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MOONSORROW - "Jumalten Aika"

MOONSORROW - "Jumalten Aika"
(Full-lenght, Century Media, Aprile 2016)

Voto: 7,5/10

Genere: Folk/Pagan Metal


Line-up: Ville Sorvali (voce), Henri Sorvali (chitarra, voce, tastiere, fisarmonica, arpa, fiati), Marko Tarvonen (batteria, chitarra acustica), Mitja Harvilahti (chitarra), Markus Euren (tastiere)


Gradito ritorno sulle scene quello dei finlandesi Moonsorrow che con il qui presente "Jumalten Aika" interrompono un silenzio discografico durato cinque anni, necessario ad evidenza per ricaricare le pile e proseguire con un nuovo esaltante capitolo nella storia della band.
Affermatisi sul mercato discografico nei primi anni duemila sulla scorta di un black metal carico di influenze etniche tipiche delle fredde lande finlandesi, il sound dei nostri ha conosciuto un processo evolutivo continuo fino a che l'aspetto folkish a mano a mano preso il sopravvento sul resto delle influenze forgiando lavori fondamentali ed in alcuni casi fin troppo sottovalutati.

Cosa è rimasto del black degli esordi? Poco, quasi nulla, se non nelle improvvise scariche elettriche che frastagliano le composizioni, tutte di durata sovente superiore ai dieci minuti. Vere e proprie cavalcate che riportano alla mente i combattimenti e la mitologia finlandese, chiaro ed evidente riferimento rinvenibile tanto nel concept di base dell'album (Jumalten Aika in lingua madre "La Caduta degli Dei"), tanto nei testi tutti rigorosamente in finlandese, altro punto di rottura questo con il passato, tanto ancora nella musica che si caratterizza per lunghe cavalcate elettriche in cui è l'aspetto strumentale a farla da padrone rispetto alle harsh vocals di Sorvali (uno dei pochi punti di contatto col passato della band), grazie all'inserimento di strumentazioni classiche quali arpe, fisarmoniche, fiati e le coinvolgenti tastiere di Euren sempre pronte a disegnare il contorno della musica dei Moonsorrow.

Ciò che più colpisce di questo "Jumalten Aika" tende tuttavia ad essere la ritrovata vena compositiva rispetto all'ultimo lavoro che segnava forse i tempi di una band che sembrava avere le polveri bagnate.

Nulla di tutto questo e l'album in questione così riporta in auge il nome della band e rappresenta in fin dei conti di facile ascolto anche per chi abituato ad ascoltare musica maggiormente diretta rispetto alla prolissità dei pezzi qui proposti. Merito delle atmosfere impresse alle composizioni, merito di progressioni continue all'interno dei pezzi stessi che rendono alcune cavalcate come la title-track che apre il lavoro e come il pezzo che lo chiude ("Ihmisen aika (Kumarrus pimeyteen)") pezzi in grado di trascinarsi in uno scenario sempre mutevole per quanto fedele alla proposta incentrata su un folk metal d'annata. Folk che rimane ancora più impresso nella testa dell'ascoltatore in un pezzo come "Mimisbrunn" che nei suoi quasi 16 minuti di durata sa farsi valere alla grande alla pari dell'intermezzo (si fa per dire) di "Suden Tunti" nei suoi sette minuti il più breve del lotto.

Una proposta semplice ma non troppo, una band sicuramente da sempre sottovalutata specie in un ambiente quello finlandese più famoso per le sue band melodic death che per proposte come queste. Di sicuro non un capolavoro, ma un album che rilancia appieno nell'olimpo del folk metal d'autore questa grandissima realtà nordica.

Track-list:

01. Jumalten Aika
02. Ruttolehto incl, Paivattoman paivan kansa
03. Suden tunti
04. Mimisbrunn
05. Ihmisen aika (Kumarrus pimetyteen)


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