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SODOM - "Decision Day"

SODOM - "Decision Day"
(Full-lenght, Steamhammer, Agosto 2016)

Voto: 7,5/10

Genere: Thrash Metal

Line-up: Tom Angelripper (basso, voce), Bernemann (chitarra), Makka (batteria)


Attesi al varco da critica e fans (me compreso), i Sodom tornano sulle scene a distanza di tre anni dal loro album postumo, a dire il vero non particolarmente brillante. "Decision Day" rappresenta il quindicesimo parto ufficiale della band di Gelsenkirchen dalla quale ci si aspetta sempre dischi di un certo spessore, e per l'occasione possiamo senza ombra di dubbio affermare che il terzetto capitanato da sua maestà Tom Angelripper non ha di certo fallito.
Cosa aspettarsi di nuovo da una band del calibro dei Sodom? Assolutamente nulla, non fossero altro i trentacinque anni suonati di attività ed un genere che di per sè non si presta certo per ovvi motivi a qualsiasi tipo di influenza o evoluzione.

Eppure "Decision Day" suona diverso recuperando, solo nelle pieghe della musica e nel concept dei testi, quell'oscurità e quel sapore blackish che aveva da sempre permeato il sound della band negli anni del debutto. Badate bene, non si tratta certo del black/thrash tipico delle prime uscite dei tedeschi, se non altro possiamo parlare senza ombra di dubbio di un classico thrash imbastardito, come andava di moda nel finire degli 80's ma nell'occasione impreziosito da una produzione moderna, potente, che ne risalta al massimo il perfetto lavoro nel riffing che a dispetto di quello che potrebbe comunque prospettarsi per quanto descritto, ama lavorare più di fioretto che di spada.

"In Retribution" ci da la reale dimensione del sound approntato dai Sodom nel 2016. Atmosfere black che si evincono nell'incedere oscuro, nella forsennata sessione ritmica, nel cantato ruvido di Angelripper ed anche e soprattutto nelle tematiche che tornano ad essere quelle crude ed esistenzialiste.

"Rolling Thunder" tende invece a percorrere sentieri più massicci, pur rimanendo inalterati impatto ed atmosfere mentre la title-track subito successiva ci riporta ad atmosfere sicuramente più recenti ma accostabili più al periodo "Sodom" (2006) e "In War and Pieces" (2010) piuttosto che al più immediato predecessore.

"Caligula" tende invece a destare l'ascoltatore puntando nientemeno che su atmosfere punkish nel riff iniziale mentre "Who is God" preferisce puntare su un'interessante alternanza di ritmiche.

"Vaginal Born Evil" perde qualcosa girando su un ritornello forse troppo ripetitivo e scontato, mentre "Belligerence" si mostra più riflessiva sferzata al suo interno da un assolo melodico ed un break centrale sinceramente poco riuscita specie quando subito dopo sfocia in una ripartenza blackish troppo breve e confusa.

Con "Blood Lions" si riparte in quarta mentre la conclusiva "Refused to Die" torna ad assumere un riffing più massiccio e monolitico senza tuttavia produrre gli effetti sperati.

"Decision Day" rappresenta dunque un ritorno ben più che discreto per una band storica che continua la propria attività ultratrentennale.
Sicuramente pane per i denti per ogni buon metalhead che si rispetti, troppo spesso costretto ad aspettare queste uscite piuttosto che riuscire a trovare qualcosa di realmente genuino ed azzeccato tra le nuove leve.

Track-list:

01. In Retribution
02. Rolling Thunder
03. Decision Day
04. Caligula
05. Who is God?
06. Strange Lost World
07. Vaginal Born Evil
08. Belligerence
09. Blood Lions
10. Sacred Warpath
11. Refused to Die




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