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ABSCENDENT - "Decaying Human Condition"

ABSCENDENT - "Decaying Human Condition"
(Full-lenght, Revalve Records, Marzo 2016)

Voto: 8/10
Genere: Thrash/Death


Line-up: Gabriele "Arch" Vellucci (voce, chitarra), Luca Riccardelli (basso), Marcello Del Monte (batteria)


Arrivano dalla provincia di Latina e precisamente da Fondi questi Abscendent giovanissimo combo laziale giunto al debutto discografico grazie alla Revalve Records che ha dato alle stampe questo "Decaying Human Condition" album che si è rivelato per il sottoscritto una grande e piacevole sorpresa mettendo in evidenza le qualità di un combo tanto giovane quanto già perfettamente indirizzato verso un genere, il thrash/death, che per quanto di per sè inflazionato mostra come possa guardare avanti pur rimanendo tutto sommato nel "classico".
Bastano cinque pezzi per trentacinque minuti di durata complessiva per mostrare al pubblico un trio dall'impatto frontale pazzesco, unito ad una tecnica ed una capacità compositiva davvero piuttosto sorprendenti per una band al debutto.

Tutto sembra essere indirizzato verso la perfezione in questo "Decaying Human Condition" ad iniziare dall'ottimo artwork che sembra rimandare già al contenuto del disco fino ad arrivare al tempo stesso a quello che poi più conta ovvero la musica che unisce staffilate di tagliente e fuorioso thrash/death classico ad alcune soluzioni più moderne, specie nelle ritmiche che sovente arrivano a scomodare persino mostri sacri del calibro dei Meshuggah.

Una sezione ritmica martellante guidata dal drumming di Marcello Del Monte e rifinita dal lavoro al basso di Luca Riccardelli, un chitarrismo pesante ed al tempo stesso graffiante opera di Gabriele Vellucci perfettamente immedesimato anche nel ruolo di singer, rappresenteranno pane per i denti di ogni amante di certe sonorità.

I pezzi risultano essere tutti estremamente riusciti e strabordanti: l'opener "Penance" per la quale la band laziale ha girato anche uno splendido video che potete ammirare nel fondo della recensione, mette subito in chiaro le cose. Gli Abscendent non lasciano nulla di intentato ed al tempo stesso non concedono un attimo di scampo; la produzione è pulita il giusto, l'incedere del pezzo procede in un vorticoso mix di potenza, rabbia ed al tempo stesso quella sensazione di caos quasi "meccanico" in una sorta di violento scontro tra chitarra e sezione ritmica, improvvisi ed inaspettati break e ripartenze ed un basso che picchia all'impazzata con inserti nervosi che a tratti ricordano anche alcune soluzioni comuni agli ultimi Devildriver.

"Solipsia" risulta essere un pezzo più classicheggiante ma che non per questo perde di vista quelle che sono le peculiarità di base degli Abscendent che continuano a martellare ed al tempo stesso stupire con la successiva "Compelled" un pezzo questo dalle ritmiche decisamente più intricate che rimanda alla mente proprio per le soluzioni descritte i già citati Meshuggah.
Ma la questione che più risalta e sorprende del trio laziale è la capacità di creare brani anche piuttosto lunghi, che non scendono mai sotto i sei minuti di durata e che proprio per questo colpiscono nella freschezza compositiva e soprattutto nella capacità di mostrare le mille facce della band che non ha paura di addentrarsi in territori più classicamente thrashy con "Doppelgänger" al tempo stesso sguazzandoci al suo interno tra improvvisi rallentamenti e passaggi a tratti vicini al techno-thrash dei Metallica di "...And Justice for All!" proseguendo imperterriti nel massacro sonoro che permea i successivi minuti e che chiude il lavoro con "Nausea" altro pezzo questo maggiormente legato al thrash/death più classico.

Davvero una piacevolissima ed interessantissima sorpresa da parte di una band che promette faville per il futuro e che soprattutto, se mai ce ne fosse bisogno, mostra ancora come il sottobosco musicale italico non abbia assolutamente nulla da invidiare a quello estero se non i canali che purtroppo non sono in grado troppo spesso di valorizzare.

Il consiglio che mi sento di dare è quello di procurarsi a tutti i costi questo "Decaying Human Condition", uno di quei lavori in grado di riconcigliarci con il nostro genere preferito!!!


Track-list:

01. Penance
02. Solipsia
03. Compelled
04. Doppelgänger
05. Nausea



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