DESTRUCTION - "Under Attack"
(Full-lenght, Nuclear Blast, Maggio 2016)
Voto: 8/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Schmier (voce, basso), Mike (chitarra), Vaaver (batteria)
(Full-lenght, Nuclear Blast, Maggio 2016)
Voto: 8/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Schmier (voce, basso), Mike (chitarra), Vaaver (batteria)
Trentaquattro anni di onorata carriera, tredici full-lenght alle spalle e non sentirli! Dopo quattro anni di attesa tornano in pista i Destruction thrash-gods della scena heavy metal europea, e lo fanno come sempre a modo loro con un altro capitolo importantissimo di una carriera interminabile.
Il duo Schmier-Mike ormai rappresenta una vera e propria eccellenza per i cultori della nostra musica preferita, un connubio che prosegue ininterrotto dal lontanissimo 1982 ed oggi portato avanti rinsaldando il rapporto con il drummer polacco Vaaver entrato in punta di piedi nel 2010 dopo l'esperienza con gli UnSun e che oggi rappresenta una grande certezza per un terzetto che continua a proporre la propria musica in maniera genuina e senza compromessi di sorta.
"Under Attack" ci propone tutto quello che ci si aspetta da una band come i Destruction, a partire dall'artwork matrice inconfondibile della band, passando per il titolo che già lasciava presagire grandi cose al solo sentirlo nominare, fino a sfociare all'interno di una proposta che per quanto generalmente classica e votata al solito verbo dell'old-school ci introduce anche interessanti variazioni al tema che andremo di seguito ad analizzare.
Parlavamo per l'appunto del titolo dell'album che poi va ad aprire proprio il lavoro con l'omonima title-track che riporta la band ai fasti di un tempo. "Under Attack" infatti è un pezzo tipicamente e puramente thrash metal che più teutonico non si può. Introdotto da un breve arpeggio sfocia immediatamente in un riffing incredibilmente abrasivo e lancinante, sorretto da ritmi sostenuti su cui si staglia il solito screaming sguaiato di uno Schmier sempre in grande spolvero. Parliamo indubbiamente del pezzo più bello del lotto, non a caso scelto dalla band come singolo e destinato a diventare un classico nelle prossime esibizioni dal vivo di una band che trova proprio on-stage la miglior dimensione possibile.
Se "Generation Nevermore" pone un maggiore focus sul refrain, è con la successiva "Dethroned" che si torna sui binari tipicamente Destruction style in cui è il riffing corposo ed allo stesso tempo affilato a farla da padrone e che ci introduce alla prima delle variazioni al tema sopra citate con l'oscura "Getting Used to the Evil" dal minutaggio più sostenuto rispetto alle precedenti e giocata su giri di chitarra più oscuri e più in generale un mid-tempo che crea grande atmosfera inserendo elementi melodici ad una proposta per il resto intransigente come da tradizione.
Solo una breve digressione al tema portante tuttavia che fa della velocità e della sfrontatezza il proprio marchio di fabbrica, dei testi volutamente e dichiaratamente anticonformisti con la saggezza di chi, dall'altro di oltre trenta anni di carriera può guardare nuove generazioni di musicisti più o meno pompati dall'alto verso il basso ed omaggiati con l'irriverente "Elegant Pigs" altro pezzo di sicura presa sull'ascoltatore al pari di "Second to None" o ancora delle brevi ma concise digressioni groove di "Conductor of the Void".
A chiudere il lavoro due interessanti chicche: la cover di un pezzo storico del calibro di "Black Metal" dei Venom oltre ad una nuova versione di un brano storico della band, quella "Thrash Attack" ri-registrata rispetto alla versione orginale targata 1985 (era presente in "Infernal Overkill" full di debutto dei teutonici) che ci ripropone in versione praticamente restaurata una vera e propria chicca.
"Under Attack" rappresenta in sintesi l'ennesima conferma per una band che come al solito non delude e regala ai suoi fans un disco di tutto rispetto continuando a scrivere la storia di una scena che non mostra cenni di cedimento malgrado gli anni che passano ed i gusti degli ascoltatori che mutano. Anche questa è classe, rimanere fedeli al proprio sound senza per questo risultare "vecchio" o obsoleti...in questo i Destruction restano veri fuoriclasse!
Track-list:
01. Under Attack
02. Generation Nevermore
03. Dethroned
04. Getting Used to the Evil
05. Pathogenic
06. Elegant Pigs
07. Second to None
08. Stand Up for What You Deliver
09. Conductor of the Void
10. Stigmatized
11. Black Metal (cover Venom)
12. Thrash Attack (nuova versione)
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