendido bassista e polistrumentista italiano che sta per tornare sul mercato con un nuovo album intitolato "Camaleontico". Abbiamo quindi deciso di intervistarlo per saperne di più su di lui, sulla sua musica e altre cose interessanti. A lui la parola. Buona lettura! 1 - Ciao e benvenuto! Cominciamo parlando in generale di "Camaleontico". Ciao ragazzi di THE SOUND OF PERSEVERANCE, grazie per lo spazio! "Camaleontico" è il mio quarto solo album che uscirà il 25 gennaio 2025. La mia musica si sposa con l’eccentricità e la vivacità che hanno sempre contraddistinto i Liquid Tension, Polyphia e Blotted Science; nell'album ci sono decisi richiami al progressive metal degli anni '80, virtuosismi e un’irriverente attitudine rock. Per la realizzazione mi sono avvalso della collaborazione di grandi musicisti e cari amici: Sergey Boykov alle tastiere, Gabriele D'Amico alla batteria, Eros Melis come guest negli assoli di chitarra. L...

VIOLENTOR "Burn in Metal" (Recensione)

Full-length, Folter Records (2024) Sesto album per questa truce realtà toscana. Ci sarebbero diversi discorsi da fare su attitudine, metal, brutalità, coerenza...Ma basta mettere nel lettore questo "Burn In Metal" per capire che è tutto qui dentro e che tanti discorsi potrebbero non essere fatti per chi familiarizza con l'old school, il metal estremo e tante altre cose che hanno reso il metal come un genere rivoluzionario tanti anni fa, e che oggi purtroppo viene snaturato della sua essenza più pericolosa grazie ad una omologazione sempre più accentuata e che tende verso una forma di metal profumata e politicamente troppo corretta. In questo album tutto questo viene distrutto. La rabbia della band si esprime in episodi primordiali e ricchi di blasfemia. Il Power-trio in questione suona come un mix tra il proto thrash, lo speed metal e vaghi retaggi punk-hardcore. Inutile qui citare Venom, Motorhead, Gehennah e altri, perchè se avete capito cosa ho scritto finora, non vi d...