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GIRLSCHOOL - "Guilty as Sin"

GIRLSCHOOL - "Guilty as Sin"
(Full-lenght, UDR Music, Novembre 2015)

Voto: 6,5/10

Genere: Heavy Metal

Line-up: Kim McAuliffe (voce, chitarra), Jackie Chambers (chitarra), Enid Williams (voce, basso), Denise Dufort (batteria)


Tornano dopo svariati anni di assenza dal mercato discografico le female rockers più famose della scena heavy metal mondiale. "Guilty as Sin" spezza un silenzio durato quattro anno a livello di uscite (da quel "Hit and Run: Revisited") addirittura sette se si considera il lato compositivo visto che l'ultimo album di inediti risale all'ormai lontano 2008.
Che dire delle quattro londinesi che non sia stato detto? Assolutamente nulla. McAuliffe e socie ci presentano un discreto lavoro composto da 12 brani per la durata complessiva di quaranta minuti circa all'insegna del solito heavy metal di marca tipicamente britannica.

Non aspettatevi voli pindarici dalle nostre, ma ovviamente solo pezzi di sano ed incontaminato rock britannico sorretto dal riffing estremamente massiccio ed al passo con i tempi della brava Jackie Chambers ormai una garanzia al servizio del quartetto inglese.

L'album si trascina via pertanto con piacere tra brani pregevoli, altri ordinari, alcuni (purtroppo) fuori fase. La presenza di chiari classici riempitivi infatti inficia in parte la qualità generale di un lavoro comunque discretamente retto da almeno 3-4 pezzi di qualità superiore alla media.

Si parte con la classicissima e rocciosa "Come the Revolution" dotata di un refrain di sicura presa, si prosegue con l'ottima title-track decisamente il brano migliore dell'intero lotto se non altro per un riff portante duro e massiccio alquanto riuscito, fino a sfociare in alcune influenze più alternative come nell'interessante e moderna "Ankward Position"  o nella più sulfurea "Treasure" che rappresentano pregevoli variazioni al tema musicale portante.

Meno ispirate, e piuttosto piatte e mediocri la classica cover di "Stayin Alive" dei Bee Gees (viva l'originalità eh!!!), ed il lotto di brani posti in particolar modo in chiusura: la classicissima "Everybody Loves (Saturday Night)" dai chiari riferimenti di ispirazione Def Leppard non solo nel testo ma anche nelle ritmiche che ricordano troppo da vicino la celebre "High n' Dry" o la velocissima "Tonight" in cui l'aspetto più duro e moderno intrapreso con i primi convincenti pezzi tende totalmente a sparire.

"Guilty as Sin" è sicuramente un album onesto ben prodotto e ben eseguito, che paga qualche giro a vuoto di troppo ma che presenta anche alcuni pezzi pregevoli. Nulla per cui strapparsi i capelli per carità ma un buon ascolto per i nostalgici del caso.

Track-list:

01. Come the Revolution
02. Take it Like a Band
03. Guilty as Sin
04. Treasure
05. Ankward Position
06. Stayin' Alive (Bee Gees cover)
07. Perfect Storm
08. Painful
09. Night Before
10. Everybody Loves (Saturday Night)
11. Coming Your Way
12. Tonight



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