HOPELESS - "Our Declaration of War"
(EP, Autoproduzione, 2015)
Voto: 7/10
Genere: Melodic Death Metal
Line-up: Lorenzo Stelitano (voce, basso), Andrea Tosello (chitarra), Domenico Fazzari (batteria)
(EP, Autoproduzione, 2015)
Voto: 7/10
Genere: Melodic Death Metal
Line-up: Lorenzo Stelitano (voce, basso), Andrea Tosello (chitarra), Domenico Fazzari (batteria)
Interessantissimo debutto discografico per i piemontesi Hopeless giovanissima band cuneese attiva dal 2012 che con l'ep autoprodotto "Our Declaration of War" ci propone una manciata di brani che pongono le proprie basi su un death metal dal retrogusto melodico ma piuttosto massiccio e compatto nel sound.
All'interno della proposta in oggetto pertanto non c'è spazio per alcun orpello tastieristico o alcuna tentazione tipicamente "swedish" tanto che la componente melodica prende il sopravvento soprattutto negli interessanti inserti chitarristici di Andrea Tosello sorretti da una sezione ritmica chirurgicamente precisa ed estremamente dura in grado di sorreggere l'intera struttura e fondere la giusta dose di creatività con un approccio tipicamente old-school tipico tanto del drumming di Domenico Fazzari quanto nel growling profondo e senza compromessi del singer/bassista Lorenzo Stelitano.
Un lavoro maturo e ben fatto insomma, impreziosito dai testi proposti mai banali e caratterizzati da temi piuttosto profondi quali religione, filosofia e società.
Dopo l'intro strumentale "Prelude to War" parte subito molto tirato il lavoro dei piemontesi con "Banner of Rage" brano giocato su un giro chitarristico di grande presa e melodia ma contornato dai caratteri tipici di un brano death di tipico stampo europeo. Poco spazio per la velocità di esecuzione, ma massima attenzione ad un sound quanto più compatto e "corposo" sferzato a più riprese dal suddetto lavoro chitarristico certosino che ricama la giusta melodia all'interno di un pezzo dal forte impatto centrale.
"Dawn of the Black Sun" inizia sulle stesse coordinate ritmiche con un incidere cadenzato e roccioso spezzato al centro da un chorus estremamene coinvolgente ed un interessante successivo mix tra cantato inglese ed italiano, quest'ultimo particolarmente apprezzabile per la grande maturità nelle tematiche e mai scontato o "pacchiano" come spesso può capitare.
Sempre alle prese con l'italiano, ed ancora egregiamente, con l'ottima "Io se Fossi Dio" probabilmente il pezzo più tipicamente e classicamente death metal dell'intero lotto: meno spazio alla melodia in questo caso, in favore di un'impeto ed una furia esecutiva che distingue in qualche maniera da un punto di vista stilistico il pezzo rispetto al resto del lotto.
"You Are Not a Man" introduce anche interessanti inserti thrash, mentre la conclusiva "The God of Love" risulta essere più intimistica, e sviluppata su un mid-tempo sempre duro e compatto ma che riprende quella componente melodica tipica dello stile musicale della band.
Un buon debutto insomma, per una band giovanissima che sta trovando soprattutto nella promozione live il proprio terreno fertile, in attesa di rivederli di nuovo in gioco con un lavoro da un minutaggio più elevato che possa mettere totalmente in evidenza la vena artistica e l'ispirazione della band il cui sound risulta già personalissimo e ben forgiato.
Track-list:
01. Prelude to War
02. Banner of Rage
03. Dawn of the Black Sun
04. Io se Fossi Dio
05. You Are Not a Man
06. The God of Love
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