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A PALE HORSE NAMED DEATH - "And Hell Will Follow Me"

A PALE HORSE NAMED DEATH - "And Hell Will Follow Me"
(Full-lenght, Autoproduzione, Giugno 2011)

Genere: Gothic/Alternative

Line-up: Sal Abbruscato (voce, chitarra, batteria), Matt Brown (chitarra, basso)

Voto: 6,5/10



Debutto discografico per gli statunitensi A Pale Horse Named Death dietro il cui monicker si cela un duo capitanato dal celebre Sal Abruscato, batterista dei Life of Agony, ma ancor più famoso per aver militato nei Type O Negative del primo corso dove, sempre dietro le pelli, ha messo la propria firma su due album imprescindibili quali "Slow, Sleep and Hard" (1991) e "Bloody Kisses" (1993) ovvero i lavori della consacrazione vera e propria per la band del compianto Peter Steele.

Influenze innegabili quelle della famosissima gothic band newyorkese, che vanno di pari passo con le tendenze maggiormente "alternative" dell'attuale combo di Abruscato che, coadiuvato per l'occasione da Matt Brown chitarrista della stoner-rock band Seventh Void da alle stampe questo "And Hell Will Follow Me".

Mai titolo fu probabilmente più azzeccato per descrivere da solo la proposta della band che partendo dalle radici musicali la cui evidenza sembra innegabile, non nasconde per nulla il proprio amore incondizionato per un'altra grandissima band del calibro degli Alice in Chains, omaggiati in ogni singola piega del lavoro che tende dunque a forgiare un sound cupo, freddo ma anche terribilmente accattivante. Una sorta di ibrido tra il gothic più classico ed il post-grunge, fatto di un sound tanto sabbathiano quanto al tempo stesso più fresco e moderno che in alcuni tratti coglie il segno, in altri forse un pò meno.

Dopo la breve intro strumentale che da il nome all'album parte il lavoro vero e proprio con la splendida "As Black as my Heart" che soprattutto nelle vocals ricalca il sound sempre affascinante e mai fuori moda della gloriosa band capitanata da Layne Staley, mentre con la successiva "To Die in Your Arms" il combo americano tende a spostarsi verso lidi maggiormente goticheggianti che riportano alla mente proprio quei Type O Negative periodo "Bloody Kisses".

L'album sa farsi ascoltare nel suo complesso, per quanto suoni probabilmente troppo monolitico e monotono nelle sonorità e nelle atmosfere generali malgrado qualche variazione al tema quì e lì sia anche inserito pur non riuscendo sempre a colpire nel segno. 

E anche se Abruscato prova ad inserire elementi in alcuni casi maggiormente rockeggianti, come in "Devil in the Closet" o nella diretta e grezza "Bath in my Blood (Schizophrenia in Me)" che tocca lidi molto vicini all'alternative rock d'annata di Marilyn Manson, alla lunga la sensazione di già sentito sembra di farla da padrona, così come avviene soprattutto all'ascolto della conclusiva "Die Alone" dove nonostante un ottimo songwriting di base, la sensazione di brano già sentito non può che pervadere l'ascoltatore.

"And Hell Will Follow Me" rappresenta ad ogni modo un più che degno esordio per una band che se non altro ha il merito di forgiare un sound personalissimo, che sa tanto di accattivante e che farà sicuramente la gioia degli amanti di quelle proposte più oscure ma al tempo stesso grooveggianti, così come non potrà che trovare punti di contatto interessanti con gli amanti della scena grunge più ferale, Alice in Chains su tutti.


Track-list:

01. And Hell Will Follow Me
02. As Black as my Heart
03. To Die in Your Arms
04. Heroin Train
05. Devil in the Closet
06. Crack in the Walls
07. Bad Dream
08. Bath in my Blood (Schizophrenia in Me)
09. Pill Head
10. Meet the Wolf
11. Serial Killer
12. When Crowns Descends upon You
13. Die Alone




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