ANTHRAX - "For All Kings"
(Full-lenght, Megaforce Records, Febbraio 2016)
Voto: 6,5/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Joey Belladonna (voce), Scott Ian (backing vocals, chitarra), Jonathan Donais (chitarra), Frank Bello (basso), Charlie Benante (batteria)
(Full-lenght, Megaforce Records, Febbraio 2016)
Voto: 6,5/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Joey Belladonna (voce), Scott Ian (backing vocals, chitarra), Jonathan Donais (chitarra), Frank Bello (basso), Charlie Benante (batteria)
A distanza di cinque anni dal precedente "Worship Music" tornano sulle scene i thrashers-gods per eccellenza Anthrax per il secondo capitolo consecutivo con l'ugola storica Joey Belladonna dietro il microfono e con la storica line-up con Scott Ian, Frank Bello e Charlie Benante con l'aggiunta del giovane axe-man Jonathan Donais (Shadows Fall) chiamato a sostituire Rob Caggiano via dalla band dopo la partecipazione agli ultimi tre lavori degli statunitensi.
Forti di una ritrovata verve artistica e di un peso mediatico finalmente tornato ai fasti di un tempo grazie anche alle innumerevoli e convincenti esibizioni live in giro per il globo, la band di Ian e soci torna così a colpire e lo fa con un album ben confezionato e ben prodotto, che si discosta in parte dal sound ruvido del predecessore per abbracciare un sound evidentemente mirato a ricongiungere le due anime da sempre in vista della band: da un parte il sound graffiante e sfrontato degli esordi, dall'altro il lato più groove della band più tipico del periodo a cavallo degli anni novanta.
Una formula sicuramente azzeccata da un punto di vista compositivo, tanto che "For All Kings" suona, specialmente ad un primo approccio, in maniera fresca e scanzonata, sulla scorta di una manciata di brani in grado di entrare subito nella testa dell'ascoltatore pur se in alcuni casi un pò "frivoli".
Più in generale possiamo ricondurre l'album in questione ad una raccolta di brani ottimi alternati ad alcuni risultanti probabilmente riempitivi in quanto a qualità generale, ma che comunque non sfigurano affatto.
Dopo la breve intro "Impaled" si parte alla grande con "You Gotta Believe" introdotta immediatamente da un riffing tagliente ed una sezione ritmica furiosa che sfocia successivamente in un refrain che riporta direttamente alla mente proprio gli Anthrax primigeni, alla stessa maniera per cui "Breathing Lightning" riporta alla mente, con le dovute proporzioni qualitative, quel pezzo storico che fu "Madhouse" ma in cui gli statunitensi aggiungono le nuove influenze maggiormente "nu" specie in un arpeggio chitarristico efficace per quanto ruffiano (forse opera delle influenze proprio di Donais?).
Sicuramente è nella prima parte del lavoro che gli Anthrax schioccano le migliori frecce del loro arco sulla scorta di altri pezzi come la iper-melodica "Monsters at the End" che mette in mostra l'altra faccia della medaglia dei nostri, o ancora con la title-track in cui torna a fare capolino quel mix tra vecchi e nuovi Anthrax che forgia il sound attuale.
Anche l'altro singolone "Evil Twin" ci mostra una band in forma smagliante: direttamente ispirato dai tragici fatti di Charlie Ebdo in Francia, il pezzo è giocato su un riffing al vetriolo e di nuovo su ritmiche forsennate che ricalcano quelle dell'opener pur caratterizzandosi per un pezzo più diretto e semplice.
Per il resto l'album cala leggermente d'intensità specie quando gli Anthrax rallentano i ritmi puntando su soluzioni tipicamente heavy metal come in "Blood Eagle Wings" in cui si punta su un refrain a tratti troppo mieloso, o in "This Battle Chose Us".
Ultimi assalti allo speed/thrash primigenio sono dettati da "Suzerain" mentre l'impatto frontale della nevrotica "All of Theme Thieves" riportano maggiormente alla mente il pesante e classico power di matrice americana piuttosto che il sound tagliente degli Anthrax di sempre.
"For All Kings" rappresenta dunque una sorta di nuovo spartiacque del nuovo corso degli Anthrax lanciato in primis dal rientro dietro il microfono di Belladonna.
Una band decisamente in forma sia a livello compositivo che esecutivo, in cui tutti i membri della band dimostrano di aver messo il proprio zampino decisivo in fase compositiva.
Ed è forse proprio per questo che qualche angolo da smussare sembra esserci ancora, nel frattempo però la band newyorkese tira fuori un album decisamente discreto che farà felice ogni buon fan e non solo.
Track-list:
01. Impaled (intro)
02. You Gotta Believe
03. Monsters at the End
04. For All Kings
05. Breathing Lightning
06. Breathing Out
07. Suzerain
08. Evil Twin
09. Blood Eagle Wings
10. Defend/Avenge
11. All of Theme Thieves
12. This Battle Chose Us
13. Zero Tolerance
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