VANDEN PLAS - "Chronicles of the Immortals: Netherworld II"
(Full-lenght, Frontiers Records, Novembre 2015)
Voto: 7/10
Genere: Progressive Metal
Line-up: Andy Kuntz (voce), Stephan Lill (chitarra), Torsten Reichert (basso), Andreas Lill (batteria), Günter Werno (tastiere)
Da un punto di vista stilistico ovviamente questo "Netherworld II" prosegue ovviamente sulla stessa linea d'onda musicale, oltre che concettuale, rispetto al precedente risultando tuttavia probabilmente meno ispirato dal momento che non vi sono gli stessi spunti d'autore, a tratti esaltanti, della prima parte della saga.
(Full-lenght, Frontiers Records, Novembre 2015)
Voto: 7/10
Genere: Progressive Metal
Line-up: Andy Kuntz (voce), Stephan Lill (chitarra), Torsten Reichert (basso), Andreas Lill (batteria), Günter Werno (tastiere)
Secondo e conclusivo capitolo della saga "Chronicles of the Immortals" vera e propria progressive rock-opera tratta dall'opera teatrale di Wolfgang Hohlbein cui il frontman della band tedesca Andy Kuntz ha collaborato a piene mani nella stesura insieme all'altro co-autore Dieter Winklen.
"Netherwolrd II" arriva ad un anno preciso dall'uscita del precedente, e si dipana in nove brani che si dividono in altrettante "Visions" riprendendo direttamente dall'undicesima dopo le prime dieci pubblicate nel capitolo precedente.
Nulla di preoccupante sia chiaro, ed i fans di Kuntz e soci possono tranquillamente tirare un sospiro di sollievo. I Vanden Plas sono ormai un nome ben consolidato all'interno della scena prog metal internazionale, del quale a mio modesto parere rappresentano attualmente l'incarnazione migliore riuscendo a miscelare il classico sound pomposo e di stile tipico degli stilemi del genere con una certa rocciosità di fondo tipicamente heavy forgiando un sound del tutto personale e mai banale o noioso.
L'iniziale "In my Universe" rappresenta senza ombra di dubbio il brano che lega i due capitoli, soprattutto grazie al forte impatto sonoro strumentale ed i vocalizzi di un Kuntz tirato a lucido capace di trasmettere emozioni all'ascoltatore e di "recitare" letteralmente la parte piuttosto che limitarsi ad eseguire il pezzo.
In "Blood of Eden" poi la band teutonica da il massimo sfoggio della propria capacità compositiva cimentandosi in una suite di 13 minuti che, posta proprio a centro lavoro potrebbe risultare pesante, ma che invece sa distinguersi per la grande varietà di sound e per l'alternarsi di momenti lisergici ad improvvise sferzate metalliche che per certi versi riportano spesso alla mente i vecchi Savatage.
"Diabolica Comedia" e la conclusiva "Circle of the Devil" rappresentano altri due capitoli degni di nota all'interno di un lavoro che per il resto sembra pagare il ponte con il precedente lavoro riproponendo in alcuni casi atmosfere che sanno tanto di deja-vu...che non sono assolutamente fuori fase ed, anzi, rappresentano momenti piacevolissimi ma che alla lunga nel complesso possono in parte far calare l'attenzione sulla musica nel suo complesso.
Quel che è sicuro è che i Vanden Plas hanno comunque dimostrato con questo doppio lavoro di essere degli artisti completi e coraggiosi, soprattutto capaci di saper esplorare sempre nuovi ambiziosi orizzonti.
Track-list:
01. Vision 11even - In My Universe
02. Vision 12elve - Godmaker's Temptation
03. Vision 13teen - Stone Roses Edge
04. Vision 14teen - Blood of Eden
05. Vision 15teen - Monster
06. Vision 16teen - Diabolica Comedia
07. Vision 17teen - Where Have the Children Gone
08. Vision 18teen - The Last Fight
09. Vision 19teen - Circle of the Devil
Commenti
Posta un commento