TARJA - "The Brightest Void"
(Full-lenght, earMUSIC, Giugno 2016)
Voto: 6,5/10
Genere: Symphonic Metal
Line-up: Tarja Turunen (voce, piano), Doug Wimbish (basso), Max Lilja (violoncello), Mike Terrana (batteria), Alex Scholpp (chitarra), Christian Kretschmar (tastiere, piano, hammond)
(Full-lenght, earMUSIC, Giugno 2016)
Voto: 6,5/10
Genere: Symphonic Metal
Line-up: Tarja Turunen (voce, piano), Doug Wimbish (basso), Max Lilja (violoncello), Mike Terrana (batteria), Alex Scholpp (chitarra), Christian Kretschmar (tastiere, piano, hammond)
Nuovo lavoro solista per Tarja Turunen l'ex ugola d'oro dei Nightwish. La soprano finlandese si getta ormai anima e corpo con il suo progetto avviato proprio all'indomani della dipartita da una delle band di punta della scena metal mondiale dei primi 2000.
Tarja la conosciamo: un'artista poliedrica, una voce ed un carisma che non hanno certo bisogno di presentazioni oltre che un background musicale che parla da solo e che la musicista di Kitee non lesina certo di mostrare sia nelle interpretazioni più aggressive che in quelle più morbide.
Si tratta questo decisamente di uno dei momenti di maggior ispirazione artistica per Tarja che da tre anni ha ripreso ormai a pubblicare lavori con una certa costanza e che con questo "The Brightest Void" anticipa di un solo mese l'uscita di "The Shadow Self" altro full di inediti che testimonia la vena particolarmente prolifica.
L'album in questione rappresenta in toto le mille sfaccettature della musicista finlandese tanto che la brava Tarja, avvalendosi sempre di musicisti di altissimo livello quali il drummer Mike Terrana (ex Axel Rudi Pell, Masterplan, Malmsteen e Rage tra gli altri) o il bassista Doug Wimbish (Living Color) da sfogo a tutta la sua creatività senza rimanere ingabbiata nel calderone del monolitico power-gothic sinfonico tanto di moda nel decennio addietro.
Una creatività che l'aveva portata molte volte a voler strafare uscendo forse nel complesso un pò troppo fuori dagli schemi (vedasi il precedente "Ave Maria - en Plen Air") e che oggi la vede alle prese tanto con pezzi dal classico sapore "Nightwish" tanto in sortite verso territori affini ma comunque differenti dall'impostazione classica cui da sempre aveva abituato i suoi fans.
Quello che resta è comunque la capacità di rendere oro anche quello che, in soldoni, oro proprio non potrebbe essere considerato. Per chi volesse lumi in merito, lo invito ad ascoltare "No Bitter End" opener nonchè singolo apripista del lavoro (qui presente nella "video version", nel prossimo lavoro sarà presente invece la versione estesa) in cui Tarja mostra tutta la propria maestria nell'unire un sound compatto e vagamente aggressivo alla Nightwish con melodie orecchiabili e volutamente "pop", un refrain che prende all'istante accompagnato dalla solita prestazione vocale capace di essere magniloquente anche quando più monolitica e meno espressiva.
L'opera della cantante nordica non si esaurisce tuttavia in questi brevi ma concisi pezzi che faranno la gioia di ogni fan che si rispetti, ma la voglia e soprattutto la capacità di osare porta a forgiare pezzi imbastarditi da una chiara e concisa vena rock 'n roll come in "Your Heaven and Your Hell" in cui le backing vocals sono prestate dal conterraneo Michael Monroe (Hanoi Rocks) o ancora, come contraltare, da momenti onirici e riflessivi come nella soffice e sinfonica "Witch Hunt".
A completare il quadro le influenze funk/alternative di "Eagle Eye" (in questo caso la comparsata è quella di Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers) che ha il grande merito di fondere al meglio le due anime (quella sinfonica e quella più cruda) in grado di forgiare un pezzo di grandissimo impatto e valore artistico.
Decisamente meno ispirata appare di contraltare la scialba "Shameless" che si addentra in territori musicali più aggressivi così come non trovano riscontri particolarmente esaltanti le due cover proposte, "House of Wax" di Paul McCartney e "Goldfinger" riproposizione maldestra della storica colonna sonora di James Bond.
Tirando una linea di demarcazione quindi questo "The Brightest Void" è sicuramente un album godibile, che presenta almeno due-tre pezzi sopra le righe che mettono in mostra tutte le doti vocali e compositive della brava Tarja. I giri a vuoto già descritti ci sono, ma se non altro la soprano finlandese ha saputo dare sfogo a tutte le proprie anime musicali che faranno sicuramente la gioia dei fans di vecchio corso e, perchè no, di qualche nuovo adepto di una musicista a tutto tondo.
Track-list:
01. No Bitter End
02. Your Heaven is Your Hell
03. Eagle Eye
04. An Empty Dream
05. Witch Hunt
06. Shameless
07. House of Wax (Paul McCartney cover)
08. Goldfinger (James Bond colonna sonora cover)
09. Paradise (What About Us) (remixato con partecipazione Within Temptation)
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