AGONIZER - "Visions of the Blind"
(Full-lenght, Haive Productions, Marzo 2016)
Voto: 5/10
Genere: Melodic Heavy Metal
Line-up: Jari-Pekka Perälä (chitarra), Pasi Kärkkäinen (voce), Jussi Tikka (basso), Atte Palonkangas (batteria)
(Full-lenght, Haive Productions, Marzo 2016)
Voto: 5/10
Genere: Melodic Heavy Metal
Line-up: Jari-Pekka Perälä (chitarra), Pasi Kärkkäinen (voce), Jussi Tikka (basso), Atte Palonkangas (batteria)
Formatisi in Finlandia nell'ormai lontano 1998, gli Agonizer hanno all'attivo una serie innumerevole di demos ed EP pubblicati nei primi 2000 ma sono giunti solo nel 2007 alla pubblicazione del primo full-lenght di cui il qui presente "Visions of the Blind" rappresenta l'unico predecessore e giunge a distanza di ben nove anni.
La formula musicale dei nordici è presto descritta in un heavy metal classico dalle tinte fortissimamente melodiche, quasi un marchio di "finlandesità" ad un lavoro che si sente già ad orecchio essere arrivato dalle lande della terra dei laghi, in particolar modo per quell'inflessione ai limiti del gothic alla Sentenced portata soprattutto in dotazione dalle vocals dl singer Kärkkäinen la cui voce roca e poco incline alla distensione riporta facilmente alla mente alcune soluzioni comuni a Ville Lahiala periodo-"Crimson".
Il risultato è così a parere del sottoscritto un album che trasuda "melassa" da ogni poro, e che ad eccezione di qualche pezzo godibile, melodico il giusto ed a tratti azzeccato, tende a risultare troppo noioso e pesante all'ascolto anche dall'alto dei cinquantasei minuti di musica che non lo rendono certo una passeggiata malgrado l'easy-listening caratterizzi in tutto e per tutti i pezzi.
Una melodia a tratti invadente, a tratti godibile, di sicuro forse troppo ingombrante nel complesso generale e penalizzante anche per le doti strumentali della stessa band.
Inutile pertanto anche citare un brano piuttosto che un altro valutando come manifesto sonoro generale la riproposizione di "Hazard" cover del celebre pezzo di Richard Marx che basterebbe da solo per rappresentare in pieno il credo musicale dei finlandesi e la capacità di comporre pezzi che sappiano alternare al punto giusto potenza e melodia di esecuzione.
Per il resto si avanza con difficoltà all'ascolto tra citazioni degli Iron Maiden ("Trooper" oltre che il titolo riprende anche una intro fatta di armonizzazioni chitarristiche che lasciano il tempo che trovano) e improvvise inflessioni gothicheggianti, già riassunte nell'inflessione di memoria Sentenced e documentate in larga parte nell'opener "All Alone".
Qui e li si trovano anche capitoli degni di menzione come in "Devil" o "Eye of the Storm" ma come già evidenziato è purtroppo la noia generale e l'eccessiva mancanza di cambi di stile e ritmo tra i vari pezzi a penalizzare nel complesso questo "Visions of the Blind".
Track-list:
01. All Alone
02. Devil
03. Pieces
04. Haze
05. Sliced
06. Eye of the Storm
07. Trail
08. Hazard (Richard Marx cover)
09. Lullacry
10. Thorns of Roses
11. A Lie
12. Trooper
13. Nothing Changed
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