FLESHGOD APOCALYPSE - "King"
(Full-lengh, Nuclear Blast, Febbraio 2016)
Voto: 7,5/10
Genere: Symphonic Death Metal
Line-up: Tommaso Riccardi (voce, chitarra), Paolo Rossi (clean vocals, basso), Cristiano Trionfera (backing vocals, chitarra, orchestra), Francesco Ferrini (tastiere, orchestra), Francesco Paoli (batteria, chitarra, backing vocals), Veronica Bordacchini (female vocals)
(Full-lengh, Nuclear Blast, Febbraio 2016)
Voto: 7,5/10
Genere: Symphonic Death Metal
Line-up: Tommaso Riccardi (voce, chitarra), Paolo Rossi (clean vocals, basso), Cristiano Trionfera (backing vocals, chitarra, orchestra), Francesco Ferrini (tastiere, orchestra), Francesco Paoli (batteria, chitarra, backing vocals), Veronica Bordacchini (female vocals)
Arriva puntuale dopo tre anni di attesa il nuovo album dei capitolini Fleshgod Apocalypse ormai stabilmente nel rooster della Nuclear Blast che per l'occasione da alle stampe la propria terza release della band giunta di per sè al quarto full in studio dopo il fortunato debutto targato 2009 che fece conoscere alla grande il nome della band al mercato musicale.
Da un punto di vista nulla è cambiato, se non forse una standardizzazione del prodotto che si mantiene ancora su buone coordinate stilistiche ma che sembra iniziare ad accusare i primi problemi di "freschezza" più che altro nel complesso di un lavoro forse troppo prolisso ma che al suo interno contiene comunque ancora le perle di bellezza cui la band capitolina ci ha sempre abituato.
Parliamo pertanto della solita commistione tra death metal tecnico e pesante, caratterizzato da continui riverberi chitarristici e dal growling profondo del singer Tommaso Riccardi, e pesanti inserimenti di strumentazioni classiche curate dal duo Ferrini-Trionfera.
Una formula vincente cui ovviamente i Fleshgod Apocalypse non fanno più a meno, ed una manciata di ottimi brani che, tranne qualche sbadiglio qua e la, forgiano l'ennesimo album convincente pur se come già detto forse meno fresco rispetto alle primissime release del combo nostrano.
Dopo l'intro "Marche Royale" l'album parte subito in quarta con l'ottima "In Aeternum" in cui il death metal dei Fleshgod si fonde alla perfezione tanto col brutal quanto, di contraltare, con orchestrazioni pesanti e ben congegnate. Il pezzo in questione è una manna dal cielo tanto per i fans della band quanto per quelli dell'ultimora o chi, magari anche solo per curiosità, voglia avvicinarsi alla musica dei FA. A parere del sottoscritto il pezzo migliore dell'intero lotto che mostra il lato più aggressivo di una band che dimostra di nuovo l'innata capacità di fondere un sound brutale e diretto con orchestrazioni che non risultano mai eccessivamente tronfie ed invadenti ma sempre inserite e ben amalgamate nel contesto.
"Cold as Perfection" avvalorata dagli splendidi inserti vocali della soprano Veronica Bordacchini mostra invece l'altro lato della band, quello più melodico ed ossianico ma non per questo inferiore qualitativamente. Il pezzo è composto in maniera perfetta dalla band che si rende protagonista di una progressione interessantissima che nei suoi sei minuti e rotti di durata riesce a mettere in gioco tutte le mille sfaccettature del proprio sapere compositivo. Doti canore di una vocalist da brividi come confermato nella teatrale "Paramour (Die Leidenschaft bringt Leiden)" brano scritto ed eseguito in lingua tedesca, che rappresenta un vero e proprio intermezzo al lavoro caratterizzato esclusivamente dalle vocals suadenti della stessa.
Con la diretta "Mitra" si torna subito a pestare, mentre l'altrettanto dura e concisa "Gravity" tende a scomodare persino i Morbid Angel periodo "Covenant"-"Domination" sempre in classica chiave di lettura Fleshgod-style in cui ad un chitarrismo nervoso e ritmato coincidono i soliti inserti orchestrali perfettamente amalgamati al loro interno.
La conclusiva "King" chiude il lavoro sulla scorta di un'outro strumentale semplice ma affascinante scandita da un piano.
Rispetto al passato tuttavia qualche piccolo passaggio meno ispirato tende a fare capolino qua e la ma assolutamente nulla che possa inficiare più di tanto la qualità complessiva che conferma di nuovo i Fleshgod Apocalypse come una delle band più interessanti del panorama metal attuale.
Un acquisto decisamente consigliato in particolar modo nella versione "deluxe" edita dalla Nuclear Blast in alternativa alla versione ufficiale che consiste in un elegante digipack contenente doppio cd: oltre all'album, nel secondo disco sono presenti le versioni orchestrali dei brani. Una sorta di "opera" che non fa che avvalorare il lato artistico di una band che continua a sfornare lavori di grande livello.
Track-list:
01. Marche Royale
02. In Aeternum
03. Healing Through War
04. The Fool
05. Cold as Perfection
06. Mitra
07. Paramour (Die Leidenschaft bringt Leiden)
08. And the Vulture Beholds
09. Gravity
10. A Million Deaths
11. Syphilis
12. King
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