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AVANTASIA - "Ghostlights"

AVANTASIA - "Ghostlights"
(Full-lenght, Nuclear Blast, Gennaio 2016)

Voto: 7,5/10

Genere: Power/Symphonic Metal

Line-up: Tobias Sammet (voce, basso, tastiere), Sascha Paeth (chitarre, tastiere, basso), Michael Rodenberg (orchestra, tastiere), Bruce Kulick (chitarra), Oliver Hartmann (chitarra), Felix Bohnke (batteria)  + guests 


Nuovo capitolo della saga Avantasia guidata dal virtuoso polistrumentista Tobias Sammet (Edguy) e giunta ormai al settimo capitolo avvalorato come al solito dall'intenso plotone di guests star del calibro, tanto per citarne alcuni, di Bruce Kulik, Jorn Lande e Geoff Tate.
 
Si tratta pertanto dell'ennesimo metal-tribute di un musicista da sempre molto attivo nella nuova scena power/heavy europea, salito alla ribalta con il doppio capolavoro "The Metal Opera" nelle parti 1 e 2 pubblicate tra 2000 e 2001 e che negli anni ha saputo rinsaldare la propria fama facendo crescere valore ed importanza di quello che all'inizio poteva essere considerato un semplice side-project fino a superare, probabilmente, in termini di vendite ed importanza quello del gruppo principale, gli Edguy.

"Ghostlights" rappresenta di per sè la logica continuazione del progetto di quella all-star band che ormai rappresenta una certezza per ogni amante del combo teutonico.
Con i fidi Sascha Paeth e Michael Rodenberg al suo fianco e con l'attivissima partecipazione di un sempre ispirato Jorn Lande (Masterplan) protagonista a più riprese dietro al microfono, l'album scorre via in 70 minuti in cui si rincorrono interessanti e godibili cavalcate metalliche all'interno di cui si ristagliano tanto pezzi più rocciosi e diretti quanto raffinate orchestrazioni e ballate sognanti sulla scorta di quanto Sammet ci ha ormai abituato negli anni.

Innumerevoli anche in questo capitolo le comparsate che andiamo ad elencare di seguito: ci sono Bruce Kulik (Kiss), Dee Snider (Twisted Sister), Geoff Tate (Queensryche), Sharon Den Hadel (Within Temptation), Bob Catley (Magnum), Marco Hietala (Nightwish), Mikael Kiske (Helloween), Herbie Langhans (Seventh Avenue), Robert Mason (Warrant), Ronnie Atkins (Warrant) oltre al già citato Jorn Lande. Doveva addirittura esserci anche Meat Loaf ma impedimenti dell'ultimora non hanno reso possibile una collaborazione su cui Sammet puntava molto e per la cui ugola era stata costruita la splendida opener "Mistery of a Blood Red Rose" pezzo non a caso scelto da Tobias come singolo.

Ed è proprio con questo pezzo che si apre "Ghostlight" nel quale è lo stesso Sammet a farsi carico delle vocals dopo la defezione dello storico singer texano. E possiamo subito dire che la prestazione vocale del dotato singer tedesco arriva quasi a non far rimpiangere quella ipotetica di Meat Loaf, perchè ci mostra un artista a tutto tondo capace di vestire i panni del singer "teatrale" che più si addice al pezzo lasciando da parte la sua solita timbrica vocale distesa ed acuta. Il pezzo è semplice, diretto e dal refrain veloce, estremamente evocativo e dotato della giusta linea melodica; ovviamente diverso rispetto alle coordinate stilistiche classiche della band visto proprio il motivo per cui è stato originariamente composto, in cui Sammet ci parla di giorni e giorni di gestazione e registrazioni per arrivare ai quattro minuti finali.

Più semplice ma molto più lunga la successiva "Let the Storm Descend Upon You" questa sì più vicina alle solite coordinate stilistiche degli Avantasia e dalla durata (fose eccessiva) di 12 minuti complessivi in cui dietro al microfono Sammet divide la partecipazione al pezzo con Jorn Lande, Ronnie Atkins e Robert Mason per un pezzo che, per quanto ambizioso possa sembrare, alla fine dei conti non risulta poi essere particolarmente incisivo.

Con la oscura "The Haunting" arriva invece il turno del leader storico dei Twisted Sister, il solito Dee Snider tirato a lucido che questa volta ci stupisce evitando l'approccio tipicamente rozzo e diretto della sua band per prestare le linee vocali ad un mid-tempo roccioso ed oscuro il cui incedere riporta alla mente, restando in casa Twisted Sister, il pezzo "The Price" anche quello a suo tempo diverso rispetto al solito e classico sound della "sorella schizzata" dei tempi addietro.

Dopo la prestazione di Geoff Tate storica ugola dei Queensryche che mette in mostra la solita classe cristallina ma forse lo scarso "feeling" con il resto della band nell'affascinante "Seduction of Decay" si aprono le danze per la title-track: "Ghostlights" vede protagonisti Mikael Kiske e Jorn Lande dietro al microfono, e sinceramente ci saremmo aspettati qualcosa in più visti i nomi altisonanti, quello di Kiske soprattutto; sudditanza psicologica nei confronti di Kiske? Probabilmente sì, perchè il pezzo viene congegnato per risultare una classica cavalcata che più power non si può, abbandonando le sinfonie e la teatralità tipica della band per rifare il verso proprio ai migliori Helloween d'annata. Un bel pezzo per carità, ma a livello generale non riesce ad incidere per quanto si possa chiedere a musicisti di questo calibro.

Particolare ed estremamente affascinante è la successiva "Draconian Love" un pezzo gothic a tutti gli effetti valorizzato dal baritono di Hebrie Langhans protagonista di una prestazione vocale di grandissimo spessore che va a forgiare un pezzo totalmente inedito per quanto fatto sentire finora dagli Avantasia in cui un è ritornello che si stampa subito nella testa dell'ascoltatore, riportando alla mente tanto il sound fresco dei The 69 Eyes quanto quell'aura oscura tipica della wave ottantiana in specie per gli azzeccati inserimenti tastieristici.

Una ventata di "nord" viene portata dalle successive "Master of the Pendulum" con Marco Hietala (Nightwish) alla voce e soprattutto con "The Isle of Evermore" ballad ovattata e dal retrogusto celtico in cui prende il sopravvento la voce sinuosa della vocalist Sharon Den Hadel che forgia proprio un pezzo nel classico Within Temptation-style.

I ritmi salgono vorticosamente con il gran finale dell'opera: si parte con "Babylon Vampires" pezzo semplice e diretto con Mason protagonista dietro il microfono ed un Bruce Kulik che inizia a sfoderare i muscoli da axe-man in compagni di Hartmann e Paeth, ma è soprattutto con la splendida "Lucifer" che gli Avantasia fanno il salto di qualità. Sempre Kulik alla chitarra e con Jorn Lande che torna nuovamente dietro il microfono a duettare con Sammet il pezzo inizia come una classica ballad trasformandosi successivamente dietro un'esplosione chitarristica che rende il pezzo graffiante ed aggressivo tanto nel riffing spietato di uno scatenato Kulik tanto nelle vocals di Lande pienamente a suo agio con il mood generale del pezzo.

Gli ultimi due pezzi sono diretti e concisi; "Unchain the Lights" ha il merito di alternare dietro il microfono due ugole d'oro del calibro di Kiske e Atkins mentre la conclusiva "A Restless Heart and Obsidian Skies" chiude l'album nella maniera più classica possibile con Kulik alla chitarra e la comparsata del fedelissimo Bob Catley (Magnum) che per l'ennesima volta timbra il cartellino di Sammet con notevole successo.

"Ghostlights" rappresenta insomma l'ennesimo lavoro che ogni fans degli Avantasia può aspettarsi: un album eterogeneo in cui le atmosfere si alternano tra pezzi più tirati, altri più melodici e forse in qualche caso troppo 'piatti' ma che in generale riesce come al solito a coinvolgere l'ascoltatore e trascinarlo all'interno di atmosfere tanto easy-listening quanto ricercate.
La solita sorta di all-star band che può tanto esaltare i fans degli artisti partecipanti, quanto in alcuni casi far storcere il naso a chi certe atmosfere non può sopportarle.
Ma di certo stiamo parlando di un'opera che va valutata e giudicata per quello che è, ovvero l'ennesima "opera metal" che il buon Sammet porta avanti ormai da oltre quindici anni.

Track-list:

01. Mystery of a Blood Red Rose
02. Let the Storm Descend Upon You
03. The Haunting
04. Seduction of Decay
05. Ghostlights
06. Draconian Love
07. Master of the Pendulum
08. Isle of Evermore
09. Babylon Vampyres
10. Lucifer
11. Unchain the Light
12. A Restless Heart and Osbidian Skies


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